È arrivato il giorno dell’esordio agli Europei per l’Italbasket di Luigi Datome e Marco Spissu. Gli Azzurri, guidati in panchina dall’ex coach della Dinamo Sassari Gianmarco Pozzecco, inizieranno oggi, venerdì 2 settembre alle 21, il proprio cammino nella fase a gironi del torneo. Sarà il Forum di Assago a ospitare le gare del girone C, dove l’Italia sarà insieme a Grecia, Croazia, Gran Bretagna, Ucraina ed Estonia. Sarà proprio la nazionale estone la prima avversaria degli azzurri. Capitan Datome, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha parlato della squadra e delle sue sensazioni sulla competizione. Questo un estratto.
Sull’Europeo
“Questo è un Europeo molto competitivo, non ci sono partite facili. C’è una qualità elevata e molto diffusa, nessuna è al livello della Spagna degli anni passati, ma molte squadre possono puntare al podio. Sarà un grande torneo per spettacolo ed emozioni. Nessuno può dire oggi chi vincerà. Ma metto i campioni in carica della Slovenia, Serbia e Grecia davanti a Francia, Lituania, Turchia e Spagna. Noi siamo in seconda fascia, un obiettivo realistico è arrivare ai quarti. Intanto andiamo a Berlino. Dagli ottavi in poi tutto può succedere. Basta una partita per svoltare tutto un campionato“.
Sulla squadra
“Le aspettative sono minori rispetto alle nazionali del passato. Ma questa squadra ha un vissuto importante dopo quello che si è conquistata nell’estate 2021. Nove giocatori su dodici sono gli stessi dell’impresa al Preolimpico. Ha dimostrato che con coraggio, altruismo e consapevolezza può fare grandi risultati. Sarà importante la tenuta mentale ed emotiva, non dobbiamo abbatterci quando subiamo dei break negativi. Io sono fiducioso, anche se non partiamo tra le favorite“.
Sul girone
“Impegnativo. Grecia e Croazia sono forti. L’Ucraina ci ha fatto soffrire sette giorni fa. La Gran Bretagna ha giocatori di scuola americana. E poi l’Estonia, l’avversaria iniziale, ha fisicità e gioca insieme da tempo. È un girone bello da giocare e vedere”.
Sulle proprie sensazioni
“Questo è il mio quarto Europeo da capitano. Mi viene da dire che sono diventato vecchio. Questo traguardo testimonia la mia dedizione totale alla maglia azzurra. Ho giocato in tutte le rappresentative 300 partite. Come se avessi fatto, guardando alle attività di un club, 6-7 stagioni in più. Il rammarico è di non essere ancora riuscito a coniugare questa fedeltà a un successo, una medaglia. Ma sotto il profilo dell’impegno in Nazionale non ho nulla da rimproverarmi“.
La Redazione