Quinta frazione insidiosa e velocissima al Giro del Delfinato che ha visto la vittoria di Geraint Thomas (INEOS): la Saint Chamond-Saint Vailler di 170 km è stata appannaggio del gallese con Postlberger che rimane in giallo per un’altra giornata. Fabio Aru, nonostante le tante difficoltà, è riuscito a concludere nel gruppo dei migliori al 41° posto con lo stesso tempo del vincitore.
La cronaca: Frazione vivacissima sin dai primi chilometri con vari tentativi di fuga che hanno fatto alzare la media oraria: l’azione che caratterizza la tappa è composta da 8 corridori con Cerny, Mullen e Stuyven che hanno raggiunto in un secondo momento gli attaccanti della prima ora Asgreen, Grmay, Wellens, Bernard e Gautier. Ai -60, causa anche le condizioni del vento, continue accelerazioni nel gruppo e tra i fuggitivi, con i soli Mullen e Cerny che sono rimasti in testa per qualche chilometro prima di essere ripresi dal plotone principale a 40 chilometri dal traguardo. Bystrom ha provato l’impresa solitaria prima dell’ultima asperità di giornata (Cote de la Barbe Bleu), ma anche il campione norvegese è stato ripreso a pochi metri dall’ultimo GPM, la Cote de Montrebut. Su questa salita si è avvantaggiato l’americano Craddock e il gruppo si è scremato notevolmente: lo statunitense della EF-Drapac ha resistito fino ai 2,5 km dal traguardo con il gruppo che si è giocato la vittoria all’ultimo chilometro. Geraint Thomas (INEOS) approfitta di una curva a gomito del percorso con un’accelerazione che ha beffato i velocisti superstiti. Seconda posizione (la terza della corsa) per Sonny Colbrelli (Bahrain), sul podio anche Aranburu dell’Astana. Il villacidrese ha chiuso in 41ª posizione e può gioire per il 4° posto del compagno alla Qhubeka-Assos Barbero. Il sardo in classifica generale è 32° con 1’35” di ritardo dall’austriaco Postlberger. Domani (venerdì 4 giugno) il primo vero arrivo in salita della corsa con la Loriol-Le Sappey en Chartreuse di 167 km: da affrontare nel finale 3 GPM e l’ultima difficoltà che porta sul traguardo (3 km al 6%).
Matteo Porcu