Tre squadre per sei gare complessive. I Cru esordiranno sul campo amico di Monte Claro il prossimo 9 maggio (vedere box in basso) opposti ai Pretoriani Roma. Della capitale è anche l’altra avversaria, la Legio XIII.
Il Campionato Fidaf–Cif9 2021 “Trofeo Paolo Crosti” è suddiviso in dieci gironi per un totale di 32 club iscritti. Quello che interessa maggiormente ai crociati è il “D”: per accedere ai play off è necessario vincerlo, oppure rientrare tra le migliori sei classificate.
Difficilissimo capire a priori quale sia lo stato di forma delle tre compagini ma l’head coach sardo Aldo Palmas non lascerà nulla d’intentato (vedere intervista in basso).
Intanto ci si allena con tanto impegno alternandosi tra campi molto vicini tra loro: due volte alla settimana il gruppone si ritrova negli impianti di via Monsignor Cogoni, mentre il tradizionale rettangolo di gioco incastonato nel parco di Monte Claro li vede sgambare nel terzo appuntamento settimanale.
Si è in piena fase preparatoria, e poi sarà di nuovo Football vero e proprio, distante quindici mesi da quell’indimenticabile derby tra franchigie cagliaritane giocato ad Assemini e che vide i crociati trionfare ampiamente sui Sirbons, squadra che quest’anno, non partecipando al campionato, presterà diversi giocatori ai loro “cugini”.
“C’è stata una bella iniezione di risorse umane – analizza il presidente Garzia – soprattutto in quegli ambiti in cui eravamo un po’ deficitari, come le linee d’attacco e di difesa. Così facendo evitiamo di forzare atleti che non si sarebbero trovati a loro agio in quei ruoli. Non saranno tantissimi, ma la motivazione li accomuna senza distinzioni”.
Nell’era Covid preservare i rischi contagi sta diventando un allenamento nell’allenamento e per questo ingrato compito è stato incaricato Efisio Melis, specializzato nel forgiare gli Special Team
“Con lui nessuno sgarra – ammette Aldo Palmas – perché si comporta come se fosse un sergente di ferro e in qualità di “covid manager” controlla gli accessi al campo, verifica se i ragazzi abbiano la temperatura idonea e pretende il distanziamento. Se qualcuno accusa anche il più piccolo sintomo viene rispedito a casa; quando sorgono casi sospetti, nessuno ritorna al campo senza mostrare gli esiti del tampone”.
A parte decisioni dell’ultimo momento, non ci potrà essere pubblico sugli spalti, ma la dirigenza sta già adottando delle iniziative volte a non far mancare le prove visive degli scontri casalinghi. “Stiamo formando un’equipe di professionisti per la ripresa integrale delle gare – conferma Garzia – e per la produzione di highlights da inviare repentinamente alla Federazione che organizzerà un bellissimo, quanto utile collage da tutti i campi d’Italia”.
PARLA IL TEAM MANAGER GIUSEPPE MARONGIU: TRA EUFORIE E PREOCCUPAZIONI SI FA IL CONTO ALLA ROVESCIA
Nel suo doppio ruolo di vicepresidente e team manager, Giuseppe Marongiu, da buon ex giocatore, si immedesima negli animi di allenatori e atleti, tutti ancora cauti e pensierosi su come si evolverà questo campionato. “Si, lo ammetto – dice Marongiu – la curiosità di vedere finalmente il football giocato è tanta, ma allo stesso tempo vivo queste settimane che precedono l’inizio della stagione agonistica con un po’ di ansia. L’anno scorso, per le note ragioni, abbiamo fatto in tempo a disputare appena un derby, tra l’altro molto sentito, anche se non poteva definirsi né gara in trasferta, e tantomeno d’oltremare. Purtroppo, il blocco non ci fece entrare nel vivo della competizione, di conseguenza non vedo l’ora di ricominciare sperando che venga portata al suo naturale iter, senza blocchi forzati. Siamo molto contenti, altresì, di aver accolto diversi giocatori dei Sirbons che tra l’altro si stanno integrando benissimo. Le preoccupazioni, invece, sono di carattere organizzativo perché il rispetto dei protocolli covid comporta enormi complicazioni, oltre a estromettere il pubblico che ci piace avere sempre vicino”.
TRE SALTI VERBALI CON L’HEAD COACH ALDO PALMAS
CONSISTENZA UMANA
“Possiamo contare su un numero sufficiente di profili per disputare un buon campionato. L’osservare diligentemente i protocolli ci crea un po’ di difficoltà perché le assenze in questo modo si moltiplicano, ma anche su questo fronte stiamo andando avanti”.
LEGIO XIII E PRETORIANI
“Le avversarie di quest’anno le definirei ostiche. La Legio XIII, negli ultimi anni, è cresciuta tanto mentre i Pretoriani vengono dalla seconda divisione e possono contare sull’apporto di nomi altisonanti del movimento italiano come Alessandro Di Giorgio, runningback titolare della nazionale e l’esperto qb Diego Ianniello. Quindi la gara d’esordio, purtroppo, non sarà una passeggiata per noi. Speriamo di arrivarci con l’atteggiamento giusto e preparati”.
NUOVI DISEGNI TATTICI
“Rispetto allo scorso anno gli schemi saranno differenti anche perché abbiamo cambiato molti giocatori, e quindi ci dobbiamo adeguare alla squadra del momento. Allenarci in due campi non ci crea alcun problema perché sono entrambi belli e questo consente di effettuare una preparazione costante e nel miglior modo possibile”.
La Redazione – Fonte: Comunicato Stampa