agenzia-garau-centotrentuno

Jeda: “Cagliari, con l’Empoli gioca a viso aperto. Da Piccoli mi aspetto più gol”

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

 

Sebbene Cagliari-Empoli arrivi soltanto alla 5^ giornata di Serie A, lo scontro di venerdì 20 settembre rappresenta per i rossoblù di Davide Nicola già un primo crocevia di questa stagione. Anche in passato la partita con i toscani è stata importante per la permanenza in Serie A dei rossoblù: lo sa bene Jeda Capucho Neves, ex attaccante dei sardi che nella stagione 2007-08 fu tra i protagonisti della vittoria del Cagliari al Sant’Elia per 2-0. Un successo che confermò il gran momento della squadra allenata da Davide Ballardini, culminata di lì a poco con una salvezza indimenticabile, impresa che riviviamo nella nuova puntata di “Quel giorno io c’ero”.

Jeda, parliamo di quel Cagliari-Empoli, finito 2-0 con goal di Acquafresca e Fini e, soprattutto, con voi rimasti in nove uomini per le espulsioni dello stesso Fini e Pisano. Che ricordi ha di quel pomeriggio?

“È stata una le partite più incredibili e allo stesso tempo più importanti giocate da noi. Eravamo in un momento decisivo della stagione dove si scendeva in campo ogni domenica con il coltello tra i denti. Ogni partita era come una finale per noi, non c’era spazio per calcoli, volevamo vincerle tutte, soprattutto le gare in casa. Giocare e vincere contro una squadra in salute come l’Empoli, dall’alto valore tecnico con giocatori come Marchisio e Giovinco, è stato per noi importantissimo ai fini della stagione. È stata una dimostrazione di forza incredibile. Siamo stati squadra fino all’ultimo secondo, ricordo di aver fatto anche il terzino per alcuni minuti, e questo rende l’idea di quanto fossimo compatti e concentrati verso l’obiettivo salvezza”.    

Passiamo invece al Cagliari-Empoli dei giorni nostri: pur essendo solo alla 5^ giornata, quanto sarà importante il risultato?

“Io ritengo che il Cagliari debba costruire la sua stagione su queste partite: durante la partita contro il Napoli ha creato molto e forse avrebbe meritato un risultato diverso, Meret ha fatto delle grandi parate riuscendo a tenere la porta inviolata. Il Napoli non è una diretta concorrente del Cagliari, quindi non ci si deve concentrare troppo sulle analisi di quella partita. Squadre come Como, Empoli, Verona sono le rivali principali per questo Cagliari e in queste partite è fondamentale dare tutto, dimostrando di essere una squadra pronta a lottare per la salvezza. È una stagione molto equilibrata, tutte le squadre sembrano attrezzate per rimanere in massima serie quindi non c’è niente di scontato. Sarà una partita dura, difficile però deve giocarsela a viso aperto”. 

Cosa pensa del dopo Ranieri: Nicola rappresenta il giusto profilo per questo Cagliari?

“È una stagione nuova, allenatore nuovo, giocatori nuovi, l’ossatura della squadra è rimasta pressoché la stessa però deve il tecnico dare qualcosa di più indiscutibilmente. Credo ci voglia tempo, è difficile dare giudizi dopo quattro partite. Non ha senso fare paragoni con mister Ranieri, perché lui aveva un carisma unico, conosce l’ambiente, sa cosa vuol dire giocare per questi colori. L’entusiasmo che ho visto da parte dei tifosi e da parte dei giocatori non credo potrà ripetersi con nessun altro. Qualunque successore avrebbe avuto un compito difficile e complicato, però in questo momento c’è bisogno che la società e tutto l’ambiente siano dalla parte dell’allenatore perché ritengo sia un ottimo tecnico. Che riuscirà a fare bene ma c’è bisogno di tempo per integrarsi con i nuovi meccanismi da lui voluti”.

Come valuta fin qui il rendimento della squadra? Che cosa è mancato finora? 

“Il Cagliari è un gruppo che deve ancora diventare squadra. Puntare sui giovani è fondamentale. Il campionato di Serie A ha bisogno di un bel mix di interpreti, è giusto avere dei giovani talenti ma è fondamentale avere anche dei giocatori esperti. Sono indispensabili nella gestione dei momenti difficili della stagione. In questo momento credo manchi un po di consapevolezza a questa squadra, mancanza che può essere colmata soltanto con il duro lavoro, l’allenamento e la fiducia nelle indicazioni del mister. È una squadra che fin qui è stata un pizzico sfortunata non riuscendo a sfruttare tutte le occasioni ma propone gioco, rispetto alle altre non dirette concorrenti non la vedo inferiore a nessuna, anzi credo abbia tutte le carte in tavola per rimanere in Serie A”. 

Infine un giudizio sull’attacco del Cagliari: chi tra Piccoli e Luvumbo può essere determinante quest’anno?

“Ritengo che siano entrambi giocatori fondamentali per questa squadra. Hanno caratteristiche diverse, Luvumbo con le sue caratteristiche deve essere più determinante. È un giocatore molto veloce, bravo a dare superiorità numerica, è in grado di spaccare le partite ma che deve crescere sotto l’aspetto realizzativo, deve essere più incisivo. Da Piccoli mi aspetto più goal. A Lecce ho avuto modo di osservarlo da vicino, è un giocatore molto bravo, fisico, si sacrifica spesso, viene a giocare con la squadra, ha anche buone qualità atletiche con un agonismo importante, credo che a Cagliari possa davvero fare bene”.

Giuseppe Meloni

Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
3 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti