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Francesco Fiori esulta dopo un gol con lo Spezia

Fiori: “Ottimi ricordi con la Ternana, la Torres ha tutto per andare in Serie B”

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In vista dell’importante impegno di campionato contro la Ternana di domenica 20 ottobre, abbiamo avuto il piacere di intervistare Francolino Fiori, storico attaccante della Torres. Tanti i temi affrontati con il bomber sassarese: abbiamo analizzato il momento che vivono le due squadre, passando per l’esperienza condotta a Terni, soffermandoci, infine, sul momento e sulle ambizioni promozione dei rossoblù in questa stagione.

Fiori, cosa pensa di questo inizio campionato della Torres?

“Quest’anno non ho ancora visto una squadra di gran lunga superiore alle altre come il Cesena l’anno scorso, la classifica racconta di un campionato equilibrato con tante squadre raccolte in un fazzoletto di punti, quindi credo ci siano grosse possibilità per la Torres di fare bene”.

Può essere questo I’anno della promozione rossoblù in Serie B?

“Sono domande scomode queste (ride ndr.) La nostra speranza è sempre quella. La società, la tifoseria e tutta la città meriterebbero la promozione diretta, sarebbe la ciliegina sulla torta per tutte le persone, serie e fortemente attaccate a questi colori, che costituiscono questa proprietà. Sono convinto che riuscendo a stare attaccati al treno delle prime senza mai staccarsi si può ambire a qualcosa di importante. Arrivare secondi ha i suoi svantaggi, io lo so bene, dopo aver perso i playoff so quanto faccia male. Il campionato di quest’anno però è molto aperto, quindi perché non includerci nella festa”.

Che tipo di esperienza quella in Serie B con la Ternana. Che ricordo calcistico porterà con sé?

“Terni per me è stato un posto fantastico, è molto simile a Sassari perché le persone sono ospitali, socievoli e gentili. Per me, quell’annata è stata positiva, purtroppo non lo è stato altrettanto per la società che si vide coinvolta con alcuni suoi componenti nell’inchiesta di Mani Pulite, ma il ricordo non può che essere positivo, la porterò per sempre nel mio cuore”.

Che cosa ha impedito fin qui di fare bene alla torres nei match casalinghi? La pressione dei tifosi può essere così determinante da incidere sulla prestazione dei giocatori secondo lei? È un problema di personalità?  

“Lo scorso anno le abbiamo vinte quasi tutte, quindi magari la tensione è dettata da questo. Domenica però sarà diverso secondo me perché quando affronti squadre così blasonate la concentrazione e la determinazione sono al massimo. Iniziando a vincere questa tensione andrà a scemare ne sono certo. È tornato a disposizione un giocatore importante davanti come Diakité che è andato a segno subito facendo una doppietta decisiva a Pontedera. Lo stesso Giorico è un giocatore di grande spessore, con tanta personalità, in grado di giocare ad alti livelli sia in casa che fuori. Quando hai giocatori del genere che trasmettono sicurezza è più facile. In casa è necessario carattere, devi impostare tu le partite perché gli avversari tendenzialmente ti aspettano difendendo molto bene. L’organico della Torres è all’altezza di fare bene anche in questo tipo di gare e domenica con uno stadio pieno ci sarà la voglia di fare risultato dimostrando a tutti di poter stare nei piani alti della classifica. Sarà una gara completamente diversa rispetto a quelle viste finora ne sono certo”.

Domenica 20 ottobre al Vanni Sanna si gioca Torres-Ternana, Chi vincerà?

“Sarà una partita tra due squadre importanti. La Ternana è una squadra retrocessa dalla B quindi penso avrà l’obiettivo di risalire immediatamente ma domenica al Vanni Sanna sarà dura per loro. È un’ottima squadra certo, ma la Torres dopo la vittoria di domenica scorsa a Pontedera ha ritrovato morale. Oltre a questo il recupero di un giocatore come Giorico, rappresenta un valore aggiunto fondamentale per questa squadra. Non sarà una partita facile, magari a deciderla sarà un calcio piazzato o un episodio simile ma sarà una prova importante per vedere il carattere dei rossoblù contro una squadra di alta classifica. Chi vince? Torres”.

Da grande attaccante le chiedo un commento sul reparto offensivo della Torres in questa stagione. È un attacco all’altezza secondo lei? Chi secondo lei potrà essere determinante?

“L’attacco fin qui ha dimostrato per fare bene, i gol stanno arrivando quindi credo possa essere un reparto all’altezza. Sono in tanti, è ritornato Diakité, Fischnaller sembra quello in grado di poter raggiungere la doppia cifra agevolmente questa stagione, è un giocatore con grande senso del gol perché ogni palla disponibile riesce a trasformarla in rete. Sono attaccanti con diverse caratteristiche, penso a Scotto ad esempio, un giocatore che si sacrifica molto per la squadra ma che per qualità dovrebbe stare più vicino possibile alla porta. Il reparto d’attacco secondo me è ottimo, è una rosa che con l’innesto importantissimo di Varela può considerarsi al completo”

Un commento sul girone di Serie C, quale squadra la sta impressionando di più al momento e chi secondo lei sarà in grado di competere fino alla fine per la promozione?

“Ci sono tre, quattro squadre molto forti oltre la Torres, penso al Pescara che nonostante il cambio allenatore è la squadra assieme alla Ternana più pericolosa. Sarà una corsa tra queste tre per il primo posto. Attenzione anche ad Entella e Ascoli perché sono due squadre attrezzate per arrivare a giocarsela fino in fondo”.

Una domanda sul suo futuro, quanta voglia di ritornare a sedere su una panchina? Con che squadre le piacerebbe tornare ad allenare?

“Allenare mi manca molto, ho tanta voglia di tornare. Non sono uno a cui piace fare troppi progetti o previsioni mi piace rimanere aperto alle sfide. Ho voglia di una panchina, al momento aspettiamo, nel futuro vedremo”.

Giuseppe Meloni

TAG:  Serie C Torres
 
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