La Dinamo Sassari regge l’urto nel primo quarto, poi l’Olimpia Milano scappa e non si volta più. La squadra di Messina si aggiudica il tredicesimo City of Cagliari battendo i biancoblù per 63-83, in una gara complicata per gli uomini di Bucchi soprattutto a causa delle basse percentuali al tiro e della stanchezza accumulata.
Primo tempo
Ancora rotazioni ridotte per coach Piero Bucchi, con Cappelletti che però sveste gli abiti borghesi e si accomoda in almeno in panchina. Tyree, Charalampopoulos e ancora Bendzius gli assenti per i biancoblù, mentre dall’altra Messina oltre a Voigtmann, Lo, Melli e Tonut deve rinunciare a Flaccadori. Bucchi conferma il quintetto visto nella prima serata, con Raspino al posto dell’ala greca. Mirotic e Gombauld aprono la gara con due conclusioni vicine al ferro, poi è Treier con un piazzato dall’angolo a muovere il punteggio. Milano stringe subito le maglie in difesa e la Dinamo perde due palloni consecutivi che portano i meneghini ad andare in campo aperto. Nasce così il primo allungo sul 4-10 viene limato dalla tripla di Gandini. Milano però fa valere i propri chili e non solo: Mirotic fa 2+1 e a 4.39 dalla prima sirena sigla il +10 (7-17). Diop lima il punteggio dalla lunetta ma soprattutto porta energia infusa al resto dei biancoblù in campo. L’arresto e tiro di Kruslin chiude un parziale di 5-0 sassarese che porta Messina a chiamare timeout. La Dinamo però sembra entrare definitivamente in partita e il primo periodo, dopo i liberi di Diop, si chiude sul 16-19. Sassari comincia il secondo quarto con una buona difesa, poi però Milano trova dentro il pitturato il modo di far male. Treier segna dall’arco, ma prima Shields e poi Mirotic restituiscono il favore e la squadra di Messina tocca il +11 (19-30 a poco più di 6′ dal termine). Un vantaggio ritoccato dalla alley-oop chiuso da Kamagate: fatto che non piace a Bucchi che ricorre al minuto per schiarire le idee dei suoi. Milano però continua a complicare i piani offensivi sassaresi e continua ad andare in campo aperto, con il canestro di Bortolani in contropiede che vale il +18 (25-43 a 2.20 dalla seconda sirena). Hall allarga ulteriormente il divario, Gombauld riesce a limitare i danni ma il primo tempo si chiude sul 28-52 a favore di Milano.
Secondo tempo
Gombauld inizia bene al ritorno in campo, con due punti e una rubata che fanno applaudire la panchina biancoblù. Il vantaggio di Milano però resta largo, complice qualche passaggio a vuoto sassarese. Shields rimane un problema sul proprio lato, ma i problemi più evidenti per la Dinamo sono nella metà campo offensiva. Poca fluidità nei possessi, ma soprattutto tanta l’attenzione messa dagli avversari che conduce il Banco verso tiri a bassa percentuale. Bucchi chiama timeout a metà periodo e ottiene una reazione, con Diop che muove il tabellone dei sassaresi con un 2+1 che vale il 35-64. La Dinamo prende un po’ di fiducia mettendo in fila alcune buone difese e andando in lunetta. Il pubblico ricomincia a spingere e il viaggio in lunetta di Diop lima il punteggio fino al -20 a 1.50 dalla terza sirena (46-66). Milano però non si scompone, Hall continua la sua serata di alto livello al tiro e il quarto si chiude sul 49-73 a favore dei meneghini. Al ritorno sul parquet, Gombauld ruba un altro pallone per andare a schiacciare in contropiede e mandare Sassari oltre la soglia dei 50 punti. La stanchezza comincia a intravedersi anche tra le Scarpette Rosse. Bucchi concede gli ultimi minuti al giovane Dore, in un finale in cui il Banco arriva sino al -20 su cui si chiude la sfida (63-83).
Dinamo Sassari:Â Pisano, Treier 14, Dore, Kruslin 2, Whittaker 12, Raspino 2, Gandini 3, Gentile 5, Diop 12, Gombauld 13, Cappelletti. Allenatore: Bucchi
Olimpia Milano:Â Poythress 15, Bortolani 8, Pangos 5, Stojanovic, Miccoli 2, Kamagate 6, Hall 14, Caruso 5, Shields 14, Mirotic 12, Hines 2. Allenatore Messina.
Matteo Cardia














