Il presidente Tommaso Giulini ha parlato in occasione della presentazione del settore giovanile del Cagliari Calcio.
“Il settore giovanile è il cuore di ogni società e a maggior ragione lo abbiamo curato sin da subito, non solo come numeri ma anche come attività. Ogni anno cerchiamo di introdurre qualcosa di nuovo, nuovi metodi, nuove figure e nuove Academy; questo è fondamentale per noi, ora abbiamo inaugurato il nuovo centro in Ogliastra e trovo sia un altro passo avanti per il settore giovanile del Cagliari. Ora ci sono i precoordinatori Erriu, Melis e Conti; la filosofia è fare qualcosa in più per migliorarci, quello che è fondamentale è la formazione dei ragazzi che passa attraverso la formazione dei tecnici. Per questo spingiamo per una continua formazione del nostro staff. Dico sempre che di Zola, di Cossu e di Barella ne nasce uno ogni 10 anni con un talento incredibile, però al di là di questi campioni ci sono tantissimi nostri giocatori che giocano o hanno giocato in Serie A o Serie B: se questi sono arrivati in alto lo devono anche ai nostri tecnici, che prendono il loro lavoro come una missione”.
“Pinna? Ha affrontato tutto con serenità e questo mi ha colpito: il suo percorso da Olbia all’esordio in Serie A l’ha fatto con tranquillità e questo gli ha permesso di arrivare dove è arrivato. In generale cerchiamo di dare ai ragazzi il percorso migliore per crescere: Pinna per esempio è passato dalla Serie D, poi mi ricordo la gente che storceva il naso quando avevamo mandato Barella al Como in Serie B. Ora Nicolò nelle interviste dice che quei sei mesi lì sono stati fondamentali per la crescita. Con le giovanili siamo partiti bene con tre vittorie consecutive: mi aspetto che tutte le nostre squadre facciano bene in questo anno del centenario”.
Per concludere il patron ha raccontato un aneddoto sul suo primo impatto col mondo Cagliari: “Quando sono arrivato il primo gioco che ho conosciuto è stato Davide Astori: ieri mi hanno regalato la sua maglia della Fiorentina e ho pensato a questo aneddoto. Abbiamo preso un aperitivo insieme e mi ha rivelato di voler fare una nuova esperienza: lì in quel momento si è un po’ rotto il muro che c’era tra noi e Davide si è sentito a suo agio e ha voluto raccontare l’ambiente e i valori dello spogliatoio con i vari Agostini, Conti, Cossu, Pisano, Lopez e Nainggolan ; in questo modo sono stato precipitato nel mondo del Cagliari. Questo è quello che vorrei vedere sul campo da voi tutte le domeniche”.
dall’inviato Francesco Aresu