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La Moviola di Cagliari-Atalanta: dubbio rigore e gestione difficile, Rapuano soffre

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L'arbitro Rapuano
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Dopo i tre punti di Empoli la vittoria casalinga contro l’Atalanta. Pur se protagonista di una prestazione non esattamente delle migliori, non si può dire che la presenza di Antonio Rapuano a dirigere le partite del Cagliari non porti fortuna. Ma, al netto della cabala, il fischietto della sezione di Rimini non ha raggiunto la sufficienza nella sua dodicesima gara stagionale in massima serie.

Dubbio rigore
Non tanto per gli episodi specifici, per quanto uno su tutti abbia lasciato più di un dubbio. Piuttosto la conduzione della sfida in generale è stata la nota dolente dell’arbitraggio di Rapuano. Il classe ’85, infatti, non ha mostrato la dovuta coerenza, con alcuni dettagli che ne hanno segnato la valutazione generale. Poco da dire nella prima mezz’ora, oltre al lungo check VAR in occasione del vantaggio dell’Atalanta al 13′: dopo il controllo con il sistema SAOT viene confermata la regolarità della posizione di Lookman sul passaggio di Koopmeiners prima dell’assist decisivo del nigeriano a Scamacca. Al 33′ il vero dubbio del pomeriggio: su un cross dalla destra di Nández entrano in contatto sul lato opposto Mina e Hateboer, con quest’ultimo che sembra caricare alle spalle il colombiano provocandone la caduta. Lungo check di Rapuano con il VAR Luca Pairetto e l’AVAR Fabio Maresca, ma alla fine la decisione e di non assegnare il calcio di rigore. Il replay mostrato dalla regia di DAZN – con la telecamera della Goal Line Technology – non è dirimente mentre dalla visuale dei sedici metri era apparsa evidente la spinta dell’esterno olandese sul difensore del Cagliari. Rigore che sia dal campo sia attraverso l’OFR avrebbe dovuto essere assegnato, ma che si è deciso non considerare un chiaro ed evidente errore. Due minuti dopo altre proteste dei padroni di casa per un presunto intervento falloso di Kolasinac su Gaetano nell’area bergamasca, corretto in questo caso lasciar correre perché non c’è alcun contatto tra i due e il numero 70 del Cagliari, nel prendere posizione con la gamba, scivola nel tentativo di controllare la sfera. Al secondo minuto di recupero del primo tempo c’è spazio anche per una protesta di parte atalantina con Lookman che cade in area del Cagliari dopo una leggera spinta di Dossena. Il difensore ex di turno appoggia sì la mano sulla schiena dell’avversario che, però, sembra già in caduta e senza che la spinta possa essere considerata fallosa, tutt’altro.

Gialli e incoerenza
La ripresa di apre con la prima ammonizione della gara, è De Roon a essere sanzionato dopo un fallo commesso per bloccare la ripartenza condotta da Oristanio. Cartellino automatico e senza discussione, così come quello ai danni di Zappacosta per un duro intervento su Gaetano al 63′. Fallo di frustrazione dopo il pallone recuperato dal numero 70 del Cagliari, più appariscente che pericoloso ma comunque meritevole della sanzione disciplinare. Al 66′ ammonizione anche per i padroni di casa, con Deiola che viene punito per la trattenuta prolungata su Kolasinac a fermare una promettente azione d’attacco (SPA) dell’Atalanta. Decisione giusta del fischietto romagnolo che, però, negli ultimi venti minuti perde il controllo della sfida. Prima non sanzione una protesta eccessiva e plateale di Toloi che, fermato irregolarmente da Luvumbo, agita le braccia in modo teatrale con tanto di urla verso il direttore di gara nonostante Rapuano abbia fatto ampiamente segno di aver applicato il vantaggio. Poi, pochi minuti dopo, mostra il giallo a Nández per un atteggiamento similare, dimostrando una completa assenza di coerenza. Allo stesso modo richiama più volte i giocatori del Cagliari a rispettare il punto di battuta dei calci di punizione nella zona difensiva – su tutti Scuffet – mentre permette a Carnesecchi di guadagnare diversi metri sia in avanti che orizzontalmente in situazioni pressoché identiche. Al 73′ parte in contropiede Luvumbo, prova a superare Ederson all’altezza della linea laterale con il brasiliano che lo sposta con entrambe le braccia per prendere tempo e posizione: Rapuano non fischia e successivamente punisce con il fallo l’entrata in ritardo dell’angolano su Kolasinac, causata però dalla precedente infrazione commessa da Ederson. Al 74′ sempre Luvumbo protagonista e ancora una volta con Toloi. Il difensore, nel tentativo di dare seguito a un uno-due con Holm, viene bloccato con le mani dall’attaccante del Cagliari. Rapuano non fischia, Toloi reagisce con una vigorosa spinta contro il numero 77 del Cagliari e solo a quel punto il direttore di gara ferma il gioco, sventola il giallo al difensore nerazzurro e poi, dopo qualche secondo, anche a Luvumbo decretando la punizione in favore dell’Atalanta. Decisione abbastanza curiosa, con Toloi che rischia anche il cartellino rosso per condotta violenta e con la sanzione identica per i due che appare sproporzionata. All’81’ manca un calcio d’angolo in favore del Cagliari quando Azzi viene fermato da Ederson in prossimità della linea di fondo e appare evidente l’ultimo tocco del centrocampista degli ospiti. Infine la gestione del recupero, con i cinque minuti iniziati dopo quasi un minuto di attesa e il gioco interrotto diverse volte per l’ostruzionismo dei giocatori del Cagliari. Rapuano aumenta – segnalandolo alle panchine – di un solo minuto il tempo extra portandolo a sei, ma la decisione più corretta sarebbe stata chiudere il match dopo sette, se non otto di recupero.

Matteo Zizola

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