Non basta una reazione d’orgoglio nel finale di partita all’Italbasket di Spissu e Datome per avere la meglio della Repubblica Dominicana. In una partita contraddistinta dalle basse percentuali soprattutto dall’arco, gli Azzurri, orfani di coach Pozzecco per espulsione dal secondo periodo, ci provano sino alla sirena finale non riuscendo però ad avere la meglio della nazionale centroamericana che vince 82-87.
La gara
L’approccio è diverso rispetto alla prima uscita contro l’Angola. L’Italia difende forte chiudendo bene l’area, riuscendo così a correre bene il campo. La Repubblica Dominicana è poco attenta nella propria metà campo e gli Azzurri scappano, con Spissu che in penetrazione sigla il 12-0 su cui il coach avversario decide di parlarci su. La nazionale caraibica mette maggiormente le mani addosso, l’attacco azzurro si ferma e il controbreak avversario vale il 19-13 di fine primo periodo. La partita si fa equilibrata, Andrés Feliz diventa un problema dall’arco, mentre dall’altra è Gigi Datome a guidare gli Azzurri con sei punti consecutivi. Spissu segna una tripla importante, la partita si fa nervosa per i tanti contatti non fischiati dagli arbitri che invece non lasciano passare alcuna protesta. Un metro di cui fa le spese Pozzecco, che con due tecnici è costretto ad andare negli spogliatoi anticipatamente. L’Italia soffre, la Repubblica Dominicana trova il primo vantaggio della propria gara, ma il canestro di Fontecchio vale il 39-38 su cui si chiude il primo tempo. Al rientro sul parquet è la squadra centroamericana a partire meglio e a prendere definitivamente il controllo della gara. L’Italia non riesce ad aumentare i giri del proprio motore in difesa, sia sull’arco che nel pitturato, affrettando di conseguenza anche le scelte sul versante offensivo. Fontecchio prova a prendersi diverse responsabilità, Casalone gioca la carta della zona che funziona solo inizialmente, con il periodo che si conclude sul 56-69. L’ultimo periodo inizia sulla falsariga del terzo, con gli Azzurri che non riescono a trovare confidenza con il canestro. Le percentuali dai 6,75 rimangono troppo basse, dall’altra invece la Repubblica Dominicana muove bene il pallone con Towns che sale di livello anche al tiro. Il quinto fallo di Melli sembra mettere la gara ancora più in salita, il lungo dei Timberwolves scrive il +16 (67-83), ma qualcosa nell’Italia sembra scattare. Una tripla di Ricci scuote gli Azzurri, prima che sia Marco Spissu a decidere di provare a scrivere l’impresa. L’Italia torna sotto soprattutto grazie a un gioco da quattro punti dell’ex Dinamo, che poi aggiunge quattro liberi tra cui i due che firmano il -3 sul 82-85 a 19 secondi dal termine. Sulla rimessa successiva però l’Italia commette fallo, Quinones fa 1/2 ma un’invasione proprio del numero 0 azzurro a rimbalzo porta alla ripetizione del tiro libero che fa segnare sul tabellone l’82-87 finale.
Partita in chiaroscuro per i due giocatori isolani. Diciassette i punti di Marco Spissu, miglior realizzatore azzurro, accompagnati da 4 assist e 5 rimbalzi. Una partita importante dal punto di vista offensivo, con segnali importanti soprattutto nell’ultimo periodo, con qualche problema però sorto nella propria metà campo a livello difensivo prima degli ultimi 10′. Impatto positivo di Gigi Datome, che conclude la seconda gara con 8 punti in 18′ sul parquet. Con un rendimento diverso però tra primo e secondo tempo, quando le difficoltà al tiro hanno segnato la partita degli Azzurri. Prossimo appuntamento, fondamentale per la qualificazione alla seconda fase, martedì 29 agosto alle 14 contro i padroni di casa delle Filippine.
Matteo Cardia