Al termine della cerimonia che ha visto l’assegnazione degli Europei di calcio del 2032 a Italia e Turchia (qui per leggere), il presidente della Figc Gabriele Gravina ha parlato ai microfoni di Sky. Il numero uno della Federazione, ha parlato soprattutto della questione stadi. Tema che interessa da vicino anche la città di Cagliari. Di seguito le sue dichiarazioni raccolte da TuttoMercatoWeb.
Le parole
“Siamo riusciti ad ottenere un periodo di tempo importante per raccogliere le idee, progettare e realizzare. La data è il 1° ottobre 2026 – ha affermato Gravina – abbiamo tre anni di tempo per progettare, non partiamo particolarmente svantaggiati a livello di stadi. Già tre di essi sono stati considerati in modo positivo, ne mancano 2/3 e dobbiamo impegnarci a non ritenere esaurito il nostro impegno soltanto nell’individuazione delle 5/6 realtà che potranno ospitare la fase finale. Dobbiamo andare oltre, considerare l’edizione del 2032 come una grande opportunità per sviluppare, costruire o comunque rivoluzionare l’idea delle infrastrutture nel Paese”. Dichiarazioni che hanno toccato anche la possibilità di nomina di un commissario sugli stadi, paventata più volte nelle ultime settimane dal ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi: “Dobbiamo raccogliere gli sforzi per abbattere la burocrazia ma non solo, dobbiamo far sì che ci sia una rivoluzione culturale sul tema, che sforiamo ma non abbiamo mai avuto la capacità di trovare le soluzioni. Uniamo gli sforzi, facciamo in modo che questo evento sia un’opportunità che non possiamo non cogliere attraverso tutte le strategie possibili. Confido nell’appoggio del Governo, ho sentito parlare di Commissario e ben venga, non illudiamoci e non pensiamo che il commissario possa essere la soluzione ai problemi degli stadi. Il commissario può favorire e agevolare ma è uno degli elementi. Gli altri li dobbiamo individuare attraverso la maturità di tutta la classe dirigente del calcio italiano“.
La Redazione