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Ionita: “Oliva cresce bene, Barella grossa perdita”

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È il moldavo Artur Ionita il giocatore del Cagliari che ha incontrato la stampa nel sesto giorno di ritiro a Pejo.

Il centrocampista ex Hellas Verona ha esordito parlando della scorsa stagione: “Per me è stata una buona annata, non pensavo che un infortunio potesse incidere così tanto sulle mie prestazioni. Possiamo dire che sia stata la migliore stagione con la maglia del Cagliari. Finalmente gli infortuni sono solo un ricordo. Sto bene e sto lavorando bene in ritiro, non vedo l’ora di iniziare”.

Sul centrocampo rossoblu, che presto accoglierà Marko Rog e forse Nahitan Nandez, non ha dubbi: “Siamo una mediana molto forte e competitiva, dobbiamo far vedere al mister che ognuno sta bene. Non dimentichiamoci di Faragò, anche se non è qui con noi a Pejo. Barella? Senza di lui perdiamo in tutti gli aspetti, tatticamente e all’interno dello spogliatoio. Penso che Cristian Oliva sia migliorato tanto con il nostro aiuto: è un bravo ragazzo in costante crescita, lo vedo molto bene”

“L’obiettivo è quello della salvezza, anche se dobbiamo puntare più in alto: lo scorso anno abbiamo dimostrato di poter fare bene, dobbiamo cercare di non sbagliare partite come ci è capitato nella scorsa stagione. Mi rendo conto che la mezzala è un ruolo importante nel Cagliari, ho sempre fatto vedere al mister di avere sempre voglia di giocare, a volte rinunciando anche a un po’ di riposo. Segnare fa sempre piacere, ma non sempre è possibile. Il ruolo dei centrocampisti è anche quello di fare il lavoro sporco in area per fare il bene della squadra. Io insostituibile in Nazionale? Sono felice di essere a disposizione della Moldavia, sono stato bene fisicamente, ma soffro un po’ i continui viaggi”. 

Su un possibile suo trasferimento: “Ho vissuto le voci come una sorta di stimolo, per cercare di dimostrare a me stesso a livello caratteriale di fare un’intera stagione, così come alla società e ai tifosi. Non temo la concorrenza. Il legame col Cagliari è buono, cerco di portare più spesso famigliari e amici in città”.

dall’inviato Matteo Piano