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Italbasket, Datome: “Un anno fa stavo male, oggi il mio ritorno ha un senso”

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Sarà la ventesima estate in azzurro per Gigi Datome, che dopo un anno di stop forzato è stato richiamato in azzurro dal c.t. Gianmarco Pozzecco per la gara di qualificazione al mondiale contro l’Olanda prevista per il prossimo 4 luglio. Un’estate che potrebbe essere nuovamente lunga e ricca di impegni per l’ala classe 1987, visti gli Europei previsti per settembre. Il giocatore olbiese ha parlato delle emozioni vissute lo scorso anno e quelle del ritorno in Nazionale in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Qui un estratto.

Sugli anni in Nazionale e sulle occasioni mancate

Questa è la mia ventesima estate in azzurro. Ne ho fatte diciannove di seguito fino allo stop di un anno fa. Ho cominciato con la squadra Bam, una  selezione dei migliori 14enni. Era il 2001, giocavo nella Santa Croce Olbia. Ricordo l’emozione di vestire la maglia Italia. Il coach era Cedro Galli. Da allora ho fatto tutta la trafila delle Under sempre da capitano. Fino all’esordio con la Nazionale dei grandi, chiamato all’ultimo per l’Europeo 2007 da coach Recalcati. Tante partite, molte vittorie ma zero titoli. È il mio grande rammarico non avere vinto un titolo in azzurro nei 10 anni migliori della mia carriera. Tra il 2012 e il 2016 avevamo un gruppo forte, coeso, con tanti giocatori coetanei. Quella espressione nacque per il fatto che molti di noi erano in Nba ma la verità è che anche le altre nazionali avevano e hanno giocatori che provengono dalla grande lega Usa. I rimpianti ci sono: l’uscita al supplementare contro la Lituania all’Europeo del 2015 e la sconfitta al Preolimpico di Torino 2016 bruciano ancora. Ci ho pensato tanto per provare a capire. Ma l’unica spiegazione è che siamo caduti davanti alla suprema legge dello sport: meritavano più gli avversari“.

Sull’assenza dello scorso anno

Alla Nazionale ho dato tanto e ancora sono qui. Non credo, alla mia età, di dovere ancora dimostrare chi sono come uomo e professionista. Un anno fa stavo male. Il mio corpo non rispondeva, fossi andato in azzurro avrei fatto solo danni. Invece sono stato a casa a godermi l’estate dei miei compagni. È stato meglio così, meglio per me e per la Nazionale, anche se molti non l’hanno capito“.

Sul ritorno in Nazionale

Oggi torno in Nazionale con lo stesso entusiasmo e con lo stesso orgoglio ma con una forma fisica migliore. La partita con l’Olanda è importante per avere una buona classifica nella seconda fase delle qualificazioni. Ma non assume certo il prestigio di una partita olimpica. Eppure ci sono e ci sarei stato anche a Belgrado e a Tokyo se mi fossi trovato nelle condizioni attuali. Vengo da una stagione per me molto positiva, in crescendo nei playoff e la spinta emotiva di uno scudetto. Oggi il mio ritorno ha senso“.

Su Pozzecco e sul contratto in scadenza

A Milano, compiendo un passo indietro per fare il vice a un maestro come Messina, ha dimostrato grande intelligenza ma anche grande preparazione portando il contributo positivo di idee. Da c.t. sarà diverso, abbiamo fatto solo un allenamento. Ci sarà tempo per inquadrarci. Contratto in scadenza? Stiamo lavorando con Milano per proseguire nel rapporto. Vado avanti anno per anno, ma un’altra stagione ad alto livello, puntando alle Final Four di Eurolega penso di poterla fare tutta“.

La Redazione

TAG:  Basket
 
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