Va all’equipaggio di San Marino formato da Stefano Guerra e Silvio Stefanelli l’edizione 2019 del Rally dei Nuraghi e del Vermentino.
I rappresentanti della Repubblica del Titano hanno messo la loro Ford Fiesta R5 davanti a tutti in un rally caratterizzato da due prove annullate (Monte Olia 1 e Taroni 2). Alle loro spalle la coppia formata da Francesco Marrone e Francesco Fresu che avevano chiuso davanti nella prova spettacolo d’apertura della gara e nel primo giro di prove speciali: il sorpasso tra i due equipaggi è arrivato nella PS5 Monte Olia 2, quando Guerra-Stefanelli hanno rifilato 8″ agli avversari, dando via alla cavalcata che li ha portati in prima posizione all’arrivo di Piazza del Popolo di Berchidda. Sul gradino più basso del podio ha chiuso a 38″ l’esperto Auro Siddi coadiuvato da Marco Corda sulla Skoda Fabia R5, seguito dalla vettura gemella portata in gara da Pusceddu-Cottu. Quinta posizione a sorpresa per Mario Murtas e Fabio Salis con l’Opel Astra OPC di classe A7, seguiti da un’altra vettura a due ruote motrici, la Renault Clio N3 di Mannu-Medas. Settima posizione per Cocco e Deiana, al rientro sullo sterrato dopo svariate stagioni unicamente su asfalto con la Mitsubishi Lancer R4: chiudono la top10 le Opel Astra di Vallino-Vitali e Uscidda-Pau e Marrone-Pudda, attardati da qualche inconveniente e da una penalità. In 26 hanno concluso un rally sempre duro, nonostante 20 km in meno di prove speciali, che ha mietuto vittime illustri come Carta-Pitturru (PS3), Coti Zelati-Revello (ritiro per la rottura della pompa di benzina quando occupavano la quinta piazza) e Orecchioni-Tali.
Matteo Porcu