Manca pochissimo all’Ilvamaddalena per festeggiare il meritato salto in serie D. La sconfitta del Tempio sul campo del San Teodoro ha allargato ancor di più la forbice tra le due squadre, salito a 14 punti, e il recupero di mercoledì 20 marzo tra Tempio e Bosa dirà qualcosa di più su quando i maddalenini potranno festeggiare: ipotizzando una vittoria dei Galletti, basteranno altre due vittorie per la capolista per il ritorno in quarta serie. La giornata numero 29 rimescola sia la zona alta che quella bassa, con risultati sorprendenti: si forma il trio al secondo posto con Tempio, l’Ossese che vince contro il Li Punti e la Ferrini che pareggia in rimonta contro il Carbonia. Per i minerari grosso rammarico perché il Calangianus perde in casa contro il Sant’Elena e il Bosa batte in trasferta il Ghilarza, rendendo di fatto ancora incerta la lotta retrocessione, che vede anche la vittoria della Villacidrese.
Quattro gol per sognare il ritorno in serie D per l’Ilvamaddalena, a cui basta appena un tempo per sbarazzarsi di un Taloro Gavoi arrivato sull’Isola con ben altre ambizioni. Il 4-0 maturato allo Zichina rende merito a una squadra che fin dai primi minuti è apparsa decisa di chiudere il discorso e sfruttare lo scivolone del Tempio. Il risultato si sblocca al 9’ minuto di gioco con una punizione dai 25 metri di Dominguez: traiettoria perfetta che non lascia scampo al classe 2005 Cuguttu. Il raddoppio arriva al 18’ con Facundo Maitini, che calcia da fuori area e batte il portiere ospite con un tiro a fil di palo. Taloro irriconoscibile e mai pericoloso dalle parti di Ruzittu, subisce anche la terza e la quarta rete in successione: alla mezz’ora ancora Maitini pericoloso, calcia a botta sicura, Cuguttu respinge ma su Touray, che da pochi passi e a porta vuota mette dentro. L’attaccante segna la sua personale doppietta al 34’, battendo la trappola del fuorigioco e a tu per tu con il portiere mette dentro. La partita finisce sul quarto gol e si trascina fino al fischio finale. A questo punto, e ipotizzando la vittoria del Tempio nel recupero, sono 5 i punti mancanti alla capolista per festeggiare il ritorno in D; un’eventuale sconfitta del Tempio contro il Bosa potrebbe portare la compagine di Cotroneo a festeggiare anche nella prossima gara, proprio contro il Bosa.
Il Tempio, nell’unico anticipo di giornata, si arrende al San Teodoro e viene raggiunta in classifica da Ferrini e Ossese. Troppo arrendevoli i Galletti, che cedono 2-0 contro il San Teodoro che si rilancia in classifica a quota 38. Partita che si decide nella prima frazione: al 31’ rigore per i padroni di casa per fallo di mano di Arca, sul dischetto Ruzzittu è freddo e batte Truddaiu. Allo scadere della prima frazione, il raddoppio ad opera di Malesa, che di testa batte il portiere avversario e chiude la partita. Tempio che viene inglobato dalle inseguitrici, in un’appassionante lotta per conquistare la migliore posizione in ottica playoff, di cui senza dubbio si pone in posizione di vantaggio l’Ossese. I bianconeri, infatti, battono nettamente il Li Punti per 3-0 e salgono al secondo posto. Al 22’ della prima frazione il risultato viene sbloccato da Gueli, al 41’ il raddoppio porta la firma dell’ex Budoni Villa. Nella ripresa c’è tempo anche per il terzo gol all’86’ con Vita. Nel recupero il rosso all’attaccante sassarese Lemiechevski chiude definitivamente la partita.
La Ferrini vede le pene dell’inferno ma riesce a impattare contro un Carbonia che a fine primo tempo conduceva con due gol di vantaggio. Il 2-2 finale non dà merito ai minerari, che avevano in pugno la gara e la possibilità di accorciare sul Calangianus. Partita che viene sbloccata da Prieto al 21’ del primo tempo, mentre al 36’ arriva il raddoppio di Basciu. Nella ripresa torna in vita la squadra cagliaritana: prima Podda segna il gol dell’1-2, e poi arriva il pareggio ad opera dell’ex di turno Boi. Con il Villasimius fermo per il riposo, chi perde una grande occasione per rilanciarsi in classifica è il Ghilarza: la squadra di Demartis perde incredibilmente contro il Bosa, in casa al Walter Frau per 1-2. Grande gara per il Bosa, che si rilancia e aggancia il Carbonia, superandolo per una miglior differenza reti. I giallorossi di Demartis perdono in rimonta, perché è il solito Caddeo a sbloccare la gara. Nella ripresa, l’1-2 firmato Mura e Fortunato, che ribaltano la gara regalando linfa vitale per il Bosa, che ora diventa ufficialmente “arbitro” della contesa tra Ilvamaddalena e Tempio.
Zona calda che, giornata dopo giornata, sta diventando sempre più rovente. Vincono il Bosa, come detto in precedenza, ma anche Sant’Elena e Villacidrese. Le copertine vengono prese dai quartesi, che vincono in trasferta a Calangianus una gara che alla vigilia pareva quasi a senso unico. Lo 0-1 maturato nel primo tempo porta la firma di Floris, che permette alla squadra di Rinino di raggiungere quota 20 in classifica, a -5 dalla zona playout. Stesso punteggio e stessa distanza per la Villacidrese, che vince 1-0 contro la Tharros e prova a rilanciarsi in classifica. La gara contro gli oristanesi viene decisa al 21’ del primo tempo da un gol straordinario di Lilliu, che dai 30 metri fa partire un tiro che si spegne all’incrocio, imparabile per Mereu. Il portiere ospite mantiene i suoi sempre in partita e para un rigore nel recupero della ripresa a Suella. Nel finale Villacidrese in 10 per l’espulsione di Muscas, ma la Tharros non ha la forza di pareggiare.
Il Bari Sardo batte invece nettamente l’Iglesias, lo supera in classifica e raggiunge quota 40. Attenzione agli ogliastrini che possono sognare ancora un piazzamento nei playoff, nonostante il -6 rispetto al Villasimius. Partita senza storia al Circolai: il 4-0 matura nella ripresa, dopo un primo tempo sostanzialmente in parità. Sblocca il risultato Mastropietro, il raddoppio è ad opera del solito Bitep, mentre Oli Oro e El Marini chiudono i giochi.
CLASSIFICA: Ilvamaddalena 61 punti; Tempio*, Ferrini e Ossese 47; Villasimius 46; Ghilarza 44; Bari Sardo 40; Iglesias 39; San Teodoro 38; Li Punti 37; Taloro 36; Tharros 33; Calangianus 32; Bosa* e Carbonia 25; Villacidrese e Sant’Elena 20.
*: una partita in meno
Stefano Piras