Si avvicina il mese di ottobre, decisivo per l’assegnazione ufficiale degli Europei del 2032. Il prossimo 10 ottobre infatti a Nyon la Uefa si pronuncerà sulla candidatura congiunta Italia-Turchia, con i due Paesi che sono destinati a condividere l’organizzazione della competizione. Un discorso che interessa anche Cagliari e che ha riportato il tema stadi al centro del dibattito.
Idea
Ottobre potrebbe essere il mese decisivo anche per l’erogazione dei fondi regionali destinati alla realizzazione del nuovo stadio, fulcro degli attriti nati dall’inizio del 2023 tra Regione e Comune di Cagliari. Il nuovo stadio del club rossoblù era stato inserito tra i dieci impianti della proposta originaria italiana, poi la decisione di unire la propria candidatura a quella di Ankara ha messo in discussione la presenza di metà degli stati indicati dalla Figc. L’esclusione di Cagliari come una delle sedi ospitanti non è certa nonostante l’iter dei lavori sia ancora fermo, ma dal governo centrale erano arrivate rassicurazioni sull’eventuale assistenza e sostegno al progetto anche senza la partecipazione a Euro2032. Sulla manifestazione e sul tema stadi, con una breve commento al Corriere dello Sport, è tornato a esprimersi il ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi che ha parlato dell’idea di nominare un commissario stadi per gli Europei. “Non per sovrapporci agli interessi territoriali – ha spiegato il ministro – ma per uniformare il procedimento e mettere tutti nella stessa condizione e avere uno sviluppo simmetrico. Oggi il modello prevede che non ci sia uniformità . E anche quando c’è accordo, la parte burocratica amministrativa dura troppi anni. Non può essere solo questa manifestazione – ha concluso il ministro a determinare l’effetto che auspichiamo. Il tema non riguarda solo i 6-7 stadi che ospiteranno le partite della competizione, ma tutto il sistema professionistico“.
La Redazione
