La Dinamo Sassari torna immediatamente in Sardegna dopo la decisione di non ricorrere alla soluzione porte chiuse.
“La Spagna in questo momento sembra l’Italia un mese fa, non ha ancora capito cosa dovrà combattere-il commento del presidente Stefano Sardara-. La nostra priorità e responsabilità è salvaguardare il nostro gruppo e, senza le garanzie minime, non siamo disposti a mettere a rischio i nostri giocatori e il nostro staff. Davanti alla sicurezza non c’è competizioni che conti. Spiace siamo stati solo noi a comprenderlo, ma nel contesto della situazione attuale, è l’ultimo dei pensieri. La situazione è seria e la possiamo superare solo con comportamenti responsabili, anche se ci costa come costerà oggi; ma se ciascuno saprà rinunciare a un suo beneficio personale a favore delle beneficio collettivo, vinceremo ancora tutto insieme con la nostra terra come ha saputo fare tante altre volte”.
La società biancoblú ha appreso da parte delle autorità spagnole che non ci sono restrizioni per disputare la sfida di ritorno del Round of 16 a porte chiuse, permettendo così l’accesso ai tifosi alla partita di domani contro San Pablo Burgos.
“Vista la gravità della situazione più volte segnalata e a tutela della squadra e dello staff, chiusa precauzionalmente in albergo fin dall’arrivo in Spagna- si legge nella nota-,il club ha disposto il rientro immediato di tutto il gruppo con volo diretto privato su Alghero.La Dinamo Banco di Sardegna esprime tutto il suo rammarico per la posizione assunta dalla Basketball Champions League in un delicato contesto di epidemia e alto rischio di contagio come quello attuale, in un quadro che avrebbe sicuramente meritato le restrizioni richieste, peraltro già ampiamente in uso anche in Spagna”. Burgos e la Castilla y Leon sono l’epicentro del coronavirus in Spagna con i casi che sono saliti a 24 nella sola provincia.