Ultima sfida casalinga della fase regolare per i Crusaders Cagliari impegnati nel campionato a 9 giocatori della IDAF. Contro gli Hammers all’andata fu un esordio stagionale vincente.
A furia di martellare, il chiodo alla fine riesce a conficcarsi. La giusta metafora per spiegare l’andamento delle due franchigie che col tempo riescono a stupire gli addetti ai lavori. Hammers e Crusaders hanno fatto tremare rispettivamente Rams e Bengals ed ora sono alla ricerca di una stabilità organica che potrebbe essere decisiva per il rush finale della regular season. Entrambe dovranno fare tabula rasa della sfida d’andata, ormai remotissima considerata l’acqua che si è riversata sotto i ponti nel frattempo. Allora vinsero i cagliaritani, ma nessuno sente già in tasca un altro successo, sebbene molto ben accetto. “Nulla ci deve distrarre dal nostro obiettivo che sono i play off – avverte il presidente crociato Emanuele Garzia – e tantomeno la quasi vittoria con i Bengals deve provocare facili illusioni. Non dobbiamo sentirci aprioristicamente superiori agli Hammers perché le brutte sorprese sono sempre dietro l’angolo. Se in campo metteremmo a frutto tutto ciò che è stato prodotto durante gli allenamenti allora potremmo aspirare ad un risultato positivo, magari incamerando più punti possibili perché risulterebbero utili ai fini dei calcoli per il ripescaggio alla seconda fase. I ragazzi sinceramente li vedo carichi al punto giusto per fare bene anche in proiezione Rams, fra una settimana: è l’unica avversaria che fino ad ora ci ha fatto veramente male”.
Della trasferta a Desio si ricorderà l’inizio stentato e poi l’epilogo vittorioso ma tutt’altro che semplice. Quell’esordio rocambolesco forse alimentò un’ingiustificabile boria nei crociati che successivamente, al cospetto degli arieti milanesi, furono umiliati al punto giusto davanti al proprio pubblico. Segui una reprimenda da parte del coaching staff che giustamente non gradì vedersi disattese le indicazioni distribuite con tanta pazienza e sacrificio nella preparazione al match. Da lì in poi rimbrotti e carezze distribuiti salomonicamente sono serviti a correggere il tiro ed attualmente le aspettative sono decisamente cambiate. L’head coach Tim Tobin vede così la nuova sfida casalinga: “Entrambe le squadre sono migliorate – dice – ma si tratta di capire chi è migliorato di più. Assisteremo ad una gara combattuta e l’esito finale dipenderà da chi farà più giocate importanti per mantenere lo slancio. I giocatori giovani stanno acquisendo maggiore consapevolezza ma siamo solo all’inizio. Chiederò essenzialmente ai ragazzi di fermare i blitz interni e far correre la palla: se così fosse assisteremmo ad una bella partita e le premesse sembrano buone. L’ultima sfida con i Bengals è stata emozionante; i numerosi tifosi presenti hanno sostenuto e apprezzato la squadra per quello che sono riusciti a fare. Penso che se gli arbitri facessero fluire il gioco esentandolo da chiamate discutibili, si potrebbe assistere ad una partita ricca di spunti ed io ci credo in questo. E anche i supporters, di conseguenza, si divertiranno. Venite a Monte Claro”.
Interviene pure l’offensive coordinator Aldo Palmas: “Abbiamo visto le partite degli Hammers e ovviamente rispetto ai loro esordi sono molto ordinati in difesa e all’aggressività che avevano già mostrato all’andata hanno aggiunto anche disciplina. Vincerà chi in queste settimane è riuscito ad assimilare meglio le tecniche impartite dagli allenatori. Per quanto ci riguarda la tensione è alta ad ogni allenamento, non vogliamo rinunciare ai playoff, quindi dobbiamo impegnarci al massimo per vincere”.
La Redazione | Fonte Comunicato Stampa