Nonostante un grande Datome, l’Italia non riesce ad avere la meglio della Lettonia di Luca Banchi. A Manila, gli Azzurri perdono 82-87 una gara caratterizzata da break e controbreak, in cui però negli ultimi 20′ i baltici hanno trovato maggiore solidità e continuità offensiva. Per gli uomini di Pozzecco ora l’ultimo impegno, sabato 9 settembre, contro la perdente della sfida tra Lituania e Slovenia per la gara che assegnerà settimo e ottavo posto nel Mondiale. Sfida che coinciderà con l’ultima partita di Gigi Datome da giocatore.
La gara
Quintetto base con Spissu ma anche con Datome, scelto al posto di Fontecchio lasciato a riposo da Pozzecco. Ritmi non troppo alti a inizio gara, con l’Italia però che approccia comunque meglio l’incontro. Dopo il primo canestro di Polonara, Datome prende ritmo e dall’arco segna le sue prime due triple della serata (8-3). Spissu e Melli si iscrivono alla partita, la Lettonia dà segni di vita ma Datome continua con il suo primo periodo quasi perfetto e mette cinque punti di fila che fanno segnare il primo vantaggio in doppia cifra dell’incontro (20-10). Pozzecco amplia le rotazioni, Banchi mette dentro Zagars e Bertans e la Lettonia alla prima sirena torna fino al -8 sul 26-18. Le percentuali dall’arco di ambo le squadre restano alte, la Lettonia si riavvicina fino al -5 ma l’Italia con un buon frangente di Procida riesce a tornare sul +10 (34-24). Banchi chiama minuto per risvegliare i suoi e ci riesce, con Strautins che firma il 38-36 su cui Pozzecco chiama un altro minuto di sospensione. Datome è la risposta dell’Italia, gli Azzurri però calano vistosamente d’intensità sul proprio lato del campo e di conseguenza anche in attacco. Gli uomini di Banchi trovano invece maggiore fluidità offensiva: Kurucs fa segnare sul tabellone il primo vantaggio lettone, con Grazulis che poi lo segue con un 2+1 che porta il risultato sul 42-46. Dopo l’intervallo lungo, Zagars è diverso per atteggiamento ed efficienza offensiva. Sei punti consecutivi del playmaker rivelazione del Mondiale e primo vantaggio in doppia cifra per i baltici. L’Italia perde il filo con la partita, la Lettonia punisce ogni cambio azzurro sfruttando soprattutto un Grazulis in stato di grazia. Pozzecco chiama nuovamente minuto, gli Azzurri reagiscono e con un parziale di 9-0 si riportano fino al -5 sul 53-58 a 5′ dal termine del quarto. Arrivano buone risposte dalla dalla panchina, Pajola riporta i suoi a un solo possesso di distanza ma la Lettonia nel finale torna a essere precisa al tiro e ritrova il +7 alla terza sirena sul 60-67. Al rientro in campo, l’Italia forza qualcosa in avvio senza trovare grande collaborazione offensiva e Bertans punisce regalando ai suoi un nuovo vantaggio di dieci lunghezze (62-72 a 7′ dall’ultima sirena). Altro piccolo break azzurro, Kurucs respinge l’assalto ma Spissu con una tripla dal palleggio cerca di tenere in scia i suoi. Datome segna la tripla del -4 in uscita dai blocchi per il 75-79, Bertans restituisce il favore ma Melli ristabilisce le distanze precedenti. La partita si fa più fisica, Zagars va dentro con coraggio ma ad averne è anche Spissu che a 41” dal termine segna la tripla del -2 sul 82-84. Sul possesso successivo però la Lettonia trova Grazulis libero sull’arco: l’ala di Trento non sbaglia e mette il sigillo sulla gara per l’82-87 finale.
Partita di alto livello per Gigi Datome, che chiude la sfida da miglior realizzatore degli Azzurri: 20 punti in 22 minuti per il giocatore olbiese, con 7 su 10 al tiro. Doppia cifra raggiunta nel finale anche da Marco Spissu, rimasto a lungo in panchina a cavallo tra terzo e ultimo quarto a causa anche di una brutta botta presa durante la gara. Dieci i punti per il playmaker sassarese, che ha riacceso le speranze azzurre di riagguantare la gara con due bombe nel finale.
Matteo Cardia
