Le parole dell’allenatore dell‘Arzachena dopo il KO in casa della Carrarese.
Post-partita amaro per mister Mauro Giorico, che nella pancia dello “Stadio dei Marmi” analizza così la prestazione dei suoi: “Una partita ben giocata, ben interpretata, dove dovevamo giocare di rimessa, concedendogli il palleggio come era giusto e logico e fare su questo campo per evitare di suicidarci. Li abbiamo aspettati nella nostra metà campo e abbiamo concesso veramente poco. Siamo stati bravi a chiudere sulle fasce e non andare in inferiorità numerica nella zona centrale”.
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A decidere il risultato il gol su calcio da fermo al 73 di Ricci, su cui c’è più di un dubbio: “La palla è stata riconquistata con un fallo a danno nostro, invece l’arbitro ha fatto giocare e su questo sviluppo è arrivato il calcio di punizione da cui è arrivato il loro gol. Dispiace non poco, perché ci sta tutta la vita che il fallo venga fischiato a favore nostro visto che la palla era di un mio centrocampista, invece prendiamo gol e a quel punto è normale che una squadra cresce di morale e l’altra ne risenta”.
Più di un rammarico per la grande occasione mancata al 52′ sul punteggio di 0-0: “Se l’azione di Sanna fosse stata capitalizzata meglio forse staremmo parlando d’altro ma purtroppo va così. Per fortuna questo 2018 è finito e speriamo che l’anno prossimo cambi la musica perché, nonostante tante defezioni, questa squadra non ha assolutamente demeritato.”
Ora massima fiducia è riposta nel recupero degli infortunati e soprattutto nel mercato di gennaio, da cui ci si attende un’iniezione di forze fresche necessarie per la corsa salvezza: “Sicuramente deve arrivare un attaccante, poi la società mi ha detto che interverrà con altri due o tre elementi ma sicuramente ci serve un attaccante di peso, perché facciamo fatica e avere un giocatore in più che ci dia la possibilità di cambiare anche a partita in corso è fondamentale. L’abbiamo visto anche oggi: la Carrarese ha 8 giocatori offensivi che fa ruotare, ed è il segno evidente che servono, noi ne abbiamo tre e quelli teniamo in campo ma è evidente che serve qualcosa in più.”