Il centrocampista Manuel Giandonato, attualmente capitano della Fermana, ha parlato ai nostri microfoni durante la rubrica Serie C…entotrentuno dell’inizio stagione della sua squadra e del match da ex di domenica prossima contro l’Olbia. Queste le sue parole.
Il ritorno alla Fermana e l’addio all’Olbia
“Il ritorno alla Fermana? Sono contento di essere tornato alla Fermana, era arrivato il momento di salutare l’Olbia. C’erano state delle incomprensioni che pensavo fossero tecniche ma invece era un discorso più ampio. Mi è dispiaciuto lasciare l’Olbia ma mi sento tutt’ora con quelli che erano i compagni di squadra”.
Il match da avversario con l’Olbia
“Ritrovare l’Olbia da avversario? Non sarà una partita come le altre per me perchè ho vissuto due anni bellissimi a Olbvia e ora sono tornato a Fermo. Domenica ritroverò amici che fino a qualche mese fa erano miei compagni di squadra, vedrò mister Occhiuzzi che stimo tantissimo ma quando l’arbitro fischierà sarà battaglia”.
L’Olbia con e senza Giandonato
“Che squadra ho lasciato e cosa mi aspetto dalla partita? Mi aspetto sicuramente un’Olbia che, già da diversi anni, ha nel Dna una squadra rocciosa, scorbutica e difficile da affrontare. Ci si aspettava qualcosa di più, qualcosa ho visto, qualcosa ho letto. C’è un allenatore che è alla sua prima esperienza in C e c’è una squadra rinnovata: almeno 6-7 cambiati rispetto all’anno scorso. Quello che mi aspetto io da avversario? Una squadra tosta che verrà a Fermo per cercare il risultato pieno. Noi dovremo stare attenti e poi loro hanno il numero 10 che con la categoria non c’entra niente”.
Il girone B della Serie C
“Il girone B di quest’anno in Serie C? La Reggiana ha mantenuto la stessa rosa della scorsa stagione, l’Entella ha cambiato molto e ci sta partire a singhiozzo, il Cesena ha cambiato anche di più compreso l’allenatore. Secondo me alla fine i valori tecnici verrannno fuori. Carrarese e Siena hanno giocatori molto forti per la categoria”.
La Fermana ai raggi X
“Che squadra è la Fermana? La Fermana è di fatto una squadra creata negli ultimi 3 giorni di mercato. Oltre ai giovani importanti, ha anche giocatori esperti. La società ha fatto degli sforzi per portare qui giocatori eserti,importanti per la categoria come Fischnaller, il portiere Nardi… Alla 10-12^ giornata, come ho detto prima, vedremo a che punto saremo”.
Olbia: da Canzi a Occhiuzzi
“L’anno scorso giovacamo 3-4-1-2 ma facendo un tipo di calcio uomo contro uomo con mister Canzi. Per le mie caratteristiche, potevo star fuori. Quest’anno mi aspettavo, col cambio allenatore e l’impostazione della squadra, mi aspettavo di essere valutato in ritiro. Invece mi è stato che detto che era meglio non presentarmi. Il mister (Occhiuzzi n.d.r.) nelle amichevoli mi stava utilizzando: era un 3-4-1-2 con una filosofia diversa, un calcio un po’ innovativo. Sono state fatte delle scelte non appena sono partito per il ritiro”.
Il Giandonato persona
“A 31 anni so quel che valgo e cosa posso dare. Quello che mi dispiace è l’aver messo in dubbio la mia persona. Penso di essere una persona preposta per migliorare le cose e non distruggerle. È semplicemente una scelta tecnica che ho rispettato e che non mi porto dentro”.
Rimpianti
“Il rimpianto più grande della mia carriera? Un errore in particolare non c’è. Sicuramente ho avuto degli infortuni in alcuni momenti cruciali e che in quel momento mi hanno frenato. Dopo due infortuni in 11 mesi allo stesso ginocchio non puoi tornare come prima. Quando venivo messo in discussione, diventavo un po’ antipatico agli allenatori e l’ho pagata perchè a 19-20 anni non puoi permetterti di fare certe cose.”
L’elogio a Boganini e Zanchetta
“Il giocatore che mi ha impressionato di più all’Olbia? Per me sono tutti ragazzi che potrebbero ambire al salto di categoria. Ho sempre creduto che nel calcio di adesso basta poco. Dipende da loro e da ciòche vogliono raggiungere. Quest’anno in ritiro, tolti Ladinetti, Biancu e Chierico, per me un aragazzo che ha la testa sulle spalle è Boganini, è un ottimo giocatore secondo me. Anche Zanchetta ha qualità importanti.”
Problema gol dell’Olbia
“Il problema gol all’Olbia? Secondo me dipende dalle caratteristiche di squadra. Dipende dai giocatori che hai in rosa. Con i giocatori che ha l’Olbia, si deve cercare di difendersi dal terzo difensivo in poi. L’anno scorso avevamo Udoh, che era una freccia importante per noi. Però il mister Occhiuzzi – con cui ho lavorato in ritiro – sta cercando pian piano nel trasmettere questa mentalità”
Pasquato promessa incompiuta
“Giovane con cui ho giocato che non è arrivato ma poteva fare di più? Mi viene molto semplice farti il nome di Christian Pasquato. Mi aspettavo facesse una carriera di Serie A o di Serie B alta. ha qualità tecniche fuori dalla norma, destro, sinistro, estro, un giocatore straordinario che per varie vicissitudini non è riuscito ad affermarsi nei primi anni della sua carriera”.
La salvezza con l’Olbia al 93′
“Il ricordo più bello in Sardegna con la maglia dell’Olbia? A me rimane impressa la salvezza al 93′ in Lombardia”.
La Redazione