Sole, scenari da capogiro e tanta salita. Anche la quinta e penultima tappa del GiroSardegna 2023 è andata in archivio. Questa mattina la comitiva di 450 corridori si è messa in marcia per divorare nel miglior tempo possibile gli 80,2 km (114,1 per il Gran Giro) della “I Monti del Gerrei”. L’intuizione,
mista a necessità per alcuni lavori in corso sul tracciato disegnato nei mesi precedenti, ha portato gli organizzatori a costruire una gara nella gara.
Dopo la partenza, puntuale alle 9 del mattino nei pressi del Villaggio Colostrai il gruppo ha proseguito senza il patema della contesa per circa 40 km, direzione Muravera e San Vito. Qui, nota di colore, il Giro ha saputo regalare un tuffo nel ciclismo d’altri tempi. Come accadeva negli anni ’80, la passeggiata cicloturistica in attesa di entrare nella gara vera e propria è stata infatti impreziosita dalla “visita ai parenti”. Simone Spano corridore di San Vito tesserato per il Team Dator, ha potuto ricevere l’ideale abbraccio dei suoi concittadini al passaggio, dopo una fuga permessa e controllata dagli avversari, prima di rimettersi al passo col gruppo. Poco più avanti, è andata in scena la partenza vera e propria. Piede a terra, i ciclisti hanno iniziato a darsele di santa ragione per provare a strappare la vittoria di tappa. Il percorso è vario e molto bello. Nelle strade interne della valle del fiume Flumendosa c’è però da
affrontare una lunga salita. A mettersi per primo d’impegno è il terzetto composto da Andrea Costanzo, Roberto Graziano e Federico Diana. I tre viaggiano all’unisono sino all’ingresso nella nuova galleria. Pochi minuti più tardi prende il via l’impetuosa spinta sui pedali di Costanzo. Il sardo ha la gamba in salita, ma soprattutto nelle prime lunghe discese, che consuma addirittura in piedi sui pedali. Il vantaggio si fa vicino ai 60”.
Dopo poco c’è però da fare i conti con la qualità di Remondi, Monda e Vidoni. Quest’ultimo si conferma protagonista di prove di livello, riuscendo ad attaccare più volte nel corso della gara. Prima, però si assiste a un recupero del gruppo di testa, che viaggia compatto in sette elementi per almeno una decina di chilometri, sempre in salita. Tra questi, come successo martedì, c’è anche la maglia rosa del Medio Giro Simone Cerio. Vidoni alterna nuovi attacchi, Remondi non si fa sorprendere a gli sta a ruota.
All’arco posto all’uscita di Villasalto, inizia la lunga discesa utile a recuperare le energie. Il tratto spettacolare perché ricongiunge Medio e Gran Giro. Un saliscendi di corridori gestito con grande responsabilità da atleti e addetti ai lavori. Dopo la discesa è però nuovamente tempo di fare sul serio. Vidoni continua a tirare il gruppo, Remondi sta al passo, lo supera d’impeto e programma la volta finale. Lo sprint è ancora una volta concordato. Vidoni lascia la presa e sale in cattedra il lavoro di squadra del Team AS Amig (che nulla ha da invidiare ad un team professionistico), che porta al traguardo Remondi, lascia inalterata la maglia rosa del Giro e acclara la precedenza tra corridori degli stessi colori.
Nel Medio Giro femminile ancora una netta affermazione di Payne Antigone. L’atleta francese è stata nuovamente capace di stare al passo degli uomini sino alla salita finale, chiudendo il confronto in 1h29’170”’, davanti a Francesca Sassani (+3’22”) e Judith Gerber (+6’11”). Sempre nel femminile, ma nel Gran Giro, bel colpo di reni di Annalisa Prato. La portacolori della Officine Mattio ha chiuso in 1h54’120” staccando di 44” Roberta Bussone ma soprattutto di ben 3’10” Jutta Stienen. Il successo vale la conquista della maglia del Giro che si deciderà, visti gli appena 26” secondi di distacco, soltanto nell’ultima durissima tappa di domani. Nel Gran Giro maschile, infine, ancora un successo per Luca Raggio, che chiude in 1h44’34”, davanti a Benedikt Elbig e allungando il vantaggio dall’inseguitore, l’olandese Van Der Sloot, giunto terzo. A una giornata dal termine della corsa resta qualche avvincente testa a testa finale. Se infatti ci si può attendere un arrivo al traguardo concordato nel Medio Giro Maschile, con tutto già deciso anche in quello femminile e nel Gran Giro Maschile (dove si attende soltanto il colpo di reni finale di Luca Raggio) i riflettori sono invece accesi nel Gran Giro femminile, dove il testa a testa tra Prato e Stienen
accenderà l’atto finale di una delle edizioni più entusiasmanti degli ultimi anni.
Sesta Tappa. Domani i corridori dovranno avere a che fare con l’ultima fatica del Giro, il “Finale in salita” della sesta tappa, 34,5 km con un dislivello di 823 metri fino alla conquista del balcone naturale di Burcei. Quest’ultima tappa, insieme alla 1° e alla 2°, daranno vita al “Campionato Nazionale di Combinata”.
SITUAZIONE GENERALE.
ORDINE D’ARRIVO ASSOLUTO :
MEDIO GIRO: 1. Gianluca Remondi (Team AS Amig) in 1h22’55””; 2. 2. Simone Cerio (Team AS Amig) +1”132”’; 3. Luca Cingi (Team AS Amig) + 6”242; 4. 4. Roberto Vidoni (SC Cottur ASD) +9”991”’; 5. Michel Heidens (Cavigal Nice Cyclisme) +24”492.
GRAN GIRO: 1 Luca Raggio (Team Piusport Levante) in 1h44’34; 2. Benedikt Elbig + 5”752”’; 3 Roland Var den Sloot (Team Brabant 2000) + 7”513”’; 4. Franz Wieser (Rodes Val BadiaRaiffeisen) + 16”0001”’; 5. Massimiliano Lelli (ASD Max Lelli) + 16”251”’.
CLASSIFICHE GENERALI ASSOLUTE:
MEDIO GIRO MASCHILE: 1. Simone Cerio (Team AS Amig) 6h39’27”; 2. Gianluca Remondi (Team AS Amig) +6”13”’; 3. Luca Cingi (Team AS Amig) + 45’58”.
MEDIO GIRO FEMMINILE. 1. Payne Antigone (Cavigal Nice Cyclism) 6h52’40”’; 2. Francesca Sassani (ASD Brafo Caffè) + 22’35”010”’; 3. Judith Gerber (Velo67 Racing Team) + 33’30”020”’.
GRAN GIRO MASCHILE. 1. Luca Raggio (Team PiuSport Levante) 8h09’58”; 2. Roland Var del Sloot (Team Brabant 2000) + 4’45”270”’; 3. Massimiliano Lelli (ASD Max Lelli) + 7’14”210”’.
GRAN GIRO FEMMINILE. 1. Annalisa Prato (Officine Mattio) 8h45’110”’; 2. Jutta Stienen (Velo67 Racing Team) +26”88”; 3. Roberta Bussone (Rodman Azimuth) + 12’10”39”’.
La Redazione | Fonte Comunicato Stampa