I campionati italiani di seconda categoria di tennis quest’anno parlano anche spagnolo. In finale Raul Brancaccio, campano, ma di origine iberica da parte di madre. Senza contare gli anni trascorsi in Spagna alla scuola di David Ferrer. Dall’altra parte della rete invece ci sarà Gabriel Franco Agamenone, argentino col passaporto italiano.
Domani la sfida finale e decisiva alle 10.15 al Tennis club di Cagliari. Degna conclusione di un torneo che ha visto scendere in campo 122 racchette italiane, compresi diciassette giocatori Atp. E il primo a conquistare la finale è stato proprio il giocatore che nel ranking mondiale è piazzato meglio, al 387esimo posto. Con il pur talentuoso siciliano Omar Giacalone, sul campo centrale, è finita molto presto. Regolare, implacabile nei momenti chiave, Brancaccio non ha mai fatto entrare in partita l’avversario. Decidendo di accorciare i tempi: 6-0 al primo set. E stessa storia al secondo. Brancaccio in finale, secondo pronostico. Mentre le previsioni della vigilia e la classifica Atp sono state travolte sull’altro campo. Di fronte Riccardo Bonadio, 409 al mondo, e Franco Gabriel Agamenone, argentino-italiano, 787esimo. Sembrava semplice per Bonadio che rapidamente si è portato sul 5 a 2 al primo set. Ma Agamenone non è crollato. E ha ribaltato la situazione vincendo cinque giochi di fila e chiudendo sul 7-5. Match nelle sue mani, anche psicologicamente. E al secondo set ha ipotecato la finale con un iniziale 4-0. Bonadio ha tentato la rimonta. Ma anche questa volta l’argentino non si è scomposto: 6-4. Risultato a sorpresa. Ma, per quanto si è visto in campo, giusto.