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Football Americano, esordio casalingo amaro per i Crusaders Cagliari

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I Rams Milano espugnano il campo cagliaritano di Monte Claro con un risultato netto che sancisce la netta supremazia nei confronti dei Crusaders.

Il festival milanese comincia a suonare sin dalle prime battute grazie ad un intercetto di Gabriele Mancini che gli consente di macinare iarde a volontà fino ad addentrarsi sulla metacampo avversaria. Ed è proprio sullo sviluppo della controffensiva che i biancoverdi allenati dall’ex Cru Giuseppe Fiorito fanno intendere di voler imprimere un dominio netto su Monte Claro. Con la forza si fa largo sulle corsie centrali il possente De Santis che dopo aver ricevuto l’ovale si esibisce con un tuffo perentorio, utile a sbloccare il risultato.

La reazione sterile dei crociati ringalluzzisce ancor di più gli ospiti che imprimono velocità anche nei settori laterali consentendo avanzate immediate. E quando si ritrova nei pressi dell’area nemica, il qb Bignotti può giocarsi le carte più disparate, come quella di avviarsi elegantemente in corsa sfruttando i blocchi dei suoi compagni che generano il sentiero del secondo touchdown. Arrivato subito dopo, silurandosi su una selva di gambe crociate. In entrambe le segnature si registra l’extra point di Anzano che si ripeterà per altre due volte.

La terza marcatura non si fa attendere e la sigla Tintori che acchiappa con una sola mano la palla ricevuta dal qb e galoppa in solitaria, dopo che Fabio Matta, in un disperato tentativo in tuffo, ha tentato di rovinargli la falcata. Dopo 31 minuti di gioco il passivo si fa pesantissimo e non è ancora finita. I padroni di casa perdono nuovamente l’ovale durante un attacco e Edoardo Pollastri riceve gli strattoni entusiastici dei suoi compagni dopo aver fatto avanzare considerevolmente i suoi. Si cambia campo e Tintori realizza dopo l’invito a nozze di Bignotti bravo a capire che quella zona è praticamente sguarnita di avversari.

I Crusaders fanno vedere qualcosa di buono: l’intercetto di Federico Dessì e un bel lancio di Michele Meloni all’indirizzo di Matia Pisu che raccoglie con la sua nota eleganza. Il qb di casa tenta spettacolari incursioni in solitaria e riesce pure a pescare Mike Spano sulla fascia, bravo il ricevitore a trattenere. Tentativi sporadici che non fruttano punti. Al contrario dalla parte opposta i giochi di finte ripetuti mettono allo sbando la difesa locale che subisce la quinta meta realizzata da Chissalè, simile alla precedente con Bignotti astuto nell’insistere fruttuosamente sul settore di sinistra. E guai svoltare a destra perché potrebbe essere controproducente: parte della difesa non sembra preoccupata se Tintori ripete lo stesso refrain portando il bottino a 41. Meloni predica nel deserto rimediando incoraggianti applausi dagli spalti per le sue spericolate e generose spinte propulsive. Ma c’è spazio ancora per un affondo lombardo che anche cambiando campo predilige le rive gauche con Lopez bravo a finalizzare dopo la solita imbeccata dell’immenso compagno qb.

L’ HANNO VISTA COSI’

Con il suo caratteristico cappellino dalle tonalità gialline l’head coach Tim Tobin è facilmente riconoscibile nella popolosa linea laterale casalinga. Arringa ripetutamente i suoi giocatori, capisce dove si deve intervenire ma i suoi messaggi, parimenti a quelli dei suoi assistenti, non vengono recepiti dai diretti interessati.

“La partita è stata un totale mismatch atletico – dice – perché erano più forti, più grandi, più esperti e allenati bene. Se nel primo tempo la nostra linea offensiva non ha prodotto, c’è un motivo; durante le ultime due settimane di preparazione non era mai al completo e si è visto. Ad essere onesti, qualche miglioramento c’è stato. Nel secondo tempo l’abbiamo aggiustata: utilizzando i giocatori che sanno cosa fare, costruiamo importanti giocate ma un paio di passaggi sono stati perduti in area di meta non riuscendo a finalizzarli. In difesa siamo stati superati ai margini. Ci hanno ucciso con i doppi movimenti e le corse all’esterno. Miglioreremo, perché la maggior parte dei giocatori vuole migliorare. Dobbiamo essere realistici sulle effettive potenzialità della squadra. È giovane, inesperta, dobbiamo costruirla. Per esempio andando costantemente in sala pesi o agli allenamenti; e sfruttare gli insegnamenti disponibili”.

Il coach dell’attacco, Aldo Palmas, preferisce attendere qualche ora prima di dire la sua: “I Rams sono più forti di noi e non hanno sbagliato nulla. Ma una buona parte dei ragazzi ha preso sottogamba il match, nonostante le mille raccomandazioni del coaching staff che ha sempre proclamato massimo impegno. Non ho nessuna difficoltà nell’asserire che certi giocatori di alcuni reparti abbiano giocato veramente male, perché carenti in concentrazione nonostante siano ormai dei veterani. Molti loro compagni hanno cercato di rimediare a queste mancanze ma stiamo parlando di uno sport di squadra, basta un solo errore per compromettere il risultato dell’azione intrapresa. E quindi 6 punti subiti se trattasi di ingenuità difensiva, altrettanti mancati se si commette in attacco. Se sommati, quelli di domenica scorsa diventano un’infinità. E finché sono scaturiti da manovre dei rookies ci può anche stare, ma i problemi sorgono dalla condotta dei presunti esperti. C’è tanto da lavorare, il tempo ce l’abbiamo, visto che la trasferta in casa dei Gorillas è prevista dopo Pasqua”.

Il vice presidente e team manager Giuseppe Marongiu ha pochissimo da enunciare: “I Rams sono stati più forti, più bravi e, paradossalmente, hanno anche meglio sopportato il caldo”.

La Redazione | Fonte Comunicato Stampa

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