Conferenza stampa di presentazione per Diego Godin con l’Atletico Mineiro: ecco alcune delle sue dichiarazioni.
Il passato
“Parlo solo nell’ultimo anno a Cagliari perché in realtà nel periodo all’Inter abbiamo avuto dei mesi complicati ma poi ho terminato giocando in un club che è arrivato secondo in Serie A e ha giocato la finale di Europa League. A Cagliari sono andato per delle ragioni tecniche che c’erano con Conte a Milano. E in Sardegna il primo anno è stato complicato, abbiamo faticato con la squadra ad avere continuità e a fare risultato e c’è stato anche il cambio di allenatore. Il rendimento sia individuale che di gruppo è stato basso, sinceramente. E non vado a nascondere dopo 15 anni giocati in Europa che il Godin di 25 anni non è lo stesso di adesso, per ragioni logiche. Però ho la stessa voglia, la stessa energia e la stessa passione. Ora ho qualità diverse rispetto a quando avevo 20 anni. Sono sicuro che all’Atletico Mineiro ritroverò il livello che ho sempre tenuto con la mia nazionale, dove il rendimento è sempre stato diverso rispetto a quello di Cagliari. Ora lavorerò al massimo per dare tutto alla squadra”
Prima presa di contatto
“L’ambiente mi sembra molto buono, sembra di essere qui da più di una settimana. Sono qui per dare il mio contributo e giocare, vorrei dare un buon esempio. La Nazionale? Ci aspettano delle partite chiave per noi per le qualificazioni, sarebbe un sogno partecipare a un altro mondiale”.
Il saluto di Joao
“Quando mi chiamò l’Atletico Mineiro ho scritto a Joao Pedro del Cagliari e lui mi ha risposto: vai nella mia squadra. Lui era contento di questa mia scelta, già a Cagliari quando non sapevo di venire qui in Brasile parlavamo tanto dell’Atletico perché lui è un super tifoso del club”.
La Redazione
