Pochi attimi di sufficienza e il colpo a sensazione fallisce. Il debutto dopo tanto tempo di fermo può provocare queste minime distorsioni che compromettono il risultato ma non le ottime considerazioni riposte su un gruppo dalle forti aspettative.
L’atteso match con i Pretoriani si conclude con un field goal di differenza e già questa è una notizia perché i valorosi soldati capitolini godono di una nomea più che giustificata dettata da evoluzioni tecniche e fisiche lodate in questi ultimi anni.
Il boccone amaro ingerito sul rettangolo erboso di Monte Claro contrasta con la soddisfazione percepita nello staff dirigenziale locale che ha saputo mettere su una macchina efficiente, assecondando in pieno i fascicoli redatti per contrastare la diffusione del virus. Nell’arco delle quarantotto ore che hanno preceduto il ritorno all’attività agonistica ufficiale dei Crusaders sono stati eseguiti circa 150 tamponi, tutti di esito negativo che hanno coinvolto coloro che hanno avuto da spartire con la contesa, cominciata con un minuto di raccoglimento dedicato al simbolo del football italiano Paolo Crosti, portato via dal Coronavirus nel marzo 2020, ma soprattutto al decimo giocatore crociato in campo, Massimiliano Antonino, che ha lasciato un vuoto incolmabile in una famiglia roso argentea ancora straziata per la sua perdita. A bordo campo, con la leggendaria maglia n. 44 c’era il figlio Pietro, accompagnato dallo zio Andrea Antonino.
La forte commozione iniziale, seguita dalle vicende prettamente agonistiche hanno avuto 1629 visualizzazioni attraverso la diretta streaming (vedere paragrafo in basso) irradiata dal canale You Tube dei Crusaders. Un’altra piacevole novità allestita in pochissimo tempo per assecondare i voleri della Federazione (FIDAF) intenzionata a rivoltare come un calzino la macchina comunicativa della disciplina. E su questo aspetto il presidente Emanuele Garzia si compiace assai: “Abbiamo senz’altro vinto sotto il piano organizzativo – dichiara – risultando tra le prime franchigie applicatesi a dovere per rendere effettivo un servizio che alla lunga permetterà al nostro sport di allargare la sua audience – dice – per la gioia di Barbara Allaria e Alessandro Taballione responsabili comunicazione FIDAF. Tutto questo è avvenuto dopo acrobazie improbabili e la professionalità del Cru Media Team”. Il dirigente cagliaritano però non dimentica il risultato finale della contesa: “La sconfitta scotta maggiormente quando si ha la percezione di avere le carte in regola per fare proprio il risultato”.
CAMPIONATO ITALIANO FOOTBALL A 9 2019 FIDAF
WEEK 3
CAGLIARI (RM) – C.S. Monte Claro – Via Cadello, 9 – 09/05/2021 – Ore 13.30
CRUSADERS CAGLIARI 14
PRETORIANI ROMA 17
Marcatori: Td Alessandro Di Giorgio (kick off return) + 1 pt addizionale Di Giorgio (Pre); Td Giulio Coppotelli pass Diego Ianniello + 1 pt addizionale di Di Giorgio (Pre); Td Davide Cappai run + 1 pt addizionale Domenico Bressanello (Cru); Field goal Elio Bianchi (Pre); Td Max Mandas qb sneak +1 pt addizionale di Bressanello (Cru)
L’INSEGUIMENTO SI BLOCCA NELLA RIPRESA
Ci vorrebbe l’ausilio di uno psicologo dello sport per interpretare la prima azione di gioco che ha permesso agli ospiti di gelare Monte Claro. Delle virtù atletiche del laziale Alessandro Di Giorgio non se ne parla da oggi, ma è anche vero che una azione in solitaria, partita dal momento in cui si raccoglie il kick off e conclusasi fino alla end zone, gode un po’ della “complicità” avversaria. Il campionato è servito, sembra dire una voce stagliata dal solito vento vigoroso della domenica pomeriggio, ma c’è tutto il tempo per riassorbire il trauma anche se non sarà facile.
Soprattutto perché i Pretoriani raddoppiano il bottino legittimato con una serie di drive dove tra corse e lanci si avvicinano nuovamente in zona calda e a quel punto il qb Diego Ianniello trova lo spiraglio giusto per favorire l’incursione letale di Giulio Coppotelli, potenziata con un altro calcio da fermo di Di Giorgio.
Una mazzata del genere, per di più nel primo quarto, stroncherebbe chiunque ma non questi crociati che sono stati ben instradati affinché non solo si disperino, ma facciano di tutto per mostrare la propria personalità. Schemi da ingoiare ce ne sono tanti e per tutte le stagioni. A furia di insistere qualcosa deve pur succedere e il touchdown del veterano Davide Cappai che con le maniere forti si sa ben districare tra nugoli di muscoli e braccia orientate verso tutti i punti cardinali fino a quando non trova la terra promessa. Domenico Bressanello indovina poi il perimetro della porta che fa lievitare il pallottoliere fino a 7.
Le due franchigie non vanno al risparmio e si spiega con il risultato finale deciso nel corso del primo tempo. La difesa crociata è sempre più chiusa a riccio e tiene gli avversari a debita distanza. Ma è un po’ più complicato lasciarli completamente fuori da qualsiasi tipo di iniziativa. E quando di penetrare non se ne parla proprio, i Pretoriani ci provano dalla distanza con un field goal calibrato da Elio Bianchi. Un altro schiaffetto che non rimbambisce ma anzi corrobora l’orgoglio sardo. E il tentativo di rimonta vede come protagonista il nuovo qb Massimiliano Mandas che alla sua prima assoluta non delude le aspettative e per i pochi intimi presenti in via Cadello regala un’incursione vincente che riaccende la gara, grazie anche al punto suppletivo di Domenico Bressanello.
C’è tutto un tempo a disposizione per colmare il piccolo gap ma quell’ovale non ha nessuna intenzione di spingersi fino in fondo. Davide Cappai, Mattia Bilardello, Felipe Brisu sono delle trottole a pieni giri e quest’ultimo si avvicina talmente tanto alla bramata linea che con quattro tentativi a disposizione sembrerebbe un giochetto assestare il colpo definitivo ai capitolini. E invece non succede proprio niente perché un altro banco di nebbia sembra avvolgere le menti isolane che di colpo danno spazio ad una titubanza fuori luogo. Insomma, si perde col sorriso perché probabilmente la lezione è già stata imparata.
SI POTEVA VINCERE MA ALDO PALMAS PENSA AL FUTURO
Non si è trovato di fronte una franchigia qualunque. L’head coach Aldo Palmas sa benissimo che i Pretoriani sono i favoriti del girone: “Non dico che siamo contenti – afferma a fine gara – ma in realtà non è andata così male”.
Quel kick off return non ci voleva proprio..
In realtà dal punto di vista emotivo non ci ha tagliato le gambe, perché abbiamo reagito bene. Sul tabellone, però, quei sette punti hanno fatto la differenza. Gli errori sono stati due: cominciare meno concentrati degli avversari e poi quello nel quarto finale quando a pochi passi dalla end zone non siamo riusciti a concretizzare. Ho avvertito, in quest’ultima occasione, molta agitazione, poca lucidità; hanno fallito tre schemi su quattro. Tipiche ingenuità da mettere in conto quando si esordisce. Gli ospiti erano già rodati perché gli stessi errori li avevano palesati nel derby con la Legio XIII; però in quel caso non ne hanno compromesso la vittoria.
Un giudizio sui singoli reparti?
La difesa ha giocato decisamente bene, tenendo la gara grazie ad una concentrazione costante e produttiva visto che ha concesso dieci punti in tutto. L’unico touchdown subito, nel primo quarto, arriva da parte di un attacco pretoriano che la settimana prima ne aveva messi a segno tre in un solo tempo. Ovviamente il kick off return non è da imputare alla difesa.
Per quanto concerne l’attacco, se togliamo due minuti di follia, ha macinato il campo molto bene. Senza avere statistiche in mano ho l’impressione che come iarde prodotte siamo alla pari. Sono soddisfatto.
A fine gara solita analisi fugace in cerchio
Ai giocatori ho detto che abbiamo sfidato un’avversaria forte; probabilmente non si aspettava di vincere con appena tre punti di differenza, e per di più soffrendo. Ho rimarcato che con più cattiveria agonistica, i meccanismi rodati e supportati da una più acuta intelligenza di gioco, avremmo vinto noi. Ci è mancato davvero poco e senza scandalo avremmo potuto vincere 20-17. Infine li ho esortati a continuare su questa strada e a non commettere gli stessi errori nella prossima partita, come per esempio entrare in campo con la testa altrove o avere paura di vincere.
Tra componenti del coaching staff cosa vi siete detti?
Anche loro sono del parere che abbiamo buttato la partita; poteva essere tranquillamente nostra. L’amarezza è comprensibile ma ci sono alcuni aspetti che li inorgoglisce. Su nove atleti del reparto offensivo ben quattro erano nuovi. Per non parlare del quarterback che era al suo esordio in questo ruolo.
A proposito del qb Mandas, cos’altro aggiungere?
Max ha giocato bene, gli manca l’esperienza del ruolo che è quella che ti aiuta a gestire determinate situazioni. Comunque ha fatto vedere lanci lunghi e corti, ha gestito bene le corse, è riuscito ad evitare alcuni tentativi di placcaggio e poi ha segnato con una qb snake. Se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo credo che gli manchi l’autorevolezza per prendere determinate decisioni anziché altre, ma quella arriva con l’esperienza.
Subito a lavoro
Da lunedì si continua, abbiamo a disposizione due settimane prima di affrontare la trasferta contro la Legio XIII
PARLANO DAVIDE CAPPAI E FRANCESCO GIULIANO
Davide Cappai (Running Back Crusaders): “Sono un po’ amareggiato ovviamente, avrei preferito raccontare una vittoria, ma c’è contentezza per come ha giocato tutta la squadra. Purtroppo abbiamo fatto qualche errore che ci ha impedito di ribaltare il risultato. Tanta felicità è inoltre giustificata per aver messo i primi punti sul tabellone e ringrazio tutti i miei compagni di squadra che me lo hanno permesso. Dopo più di un anno che non gioco, cui si aggiungono diverse assenze per problemi lavorativi, è stato davvero emozionante ripartire così. Dedico questo TD a mia moglie e a mio figlio. Sono sicuro che la partita di ritorno avrà tutto un altro registro. Stiamo lavorando molto bene e abbiamo obiettivi alti per questo campionato. Dobbiamo prenderci tante rivincite, c’è molta fame di risultati! Faccio i miei complimenti a tutti i miei compagni e ai nostri coach”.
Francesco Giuliano (Defensive Lineman Crusaders): “La nostra è una bella squadra, scaturita dalla fusione di due club con teste diverse che hanno formato una unica armata, affiatata, pronta ad entrare e a uscire in base alle esigenze e composta, in tutte le sue tipologie, da elementi validi. Nessuno ha patito il doppio ruolo, aspetto che ci ha caratterizzato negli ultimi tre anni. Le nostre potenzialità si sono viste tutte, le linee di attacco e di difesa si muovono bene ed hanno un loro perché. Dobbiamo esprimerci meglio perché nei momenti topici abbiamo perso la testa. I romani, prendendoci alla sprovvista, hanno fatto tutto in un quarto. Poi li abbiamo dominati perché, non sapendo nulla di loro, li dovevamo prima “assaggiarli” e alla distanza, capendo molte loro mosse, non gli abbiamo più concesso niente. Era una partita da vincere e l’occasione non è stata sfruttata anche perché schieriamo giovani forze ancora poco esperte che costituiscono il futuro del nostro team. Nel mio reparto di linea avevamo davanti avversari che pesavano anche 150 chili, ma nonostante tutto questo peso non hanno concluso più di tanto. Credo che ci siano da sfumare appena delle piccole cose che sono andate male: ne faremo tesoro e al ritorno quando saremo motivati nel far vedere quello che valiamo realmente”.
IL CRU MEDIA TEAM SI METTE SUBITO IN EVIDENZA
Dietro la prima diretta streaming nella storia dei Crusaders Cagliari ci sono tanti episodi curiosi che accumunano gli appartenenti al Cru Media Team, creato dal presidente Emanuele Garzia e sapientemente coordinato dal vulcanico Battista Battino fotografo, web master, tuttologo del Football Americano e chi più ne ha più ne metta.
Ma quello più comico risale a poco meno di ventiquattrore dall’evento, quando, raccolti tutti i pezzi indispensabili da introdurre nel grande pentolone telematico ci si è accorti che mancava la giusta filettatura per il treppiede abilitato a reggere l’iPad/telecamera. Si è cosi dato il via ad una “caccia al pezzo” che ha interessato Bebbo Cannas, addetto alle riprese e regia, il videomaker Stefano Sernagiotto, autore del documentario sulla storia dei Crusaders (in via di ultimazione) e che nella fattispecie si occupa di riprese aggiuntive, il commentatore Edoardo “Dodo” Piras, giocatore costretto ai box per infortunio, la fotografa dirigente e medico Giulia Congia e lo stesso presidente. Tutti i migliori negozi specializzati di Cagliari e hinterland sono stati passati al setaccio con esiti deprimenti, ma alla fine proprio Emanuele Garzia ha risolto le bega agitando in segno di trionfo un cavalletto nuovo fiammante.
Dalle parole di Battista Battino si scopre come si è arrivati alla trasmissione della gara: “Sono stato coinvolto da Emanuele Garzia nei webinar informativi organizzati dalla Federazione; ben presto sono stato inserito nello “streaming-lab” della FIDAF organizzata dal giornalista SKY e referente per la sezione video Alessandro Taballione. In queste settimane ho appreso tantissime informazioni sugli streaming fornite dal gruppo che ha condiviso esperienze e configurazioni. Grazie ai preziosi consigli di Manfredi Leone e ad altri streamer di molte squadre italiane siamo riusciti a preparare la trasmissione della partita. Inoltre lo staff grafico della FIDAF nella figura di Luca Correnti ci ha fornito in anteprima le grafiche che la federazione sta preparando per fornirle a tutte le squadre che trasmetteranno le loro partite. La prima trasmissione sul canale You Tube dei Crusaders è andata “abbastanza” bene, nonostante il vento che faceva tremare la ripresa ed alcuni problemi di audio, ma sono certo che per la prossima faremo salire il livello del video”.
La Redazione | Fonte: Comunicato Stampa