“Mi ha chiamato scimmia”. L’accusa è forte e a muoverla è il difensore ex Real Madrid e attuale capitale del Porto Pepe. Il presunto colpevole, secondo la versione del centrale portoghese, invece sarebbe Santiago Colombatto, centrocampista argentino e oggi in forza al Famalicao che in passato ha vestito la maglia del Cagliari.
L’accaduto
Minuto 87’ della semifinale di ritorno di Coppa del Portogallo, con il Famalicao in vantaggio per 1-2 e i tempi supplementari sempre più vicini. Colombatto è a terra dopo un contatto, l’arbitro si avvicina al giocatore, così come Pepe, probabilmente per lamentare una perdita di tempo. Dopo pochi secondi però il difensore comincia a protestare veementemente con il direttore di gara. Al termine della partita, vinta poi 3-2 dal Porto, l’ex Real Madrid ha poi affermato di aver ricevuto l’insulto razzista e ha accusato l’arbitro di non aver avuto il coraggio di prendere provvedimenti a riguardo. Immediato il supporto del tecnico del Porto Conceição, mentre l’allenatore del Famalicao, Joao Pedro Sousas, ha difeso Colombatto senza alcun tentennamento. L’accaduto potrebbe però avere ripercussioni sul piano legale. Pepe ha infatti denunciato il giocatore ex Primavera del Cagliari, che si è difeso sui social con un lungo comunicato. “Mai ho avuto comportamenti di stampo razzista, né ho utilizzato espressioni razziste nella mia carriera professionale o da ragazzo. Non permetto neppure che questo tipo di offese vengano fatte in mia presenza. I miei valori vengono prima di tutto. Posso avere mille difetti, ma il razzismo non è uno di quelli e non permetto a nessuno di macchiare il mio nome in questo modo”, si legge nel profilo Instagram del giocatore, che conclude tuttavia il proprio messaggio tendendo una mano al difensore del Porto: “Il dolore che ha provocato la tua accusa a me e alla mia famiglia è indescrivibile, però tutti hanno il diritto di commettere degli errori e la mia mano sarà sempre tesa per chiarire l’accaduto”.
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La Redazione