Ritorno a un grande giro per Fabio Aru che sarà al via alla Vuelta a España che partirà da Burgos con una cronometro individuale di 8 km.
Per l’ultimo Grand Tour dell’anno ci sarà una startlist di primissimo livello con Primoz Roglic (Jumbo) ed Egan Bernal (INEOS) che dovrebbero essere i favoriti numero uno: tra gli altri outsider a caccia di un buon risultato in classifica generale spiccano Vlasov, Miguel Angel Lopez, Mas, Landa, Ciccone, Uran e il villacidrese che si è ritrovato con le ultime uscite. I due secondi posti di Sibiu e Vuelta a Burgos hanno mandato buoni segnali al sardo che nelle scorse ore ha ringraziato il suo team, la Qhubeka-Nexthash, per aver sempre creduto in lui.
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Il team sudafricano punterà proprio sul classe 1990 nato a San Gavino Monreale per la corsa spagnola di tre settimane, affiancandogli il co-capitano Sergio Henao, reduce dal 21° posto al Tour de France: gli altri componenti saranno il sudafricano Reinardt Janse van Rensburg per gli arrivi veloci, i belgi Armée e Claeys, l’olandese Lindeman e gli australiani Sunderland e Brown. Non sarà della corsa lo sfortunato Domenico Pozzovivo costretto ai box dopo la frattura al ginocchio rimediata in una caduta alla Vuelta a Burgos: stessa sorte per il danese Vinjebo, inizialmente anche lui preselezionato, ma poi depennato dalla lista a causa di una frattura alla clavicola.
Il Cavaliere dei Quattro Mori ha commentato così ai canali ufficiali della squadra: ” Questa sarà la mia sesta volta alla Vuelta a España e ho dei bei ricordi qui. La mia prima Vuelta è stata nel 2014 e ho vinto due tappe arrivando tra i primi cinque della classifica generale. Stavo lottando con grandi campioni come Contador, Froome, Purito e Valverde, ed è stata una grande esperienza per me. Nel 2015 ho vinto la Vuelta ed è stato fantastico, mi ha davvero cambiato la vita. Come paese, amo molto la Spagna. Amo la passione che gli spagnoli hanno per il ciclismo. Penso che amino anche me, le mie caratteristiche di pilota e il mio modo di correre. Quando ho le gambe cerco sempre di attaccare e penso che apprezzino molto questo modo di correre. Il percorso in generale, tutte le tappe e le grandi salite in Spagna mi diverte sempre molto. Quindi non vedo l’ora di tornare, di nuovo in un grande giro, perché come sappiamo gli ultimi tre anni sono stati davvero difficili per me. Quest’anno ho avuto un nuovo inizio con un nuovo team, che ha un grande spirito Ubuntu di cui faccio parte e nuovi obiettivi. Questo mi ha permesso di ritrovare quel buon feeling in sella, dal GP Lugano fino a Burgos, di cui sono molto contento. Darò il mio 100% alla Vuelta, anzi anche più del 100% per questa squadra. Siamo stati sfortunati a perdere due corridori molto forti prima della Vuelta, Pozzovivo e Vinjebo, in incidenti alla Vuelta Burgos. Quindi, come squadra, correremo anche per loro ogni giorno”.
Matteo Porcu