Nel corso della sua conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore del Venezia, l’ex attaccante del Cagliari, Gaetano Oristanio, ha anche parlato della sua prima avventura in Serie A con la maglia rossoblù sotto la guida tecnica di Claudio Ranieri. Di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni così come riportate dai colleghi di TuttoVeneziaSport.
Sull’obiettivo salvezza: da Cagliari a Venezia
“Segreti e attitudini per ottenere la salvezza? Dal mio punto di vista è il lavoro. Il sacrificio di ognuno di noi, aiutandosi nei momenti difficili. Perché questi ci saranno durante l’anno. La vera squadra è quella che nei momenti difficili continua per le sue idee, per metterle in pratica, ascoltando il mister. È importante rimanere uniti in qualsiasi momento. Nei momenti facili viene tutto da sè, mentre in quelli difficili bisogna essere capaci a non sfilacciarci che è la cosa più brutta”.
Sul gol nel 4-3 contro il Frosinone
“Se il mio gol contro il Frosinone è stato esempio di unità del gruppo? Sì, sono tutti piccoli esempi. Era un periodo difficile per noi a Cagliari. Venivamo da 6-7 partite negative, ma il calcio è molto particolare e non bisogna mai mollare”.
Su Di Francesco e Ranieri
“Cosa mi ha lasciato in più l’anno passato al Cagliari? È stato il mio primo anno in Serie A e sicuramente mi ha lasciato qualcosa. È stata la mia prima esperienza in Italia dopo essere tornato dall’Olanda e quindi sono volato in Serie A che è uno dei campionati europei più difficili, penso si possa dire. Un anno non è tanto ma cominci ad acquisire qualcosina in più, a capire dei meccanismi e dei piccoli dettagli. Mister Ranieri mi ha lasciato molto, anche a livello umano. Lo ringrazio veramente perché il primo anno in Serie A non è mai facile per nessuno e siamo riusciti a concludere la stagione centrando il nostro obiettivo che era la salvezza. Anche per questo lo ringrazio. Per quanto riguarda le differenze con mister Di Francesco, ognuno ha il suo stile e le sue idee e credo che lo si veda anche in campo a livello del modulo e dell’interpretazione del gioco. Ognuno ha le sue idee e siete anche a voi a giudicarle. Io mi trovo molto bene, ho sposato il progetto tecnico e se le idee del tecnico non mi piacessero non lo avrei fatto. Le idee di mister Di Francesco le conosciamo anche perché abbiamo visto il suo gioco l’anno scorso al Frosinone e sono contento di essere qui anche per questo”.
La Redazione