Play off irrimediabilmente inaccessibili. Ispezionando le graduatorie degli altri 9 gironi CIF9 si contano già sei squadre (da accodare alle dieci vincitrici di ogni raggruppamento) che occupano la seconda piazza con due vittorie all’attivo.
Ai Cru, ancora completamente a secco, non rimane che giocarsi la faccia nell’ultima opportunità prospettata dal calendario. Non sarà semplice perché la Legio XIII di Roma nutre speranze di qualificazione e arriverà a Monte Claro particolarmente motivata.
“Cancellare lo zero dalla casellina rappresenterebbe per noi un’ottima base su cui ricominciare – dichiara il presidente Emanuele Garzia – perché siamo certi che da questo gruppo, già ben avviato, può nascere qualcosa di interessante in futuro. Ai giocatori chiedo di fare un regalo alla dirigenza e soprattutto a loro stessi, disputando la partita della vita e senza desistere neanche per un istante. Noi non faremo mancare il nostro caloroso incoraggiamento”.
La seconda ed ultima gara casalinga stagionale consentirà al Gruppo Media Cru di perfezionare la trasmissione della diretta streaming. In queste settimane si sono fatti passi da gigante nell’acquisizione di informazioni e reperimento di materiali idonei. Si sono definite anche le competenze di ciascuno: Stefano Sernagiotto si occuperà delle riprese, Alberto Cannas vigilerà in regia mentre Edoardo Piras delizierà i telespettatori con le sue puntuali argomentazioni tecniche e tattiche. Nel suo ruolo di jolly, visto che sarà impegnato anche con le fotografie assieme a Giulia Congia, Battista Battino da Trinità D’Agultu riassume come si sono evoluti i lavori nelle ultime settimane: “Grazie allo Streaming Lab della FIDAF – dice – abbiamo acquisito un utile bagaglio di conoscenze, inoltre e ci sono stati gentilmente di supporto tutti coloro che nei vari club italiani si stanno cimentando in questa esperienza”.
CAMPIONATO ITALIANO FOOTBALL A 9 2019 FIDAF
WEEK 8
CAGLIARI – Centro Sportivo Monte Claro – Via Cadello, 9 – 13/06/2021 – Ore 14.00
CRUSADERS CAGLIARI
LEGIO XIII ROMA
L’HEAD COACH ALDO PALMAS: “LE BRAVURE DEI SINGOLI NON BASTANO”
Il tran-tran è sempre lo stesso, con gli allenamenti nei giorni dispari. E poi, visto l’ultimo epilogo romano in casa dei Pretoriani, veterani e coaching staff stanno facendo in modo di tenere alto il morale e l’agonismo. Il tecnico Aldo Palmas ha un solo obiettivo: vincere a tutti i costi.
Le idee ce le avete chiarissime, ma più complicato è metterle in pratica
Una vittoria eviterebbe che questa stagione si tramuti in un disastro totale. Nutriamo speranze perché possiamo contare su un potenziale dei singoli assai sviluppato. Mentre purtroppo stiamo trovando difficoltà nell’amalgama che evidentemente ha bisogno di un periodo più ampio di sedimentazione.
La disfatta con i Pretoriani servirà comunque a qualcosa?
Spero che gli insegnamenti tratti dall’ultima difficile sfida possano essere tradotti puntigliosamente sul campo, domenica, e soprattutto già nei primissimi minuti della contesa. I ragazzi hanno bisogno di un’iniezione di fiducia dopo questa lunga stagione di allenamenti, difficile da gestire per via delle restrizioni pandemiche, ma talmente breve sotto l’aspetto agonistico che non ha potuto dare spazio a significativi aggiustamenti.
C’è la consolazione di aver ritrovato il qb Michele Meloni
Il suo ritorno è stato troppo repentino per poter pretendere dei risultati eclatanti. Ha indubbie qualità che si sono manifestate anche a Roma ma non è al top della forma considerata la sua prolungata assenza per motivi di studio. Ma c’è un particolare importante.
Quale?
Non dimentichiamo mai che il football è sport di squadra: le potenzialità del singolo servono a poco se non hai il tempo di fonderle con quelle che esprimono il resto della squadra.
UN SIRBONS IN MEZZO AI CRU: L’ESPERIENZA DI EDOARDO STARA
È arrivato in prestito dall’altra società sarda di Football Americano, i Sirbons di Assemini, e ben si è acclimatato anche nella sponda crociata. Edoardo Stara in passato giocava a calcio, sentiva un’attrazione verso la palla ovale, ma ignorava che si potesse praticare in Sardegna. Di conseguenza non ha mai avuto stimoli e pensieri che gli facessero cambiare sport. Poi arriva la svolta: “Tramite il mio amico Mirko Mattana – svela Edoardo – che attualmente ricopre il ruolo di presidente dei Sirbons, sono stato invitato a provare questa disciplina. Allo stesso tempo mia sorella, non sapendo ciò, mi disse “Perché non provi a giocare a football americano o rugby visto il tuo fisico?”. E così il football entrò a far parte della mia vita ben sette anni fa”.
Perché ti piace?
Questo sport dà tanto a parer mio dal punto di vista personale; ti spinge a migliorarti e dare sempre il massimo, affinché la squadra possa raggiungere gli obiettivi prefissati. Ti insegna però che non è il singolo che fa la differenza, ma la squadra, la coesione tra compagni, il ragionare e il fare insieme fa la differenza in questo sport.
Hai avuto la fortuna di militare nelle uniche franchigie esistenti in Sardegna. Secondo te ci sono differenze tra le due realtà?
Ogni società ha un progetto e delle ambizioni, quindi per forza di cosa esistono delle differenze, ma posso garantire che l’obiettivo è uguale: crescere e diffondere questo sport nella nostra terra, e ovviamente portare in alto l’onore di noi sardi. Mi permetto di aggiungere che nel nostro caso specifico, se i due roster si unissero sotto una stessa bandiera potremmo puntare al titolo senza troppi problemi.
Come mai c’è stato quel crollo difensivo nel secondo tempo di domenica scorsa in casa dei Pretoriani; secondo te cosa è successo?
Stiamo cercando di capirlo pure noi. Sicuramente molti nostri errori hanno avvantaggiato le loro giocate, specialmente di alcuni singoli giocatori forti tecnicamente. Al terzo intertempo hanno messo quella marcia in più, forse data dal fatto che è una squadra rodata già da tempo, non a caso è una pretendente alla vittoria del campionato.
Chiudere il campionato a zero vittorie non è mai bello, cosa farete per ribaltare la situazione?
Sicuramente domenica daremo il tutto per tutto, vogliamo vincere. Non avendo più nulla da perdere quale miglior occasione di sconvolgere i piani della Legio XIII riguardanti i play off?
Quando si perde secondo te chi è più triste, il gruppo giocatori o il coaching staff?
La delusione e la tristezza c’è, ognuno di noi fa sacrifici per questo sport, quando si perde non perde l’atleta o il coach, ma la squadra.
Cosa farai più in là?
Continuerò a praticare questo sport finché fisico e lavoro lo permetteranno. Da qualche anno mi sto dedicando anche ad allenare le giovanili dei Sirbons a dimostrazione del fatto che credo in questo sport e nei valori che trasmette.
È stato un piacere rispondere a queste domande e dire la mia. Mi auguro che tra qualche anno il football sardo sia rappresentato al meglio a livello nazionale e perché no a livello europeo.
SIRO LAUCHLAN: “OTTIMA INTERAZIONE COL GRUPPO”
La forza coinvolgente dei video cercati su You Tube. Il ricevitore Siro Lauchlan sfrutta le innumerevoli proprietà della piattaforma web per gustarsi porzioni di highlights della NFL. Dalla teoria alla pratica il salto è rapido e così si ritrova in mezzo ai crociati per vedere l’effetto che fa.
“Avendo avuto un passato cestistico – racconta Siro – i coach decisero di farmi provare il ruolo di wide receiver e mi piacque da subito”.
E le sue prestazioni non sono passate inosservate agli occhi dell’head coach Aldo Palmas che vede in lui un prospetto da valorizzare: “In campo esprimo le caratteristiche che provo a migliorare pian piano in allenamento”. Sul dopo gara con i Pretoriani è laconico: “L’umore non è dei migliori e vogliamo chiudere il campionato con una vittoria a tutti i costi; nessuna avversaria è imbattibile e per vincere la gara bisogna perfezionare gli errori”. Il valore aggiunto di quest’esperienza è far parte di un gruppo molto caloroso: “Poter contare sui Cru – conclude Siro Lauchlan – vuol dire poter contare su delle persone che vogliono sempre dimostrare il meglio, mantenendo lo spirito di squadra a prescindere dai risultati negativi o positivi”.
La Redazione | Fonte Comunicato Stampa