Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, parla a tutto campo in una lunga intervista rilasciata ai colleghi del Corriere Dello Sport. Tanti i temi trattati, tra cui anche il momento della Nazionale Italiana con Luciano Spalletti Ct dopo il flop a Euro 2024 e la questione stadi verso Euro 2032. Di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni.
Su Spalletti
“Se è vero che il Ct ha pensato alle dimissioni? Il Ct ha lavorato tutta l’estate. Io l’ho sempre sentito molto motivato. La sua sfida più grande ora sarà creare un gruppo che sopperisca col gioco e la motivazione ad alcune carenze tecniche oggettive”.
Su una ricandidatura alla FIGC
“Se mi ricandiderò a presidente della Figc? Lo ribadisco: con la massima serenità deciderò sulla mia candidatura dopo aver modificato lo statuto, confrontandomi con le componenti come ho sempre fatto”.
Sulla riforma del calcio italiano
“L’iter per la riforma del nostro calcio? Intanto abbiamo allineato l’Italia all’Europa, adottando criteri economici scelti dalla Uefa. Stiamo puntando al risanamento dei conti del calcio professionistico: serve una gestione più virtuosa. Perdite fuori controllo e spese faraoniche? Il valore della produzione del calcio è aumentato del 24% rispetto alla stagione precedente, raggiungendo 4.3 miliardi. Tuttavia il settore ha registrato perdite per 5 miliardi nelle ultime 5 stagioni. È urgente trovare un equilibrio tra costi e ricavi, altrimenti non c’è futuro. Ci sono però anche aspetti positivi. Grazie al calcio sono stati creati 11.3 miliardi di Pil, generandone 3.3 di gettito fiscale. A questo si aggiungono le progettualità sociali che hanno un impatto straordinario sulla produttività”.
Sulla questione stadi verso Euro 2032
“Le regole Uefa sono chiare: entro ottobre 2026 dobbiamo indicare cinque stadi con progetti finanziati e cantierabili per l’ammodernamento o la nuova costruzione entro la metà dell’anno successivo. Abodi (ministro per lo sport e i giovani n.d.r.) si è detto ottimista e dopo l’ottimo lavoro per l’assegnazione dell’evento all’Italia non voglio nemmeno pensare che non si arrivi pronti a queste scadenze”.
La Redazione