EnEsiste l’esordio perfetto da capitano? Possono essere tante le risposte. Probabilmente però la prima volta da capitano della Nazionale italiana di calcio Nicolò Barella la ricorderà per sempre. Anche perché impreziosita dalla rete che ha chiuso la gara vinta dagli azzurri per 2-0 con l’Ecuador.
Prima volta
Novantaquattro minuti in campo a dare sostanza al centrocampo che ha funzionato soprattutto nella prima frazione. Poi tanto sacrificio nella seconda frazione, anche qualche errore tecnico come il resto dei compagni in campo provati dalla pressione senza freni dell’Ecuador. E infine il gol, al 93’, con il tocco sotto a chiudere il contropiede orchestrato da Orsolini. Una prova a tutto tondo quella di Barella, a cui Luciano Spalletti non ha voluto rinunciare neanche nella girandola di cambi che ha cambiato volto all’Italia nei secondi 45’. Si chiude così con il sorriso la tournée statunitense dell’Italia, che oltre all’esordio da capitano del centrocampista cagliaritano ha visto l’esordio contro la Tricolor dal primo minuto di altri due ex Cagliari, Guglielmo Vicario e Raoul Bellanova.
Questo il commento a caldo ai microfoni di Raisport di Barella: “Abbiamo lasciato un po’ di energie per lo sprint finale, diciamo così. Forse abbiamo sofferto un po’ troppo nel secondo tempo per quelle che sono le nostre qualità. Ma la sofferenza ha fatto sì che ci fossero le energie utili a regalarci una gioia. Questo è un nuovo inizio, a prescindere dal modulo. Stiamo prendendo le misure, stiamo migliorando anche se ci sono delle cose da far meglio ma quelle ci sono sempre. Stiamo creando però un bel gruppo, fatto di ragazzi che si vogliono aiutare l’uno con l’altro. E questa è la cosa più importante, perché senza questo non ci sarebbe né uno spirito di squadra, né le vittorie”.
La Redazione
