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Football Americano, i Crusaders Cagliari sfidano la capolista Brescia

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Arrivano a Cagliari i Bengals Brescia, attualmente al comando a punteggio pieno nel girone C del campionato nazionale di football americano a 9 giocatori. I Crusaders non hanno nessuna intenzione di sfigurare davanti al proprio pubblico.

Nessuno vorrebbe più rivedere i crociati perdere in maniera netta e senza alcun costrutto come accadde il giorno in cui furono ospitati i Rams Milano. Ben accetta sarebbe invece una fotocopia della palpitante vittoria di Varese dove i cagliaritani, reduci dalla brutale disfatta, hanno fatto intendere che quello con gli arieti fu uno spiacevole incidente. E giustappunto, l’head coach Tim Tobin sta curando con attenzione tutti gli aspetti che possano evitare nuovamente capitolazioni di quel tipo.

“Quello contro i Bengals sarà un ottimo test – dice il floridian – perché avremo davanti una squadra che ha fatto la storia del football in Italia e attualmente domina il girone con ottime giocate. Voglio proprio vedere se di settimana in settimana il nostro miglioramento continua. Da parte mia sono soddisfatto degli ultimi allenamenti durante i quali abbiamo registrato presenze fino al 90%. Questo dimostra quanto i ragazzi abbiano carattere e non si accontentino di essere giocatori nella media. Vorremmo che ciascuno, nella propria posizione in campo, facesse un ulteriore salto di qualità. Tutto il resto verrà da sé”.

All’esordio della squadra di Flag Football a Roma c’era anche lui: “Esperienza bellissima – conclude Tim Tobin – dove Sergio Andrea Meloni ha fatto un ottimo lavoro; mi ha colpito soprattutto la sua calma nel gestire alcune chiamate. Per me è stata una piacevolissima sensazione vedere i bambini giocare. Il presidente Garzia ci teneva tanto a costituire una squadra di flag e ci è riuscito. Infine rivolgo un ringraziamento a Max Mandas che oltre ad essere un buon qb e ricevitore, ha insegnato il flag nelle scuole palesandosi anche come buon allenatore”.

WILLIAM BADAS: “RECEPIRE I CONSIGLI FA CRESCERE”

Ama applicarsi a trecentosessanta gradi. Sia all’università, dove studia medicina, sia nell’habitat crusadersiano non si lascia sfuggire nulla, consapevole che l’arricchimento interiore sta dietro anche al più insignificante dettaglio.

William Badas ha appena vent’anni ma le idee molto chiare che scruta attraverso la sua muscolatura, modellata per venire incontro anche alle esigenze di una disciplina entrata nel suo cuore: “Ho conosciuto il football un po’ per caso – dice – grazie agli highlights della NFL che mi apparivano nei vari social. Ne apprezzo in particolare le dinamiche delle azioni, lo vedo come una partita a scacchi con una marcata componente fisica, basta schierare male i pezzi o fare un passo falso che tutta la difesa crolla”.

E i Cru come sono entrati a far parte della tua vita?

Quando Siro Lauchlan Meloni, uno dei miei più cari amici, ha iniziato a giocare nei Crusaders. Prima di essere un giocatore sono stato un tifoso!

Raccontaci i primi impatti con la disciplina

Ho iniziato allenandomi come quarterback. Poco prima che il campionato iniziasse, i coach mi hanno proposto di passare alla difesa, dove ho trovato posto come corner back. Non è semplice seguire i ricevitori, spesso sono giocatori veloci e bisogna plasmare la difesa in base all’azione e alle loro caratteristiche fisiche, nessuna azione è mai uguale alla precedente. Sto lavorando per cercare di migliorare la lettura di gioco, per poter un giorno intercettare qualche pallone e chissà magari segnare un touchdown.

Non ti stai annoiando con gli allenatori..

Ho avuto la fortuna di essere seguito un po’ da tutti i coach. Con il passaggio da attacco a difesa ho avuto modo di apprendere tantissimo in un tempo ridotto, questo grazie alla professionalità ed esperienza dello staff, che si mette a disposizione mattina e sera per chi dovesse avere bisogno!

Cosa ricordi della sconfitta con i Rams?

La prestazione in casa ci ha insegnato tanto, facendo emergere alcuni errori su cui abbiamo lavorato assiduamente con i coach di reparto; credo che in trasferta l’atmosfera di gara si faccia sentire maggiormente e forse questo aiuta a scendere in campo con una consapevolezza diversa.

Sarà ancora peggio con i prossimi avversari

I Bengals sono senza dubbio un bel gruppo, le statistiche parlano chiaro; hanno giocatori fisici, tecnici ed esperienza, sarà una partita da cui avrò tanto da imparare.

Vi farete forza tra compagni di squadra?

La cosa che più apprezzo della squadra è l’affiatamento del gruppo. Siamo ragazzi di tutte le età, i veterani sono come dei papà che ci instradano allo sport con la loro esperienza, e i compagni con qualche anno in più sono come dei fratelli maggiori. Bastonano quando serve e sono pronti ad elogiarti quando fai qualcosa di bello. Con un gruppo così è difficile non voler dare il meglio di sé ad ogni hut!

Come riempi il tempo libero?

Quando non sono al campo, in sala pesi o nelle aule universitarie mi piace giocare con gli amici ad altri sport oppure andare al cinema a vedere un bel film in compagnia.

La Redazione | Fonte Comunicato Stampa

TAG:  Altri Sport
 
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