La Torres inizia ufficialmente la nuova stagione, lo fa con la presentazione nella pancia del Vanni Sanna del nuovo tecnico Michele Pazienza, ma anche con le parole del presidente Stefano Udassi presente anch’esso in sala stampa. Quasi 30 minuti di conferenza in cui sono emerse diverse parole chiave che fanno da apripista a una stagione che si prospetta intensa, difficile, ma anche molto interessante da vivere e analizzare.
Progetto
La prima parola chiave della conferenza tenutasi mercoledì 25 giugno è sicuramente “progetto”. Si è parlato di progetto con uno sguardo rivolto al passato, facendo un rapido excursus su quanto è stato compiuto negli ultimi quattro anni della gestione Abinsula, per arrivare ad analizzare dove si è arrivati nel presente. “La Torres è tra le più virtuose tra le società di Serie C. Abbiamo un indice di liquidità tra i migliori della categoria, di questi tempi, sottolineo, non è per niente scontato. Vediamo squadre che fanno fatica a iscriversi o non lo fanno proprio. Mentre la Torres ha un progetto solido che non fa passi indietro”. Così il presidente Stefano Udassi in apertura di conferenza stampa. A testimoniare la bontà di quanto creato in questi ultimi quattro anni, ma allo stesso tempo a mettere l’accento su quanto essere virtuosi sia difficile in una categoria che fa sconti a poche come la Lega Pro (basti vedere i casi di Spal, Lucchese o della recente crisi della Ternana come detto dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi). Uno sguardo rivolto al passato che vuole infondere fiducia per guardare avanti mettendo chiarezza su come proseguire nel futuro. Facendo un passo per volta, con oculatezza e senza fretta. Un progetto che rivolge il dito verso il domani sia in termini crescita aziendale, ma anche verso un ciclo pluriennale il cui punto di partenza porta il nome di Michele Pazienza.
Giovani
Come detto oculatezza, poca fretta, ma anche ambizione. Modus operandi legato al concetto di “progetto” che ben si sposa con l’altra parola chiave della conferenza stampa: ovvero “giovani”. Un progetto tecnico che guardi al futuro, ma che nella stagione in corso metta in primo piano il minutaggio, quindi i giovani. E la scelta di puntare su mister Pazienza è proprio improntata in quest’ottica, come detto dal direttore sportivo Andrea Colombino ai microfoni di Radiolina (qui per le dichiarazioni). Con il tecnico descritto dagli addetti ai lavori come un allenatore abile nel valorizzare i prospetti presenti in rosa, un tecnico coraggioso che guarda all’impegno, alla dedizione e meno alla carta di identità o al curriculum. Però attenzione, infatti, come detto da mister Pazienza in sala stampa: “Ringiovanire una rosa non significa che di fronte vi troverete una squadra solo di giovani, ci saranno scelte da fare e stiamo facendo delle valutazioni insieme al direttore e al presidente. Vogliamo creare il giusto mix per affrontare un girone tosto con ambizione”. Così come per il progetto, anche per questo punto focale si è analizzato il percorso temporale da compiere. Il presente che vede l’impegno e il coraggio che dovrà avere il tecnico pugliese nel dare spazio ai giovani, con la società attenta nell’operare verso il futuro per continuare a migliorare i propri impianti. Perché per creare un vivaio florido e di prospettiva le strutture sono basilari. E in questo senso come detto dal massimo dirigente dei sassaresi, si sta ampliando la rete di impianti a disposizione, a partire dai campi di Sennori, per arrivare alla cittadella sportiva di Latte Dolce.
Obiettivo
“Non guardiamo alla classifica, ma rimaniamo ambiziosi”. Una frase che non mette un’asticella sulle mire stagionali rossoblù, ma allo stesso tempo dice tanto sulla voglia di continuare a far bene in casa Torres. Ed è proprio la parola obiettivi l’altro concetto chiave utilizzata in sala stampa. Perché, considerato il rendimento delle ultime due annate, è chiaro che un posto nei playoff sia l’obiettivo minimo da raggiungere. Ma allo stesso modo, considerato il vento di rinnovamento che sta soffiando a Sassari, non è un traguardo che va dato per scontato. E con questo non si vuole abbassare la soglia delle pretese nei confronti di questa Torres, ma solamente valutare le diverse insidie, o sfide, che i cambiamenti portano in dote. Leggendo tra le righe della conferenza, la volontà di questa Torres è quella di volgere lo sguardo oltre l’orizzonte. Una nuova rotta da percorrere con Pazienza sia come allenatore che come mantra. Una tratta in cui si è scelta come stella polare la via della testa, preferendola a quella della pancia che spesso ha creato o generato confusione nella definizione di obiettivi o ambizioni.
Andrea Olmeo














