La partita contro i Paesi Bassi dello scorso 4 luglio, valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2023, ha fatto segnare la prima vittoria dell’era di Gianmarco Pozzecco sulla panchina dell’Italbasket. Una gara che ha fatto intravedere il grande feeling creato dall’allenatore triestino con i giocatori, ma anche l’importanza nello scacchiere azzurro di due isolani come Marco Spissu e Gigi Datome, di cui il coach ex Dinamo Sassari ha parlato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Questo un estratto.
Sulla gara con i Paesi Bassi
“La partita in Olanda è stato un vero parto. Complesso e sofferto come tutte le situazioni che mi riguardano. Vivo questo ruolo con grande senso di responsabilità perché credo di essere l’allenatore che più di altri crede nei giocatori italiani. Nessuno può metterlo in dubbio. Sentivo la pressione, ma la squadra ha risposto bene. Abbiamo espresso anche un gioco di buona qualità. Sono contento per le persone che hanno creduto in me, il presidente Petrucci e il direttore tecnico Trainotti. Siamo sulla strada giusta“.
Su Polonara e Spissu
“Spissu e Polonara giocavano (a Sassari, ndr) perché sono forti e anche gli stranieri mi davano ragione. Adesso sono affermati in Europa. Polonara è maturato tardi ma sta recuperando il tempo perso, mi aspetto tanto da lui. Spissu non è italiano, è sardo, ha preso il passaporto per venire in Nazionale (ride). Ha due grandi qualità: come play gioca con grande onestà intellettuale a beneficio della squadra e dell’allenatore. Come sardo, traduce la testardaggine, tipica della gente della sua terra, in obiettivi da raggiungere e ci riesce sempre“.
Su Datome
“Volevo Melli capitano, Nic ha risposto che i gradi spettano a Gigi e anche Gigi si è un po’ risentito. Ho preso un doppio rimpallo da entrambi ma sono felice perché ho capito quanto ognuno tenga all’altro anche nel rispetto dei ruoli. Datome è un concentrato di positività dentro e fuori. Una grande anima con cui mi sento in grande sintonia. Ci basta uno sguardo per intenderci al volo“.
La Redazione