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Football Americano | Nuova vittoria dei Crusaders Cagliari contro Desio

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Dopo averli battuti in casa loro nella gara d’esordio del campionato CIF 9 di Football Americano FIDAF, i Crusaders di Cagliari si ripetono davanti al pubblico amico non mettendo mai in discussione il risultato nei confronti degli Hammers che a dire il vero poteva essere ancor più rotondo.

La terza perla stagionale merita un po’ di considerazioni. Una squadra in forte ascesa deve crederci fino in fondo per afferrare in extremis i play off. E i nero-rosso-argento sono in quella fase dove esperienza, ottimismo e concretezza raggiungono lo stadio più alto per effetto di una preparazione che si fa sempre più redditizia. La prossima gara di domenica, in casa dei Rams, diventerà anche un compendio ragionato su quest’annata agonistica: una vittoria riscatterebbe la turpe figuraccia dell’andata e in più rafforzerebbe una classifica che in caso di terza posizione finale potrebbe rientrare tra le due migliori dei cinque gironi che avrebbero accesso nella TOP 12, in corsa per il titolo nazionale della terza divisione. Le altre opzioni per ora non vengono lontanamente messe al vaglio perché l’imperativo è vincere visto che esistono i numeri per provarci.

E tali ragionamenti sono totalmente condivisi dal presidente Emanuele Garzia: “Rispetto alle prime gare si sta registrando una costante crescita, questo è indubbio – afferma – però abbiamo dato troppo spazio ai nostri avversari che ne hanno subito approfittato realizzando due touchdown. Potevamo vincere con margini più larghi ma qualche indecisione di troppo e distrazioni varie hanno provocato fallosità che ci hanno fatto indietreggiare. Mi sono emozionato tanto nel vedere le straordinarie ricezioni di Siro Lauchlan Meloni che ci ha fatto davvero sognare. I prossimi tre allenamenti li affronteremo con grande fermezza, intensità e concentrazione in vista della sfida cruciale di Milano dove noi faremo tutto il possibile per riscattare la brutta sconfitta subita all’andata. Sarebbe bello se in questi giorni, a Monte Claro, si presentasse l’intero gruppo compatto, perché quando ci siamo tutti ne guadagna la qualità della tattica”.

Un inizio di gara così sgargiante non si era ancora visto nel 2023. A furia di predicare e provare, il coaching staff riesce a far intendere ai suoi attenti e preparati uomini che chi ben comincia è a metà dell’opera. C’è però anche un neo vistoso perché così facendo si è assistito ad uno spegnimento totale nelle fasi terminali del match che precedentemente (vedi Bengals), regalavano epiloghi felici. Ora sta agli allenatori meditare se è meglio prendere un vantaggio iniziale e gestirlo seppur con sofferenza fino alla fine, oppure inseguire dopo aver toppato nelle fasi iniziali.

Ma l’importante è gioire, e magari subito, come è successo nel primissimo drive della contesa che regala un impianto assortito dell’offensiva ormai scafata nel gestire palle spioventi dal cielo o proteggerle durante le fughe sfolgoranti verso la meta. Per esempio, quando al qb Michele Meloni la sua linea amica concede ampi spazi di manovra, lui non si fa pregare due volte e si serve della via aerea per imbeccare Siro Lauchlan Meloni che, sebbene l’attenta bi-marcatura, lotta con accanimento per trarre a sé l’ovale e accompagnarlo con forza ed eleganza fino in fondo.

Eccellente anche la rifinitura che fa acquisire l’ulteriore bonus da due punti con un intemerato affondo di Michele Meloni.

Qualcuno direbbe di buttare la pasta e andare a mangiare sentendosi appagato dopo una chicca del genere. Ma il banchetto può attendere perché le disattenzioni non si dimenticano. Come quella difensiva che permette ai martelli di Desio di fiatare sul collo avversario (8-6).

Nel secondo quarto si continuano a vedere belle cose da parte degli avanti locali a cui manca la freddezza giusta per condurle verso l’incremento del bottino. Ma Siro Lauchlan Meloni sente quegli stimoli particolari che favoriscono la trance agonistica e nuovamente scorto da Micky qb finalizza alla sua maniera. Quando mancano appena 24 secondi al termine della prima metà di gara la premiata ditta Meloni & Meloni imbastisce una nuova pressione con un lancio di circa 45 iarde che il ricevitore non finalizza perché atterrato a mezza iarda dalla linea. Arriva il fischio finale, tutti negli spogliatoi con un nulla di fatto.

E dentro quel piccolo casolare al di là del terreno di gioco fuoriescono vapori e schiume di ogni tipo, perché il coaching staff organizza una veloce adunata tattica che anestetizza il riposo dei soldati. La difesa è quella che deve assimilare maggiormente e cambiare un po’ i connotati perché si sono visti vagare troppi uccel di bosco lombardi.

I crociati appaiono così più sicuri del fatto loro su tutti i reparti. Ma interessa maggiormente quello che deve produrre punti e infatti si mettono in mostra Mattia Billardello e Francesco Loche che, agevolati anche dagli ottimi blocchi di Riccardo Pili e dei suoi compagni di linea, corrono come se ci fosse un domani di play off ad accogliergli all’arrivo. Il “Billa” annusa la end zone, distante appena qualche centimetro, ma poi ci pensa Miky l’irruento che sfascia la barriera umana desiana e incrementa il vantaggio.

L’ora del Billa sta per arrivare, meritatamente, con un’iniziativa sulla fascia che piega le resistenze dei suoi immediati inseguitori. Il vantaggio è congruo ma è un peccato che su quattro td realizzati si riesca a corroborarne soltanto uno con gli extra point. Accade pure che super Micky venga intercettato quando prova a smarcare Matia Pisu. Ma con un balzo felino il qb riesce ad evitare il peggio placcando il possessore di palla. Comincia così una fase di contenimento che non piace molto al coaching staff cagliaritano perché i giocatori palesano eccessivi nervosismi che fanno precipitare la qualità del gioco espresso. I martelli sfruttano l’ampio varco apertosi proprio nel cuore del campo e vanno a siglare il secondo td: un calo di concentrazione mal digerito in side line. Fortunatamente la compagine brianzola patisce la stanchezza e così la scarsa lucidità locale può passare in cavalleria.

TIM TOBIN E LE SUE RIFLESSIONI SU GARA E TERZO TEMPO

La prima domanda da porre all’head coach dopo un incontro del genere è su come abbia trovato attacco e difesa. Tim Tobin comincia dalla fabbrica da punti: “Stiamo aumentando l’intensità delle corse e questo mi piace assai. L’ultima volta che abbiamo giocato contro gli Hammers non ci riuscì per niente bene. Altra novità positiva sono i sei punti nel primo quarto e poi l’aver segnato sugli sviluppi di una lunga corsa. Infine, abbiamo avuto solo un turnover”.

Ci si sposta tra i prospetti contenitivi: “In difesa prende piede l’idea di correre verso la palla – continua Tobin – ed in alcuni schemi c’erano nove giocatori intorno al gioco. Ora dobbiamo essere in grado di correre verso la palla correttamente e disciplinatamente, rimanere quadrati e non permettere il cutback. Mi è piaciuto anche l’aver fatto pressione sul QB con tre corse. Gli aggiustamenti successivi ci sono stati d’aiuto ma loro hanno capito subito”.

L’attenzione si sposta sugli aspetti che si dovrebbero migliorare: “A livello difensivo – ragiona il floridian – dobbiamo smettere di concedere il cutback sulle corse; di prendere i placcaggi e permettere passaggi lunghi. Sarebbe bene intercettare i passaggi invece che difendere il ricevitore. Abbiamo bisogno di più ricambi. Offensivamente, dobbiamo completare più passaggi e le uscite facili! Non solo le bombe da 50 metri. Infine, alcuni giovani giocatori devono imparare che il loro momento di entrare in campo arriverà. Per alcuni prima che per altri”.

Incuriosisce sapere come sia andata la discussione durante l’intervallo: “Ho semplicemente detto loro che godendo di una forma migliore dovevamo prendere lo slancio e mantenerlo”.

La chiacchierata si chiude su una considerazione fuori campo: “Quello che mi è piaciuto molto di ieri è che sono venuti molti nuovi tifosi. E dopo la partita c’è stata una grande grigliata nella quale sono stati coinvolti anche gli Hammers. È una cosa meravigliosa e particolarmente italiana”.

ALDO PALMAS DISTRIBUISCE ELOGI TRA I SUOI ATTACCANTI

Contento ma non troppo. L’offensive coordinator Aldo Palmas sa che i suoi giocatori, se spremuti a dovere producono succhi pregiati. Sull’ultima condotta casalinga esordisce così: “Forse il troppo vantaggio iniziale, non tanto sul tabellone quanto sull’inerzia della partita, ci ha tolto quella cattiveria sportiva che invece non dovrebbe mai mancare perché nel football il risultato si può ribaltare in un niente”.

Tutto fa esperienza..

Tatticamente abbiamo giocato bene, un po’ di precisione in più da parte degli attaccanti sarebbe stata gradita. Con qualche disattenzione in meno da parte della difesa avrei parlato di partita perfetta. E con la perfezione si può far paura ai Rams.

Menzioni d’onore da fare?

I miei complimenti più sentiti vanno a Siro Lauchlan Meloni per le sue giocate spaziali. Michele Meloni è stato talvolta impreciso ma con il suo enorme atletismo e l’inventiva ha risolto parecchie situazioni. I suoi lanci sono andati in profondità, godibili le sue corse, segna quando deve segnare; insomma anche lui ad un passo dalla partita della vita. Ottimo Mattia Billardello che poteva firmare un altro touchdown. Molto bene Francesco Loche, gli manca un po’ l’esperienza; la sua grande velocità dobbiamo sfruttarla nel momento giusto, non è ancora in grado di leggere perfettamente la difesa ma è appena alla sua terza partita.

La lista degli encomi non finisce qui..

Un ringraziamento particolare a Paolo Sitzia che pur non avendo passato una notte tranquilla ha fatto il possibile per rimettersi in forma. Dando il suo contributo ha permesso di effettyuare i cambi in linea che apportano maggiore lucidità fino alla fine, evitando di commettere troppi errori. Mi piace risaltare la sua grande abnegazione, lo spirito di squadra; nonostante fosse al 50% è venuto a giocare rendendosi molto utile.

E poi ci sono i ricevitori

Un plauso anche a loro. Sebbene fosse una giornata un po’ complicata hanno corso le loro tracce, continuando ad essere uno spauracchio per la difesa, costretta a marcature asfissianti per non correre rischi e anche a raddoppi che lasciavano libere altre zone del campo e consentivano le corse di Michele e le iniziative dei runner. Ma quando venivano serviti, avevano spazi a disposizione.

LE CAPACITA’ ATLETICHE DI SIRO LAUCHLAN MELONI INCANTANO LA PLATEA

Se ad uno sport bellissimo, aggiungi ulteriori spunti sopraffini, allora stai certo che agli amanti più incalliti vengano addirittura le lacrime agli occhi nel vedere soluzioni personali d’alto profilo. Siro Lauchlan Meloni è riuscito a produrre queste sensazioni davanti al proprio pubblico che ricorderà nel tempo le sue due esecuzioni inflitte agli Hammers.

Siro Lauchlan, riviviamo quei momenti unici

Il primo touchdown è stato fatto su ottimo passaggio di Michele, che dopo lo scramble riesce a trovarmi in endzone. Mentre il secondo è stato un po’ più improvvisato, poiché dopo aver eseguito la traccia ho visto Michele cambiare direzione e ho quindi cercato di seguirlo parallelamente e dopo il suo passaggio siamo riusciti a fare il secondo touchdown.

Rispetto all’andata in che cosa sono cambiati gli Hammers?

A parer mio non sono cambiati tanto, ma sono stati comunque dei buoni avversari.

Dimmi pregi e difetti riscontrati in attacco dopo questa sfida

Per quanto riguarda i pregi mi viene da pensare al fatto che più partite facciamo, più c’è intesa e di conseguenza possiamo aiutarci e migliorare sempre. Mentre i difetti sono che dobbiamo segnare di più.

Cosa ne pensi della condotta in difesa?

Penso sia adatta per una partita competitiva di football.

Rimane aperta la pratica con i Rams, secondo te come va a finire domenica prossima?

Non lo so, ma l’importante è combattere fino all’ultimo.

Chi sono i tuoi compagni di squadra che più ti stanno impressionando e per quale motivo?

Il primo è Federico Dessí che in pochissimo tempo, ma con tanta dedizione si è già fondato come pilastro importante della nostra difesa. Un altro è William Badas che quest’anno ha intrapreso il ruolo da cornerback e sta migliorando esponenzialmente allenamento dopo allenamento.

In che modo Tim e Aldo ti stanno aiutando?

I coach mi spronano ad ogni allenamento a fare sempre meglio essendo sempre presenti e disponibili e gliene siamo grati tutti.

La Redazione | Fonte Comunicato Stampa

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