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Uno scontro di gioco tra Latte Dolce e Budoni | Foto Alessandro Sanna

Eccellenza | Il Budoni rallenta, nuovo aggancio in vetta del Latte Dolce

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Domenica scoppiettante su quasi tutti i campi di Eccellenza. Arrivati alla trentaduesima giornata, continuano a destare grande curiosità le lotte in testa e in coda alla classifica. In testa il Budoni viene rallentato dall’Iglesias, e questo permette al Latte Dolce, che si sbarazza facilmente dell’Arbus, di agganciare i galluresi, ancora una volta. Non cambia nulla nelle posizioni immediatamente sotto: il San Teodoro sconta il turno di riposo, il Ghilarza non va oltre il pari contro il Monastir, mentre Taloro e Ossese perdono le rispettive gare in trasferta contro Carbonia e Ferrini. La situazione playoff è decisamente compromessa per queste squadre: la distanza tra seconda e terza è infatti di ben 14 punti. Ben più ingarbugliata la situazione in coda: le vittorie di Nuorese e Li Punti ridisegnano la classifica nelle ultime posizioni, e dalla Tharros a 37 fino a Nuorese e Arbus a 23, nessuna squadra può sentirsi davvero al sicuro. Vediamo il recap!

Iglesias-Budoni 0-0
Il Budoni sbatte al Comunale Monteponi contro un ostico Iglesias, prende un punto che non serve assolutamente a nulla, perché la vittoria del Latte Dolce permette a questi ultimi l’aggancio alla testa della classifica. Partita difficile per i galluresi, che non riescono ad innescare gli attaccanti Meloni e N’Diaye, ben controllati dalla difesa mineraria. L’inizio di gara è però di marca Budoni, che mantiene il possesso cercando il dominio territoriale, ma senza riuscire a impensierire davvero il portiere Guddo; d’altra parte, l’Iglesias cerca di innescare la velocità di Capellino (ex della gara) e Kouadio, ma senza successo. La prima emozione arriva al 17’ minuto, con il Budoni arrivato al gol dopo una combinazione tra N’Diaye e Meloni, ma quest’ultimo viene pescato in posizione di fuorigioco. La partita non è bella, entrambe le squadre sono penalizzate dal terreno di gioco, che non consente di giocare palla a terra e controllare bene il possesso. Al 24’ Steri allarga il gioco verso Assoumani a destra, cross ma Meloni viene anticipato un attimo prima della conclusione. Al 27’ si fa vedere anche la squadra di casa con Kouadio, ma il cross del numero 7 è respinto in angolo. Brivido per la difesa ospite al 33’: calcio d’angolo, cross in mezzo all’area con il pallone che passa in mezzo a più giocatori, prima che la stessa venga respinta. Il terreno di gioco continua a essere nemico dei giocatori: un retropassaggio verso Guddo rischia di creare dei problemi, con il portiere che cicca la palla che corre verso il fondo, fuori comunque dallo specchio della porta. Al 43’ arriva il primo vero tiro della partita con N’Diaye, ma la conclusione è decisamente alta sopra la traversa.
Non cambia il copione nella ripresa: le due squadre faticano a creare gioco, la palla viene continuamente alzata non agevolando lo spettacolo. Al 3’ Budoni che si avvicina al gol, il cross di Assoumani trova N’Diaye, il cui tiro è però molto impreciso. Nei locali entra Sariang, che anima l’attacco minerario: al 16’ potenziale occasione, con l’ex Carbonia che cerca di sgusciare via ma il tiro è alto sopra la traversa. Altro gol annullato al Budoni al 27’: cross di Raimo e N’Diaye si trova oltre la linea difensiva; inutile il successivo tocco in porta di Meloni. Grande occasione al 35’ per gli ospiti: Ortenzi dentro l’area raccoglie la seconda palla, a colpo sicuro tira verso la porta, provvidenziale l’intervento della difesa di casa. Ancora tiri da fuori: prima Meloni da 30 metri, poi dalla parte opposta Illario: in entrambi i casi, palla alta sopra la traversa. L’episodio che può cambiare la gara arriva al 42’: Meloni scappa verso la porta, Cassini lo stende al limite dell’area. Per l’arbitro ci sono gli estremi per l’espulsione, Iglesias in 10. Sulla successiva punizione, Raimo tira una bomba che Guddo devia miracolosamente in angolo. E’ l’ultima vera emozione della gara, che si chiude a reti bianche.
Come detto il pareggio del Budoni frena le ambizioni della capolista: nel giro di una settimana infatti, il vantaggio di 4 punti accumulato che potevano rivelarsi decisivi vanno in fumo con due pareggi. Per l’Iglesias un punto importante, che la portano a quota 35 ma con ancora tanto da fare per conquistare la salvezza.

Arbus-Latte Dolce 1-4
Tutto facile per l’altra “nuova” capolista, ovvero il Latte Dolce, che batte in trasferta l’Arbus e ritorna davanti in classifica, agganciando il Budoni. Operazione aggancio riuscita per i sassaresi, che potevano subire il colpo del KO con il pareggio rimediato a Gavoi, ma le vittorie successive con i pareggi del Budoni, hanno scongiurato questa possibilità. Ancora una volta il protagonista di giornata è capitan Cabeccia, che segna un’altra doppietta dopo quella realizzata contro il Ghilarza, e arriva a quota 10 reti in campionato. La strada è in discesa fin dalla prima frazione: al 7’ minuto Marcangeli porta in vantaggio i suoi, con il raddoppio che arriva al 22’ con Cabeccia. La prima frazione di gioco si chiude con il punteggio di 0-2, punteggio che viene poi arrotondato nella ripresa: il terzo gol è siglato da Tuccio, partito dalla panchina, al 21’ minuto; due minuti dopo, rigore per il Latte Dolce: dal dischetto si presenta Cabeccia che con freddezza realizza il quarto gol della gara, il suo decimo gol in campionato. Vale solo per le statistiche il gol della bandiera per i granata, con Galloni al 31’ minuto.
Quota 69 punti per i sassaresi, che hanno tanto da festeggiare: l’aggancio al Budoni e il distacco di ben 14 punti rispetto al terzo posto, che al momento chiude le porte per i playoff. Per l’Arbus la situazione è disastrosa: ultimo posto in coabitazione con la Nuorese e la sensazione di non riuscire più a lottare per mantenere la categoria, con le altre squadre che pian piano stanno scappando.

Ghilarza-Monastir 2-2
Grande occasione persa per il Ghilarza, che sopra di due gol si fa rimontare da un Monastir mai domo, che lotta fino all’ultimo secondo e conquistando un gran punto. I giallorossi non riescono ad imporsi, nonostante i due gol, che vengono spalmati tra i 2 tempi. Il vantaggio per la squadra di Cirinà è ad opera di Vinci che al 22’ trasforma un calcio di rigore, mentre il gol del doppio vantaggio è a firma di Zappino, che nella ripresa al 75’ segna il 2-0. I “nuovi” arrivati spingono il Ghilarza verso la vittoria, ma come spesso capita, il Monastir è un osso durissimo, in particolare quando la partita volge al termine: prima Cannizzaro all’88’ firma il gol che accorcia le distanze; poi al 91’ è capitan Melis a regalare alla sua squadra un punto quasi insperato trasformando un calcio di rigore.
Il Ghilarza fa un passo avanti ma non è abbastanza: la distanza dal San Teodoro rimane ampio ma si può vedere anche il bicchiere mezzo pieno, perché stacca Taloro e Ossese entrambe sconfitte. Per il Monastir un punto ottimo, con l’aggancio al Sant’Elena a quota 28. Non una buona notizia la vittoria del Li Punti, ma questa gara conferma che il Monastir lotterà fino alla fine.

Ossese-Ferrini 1-0
Missione compiuta per la Ferrini, che batte l’Ossese conquistando tre punti preziosi e avvicinandosi alle prime posizioni, a -2 proprio dai bianconeri e dal Taloro, appaiati a quota 49. Il gol partita è realizzato da Figos, che entrato nella ripresa al posto di Podda, segna il gol vittoria. Da segnalare anche un rigore realizzato da Podda, che però l’arbitro ha annullato, per un presunto doppio tocco dell’attaccante, rendendo di fatto irregolare la segnatura.
Altra sconfitta in trasferta invece per i bianconeri, che non riescono a dare la sterzata a una stagione che li ha visti a lungo al terzo posto, anche vicini al duo di testa, salvo perdere terreno da 3 mesi a questa parte.

Carbonia-Taloro 2-0
Il Carbonia dopo aver sognato lo sgambetto al Budoni in settimana, battono con merito il Taloro, in un match di alta classifica. Partita pesantemente condizionata dalle pessime condizioni del terreno di gioco, molto allentato e appesantito dalla pioggia, che non permette alle due squadre di offrire un calcio offensivo. Il primo tempo è racchiuso in due possibili occasioni con Monteiro e Porcheddu, che però vengono respinti dalla difesa ospite. I gol arrivano nella ripresa: da una combinazione sulla fascia destra Dore-Mastino, quest’ultimo mette palla in mezzo per Muscas che viene atterrato in area di rigore da Castro: rigore e giallo per il difensore argentino. Monteiro si incarica della battuta e segna angolato, regalando il vantaggio ai suoi. Il Taloro subisce il colpo e poco dopo arriva il raddoppio: ancora Mastino protagonista, con un tiro forte rasoterra che viene deviato in porta dalla difesa avversaria. Il Taloro cerca di reagire, Fois tenta la conclusione su punizione, il tiro è centrale. Il Taloro cerca con veemenza il gol per riaprire l’incontro, ma verso le battute finali rimane in 10: Castro commette fallo su Porcheddu, doppio giallo e automatico rosso.
Il Carbonia riparte, con una squadra giovane (ben 6 fuoriquota a fine partita in campo contemporaneamente) batte una diretta concorrente e si avvicina alla top 5. Il Taloro inciampa ma mantiene comunque la quinta piazza, in compagnia dell’Ossese.

Sant’Elena-Nuorese 0-2
Colpo grosso a Villa san Pietro, casa odierna del Sant’Elena, per la Nuorese che batte i quartesi e cerca il rilancio in classifica, alimentando le speranze almeno di conquistare un posto nei playout. Male, malissimo i padroni di casa, che perdono la quinta partita consecutiva e subiscono l’aggancio del Monastir a quota 28 punti. Ospiti che cominciano subito premendo sull’acceleratore, al 4’ è Cocco che cerca il gol ma il portiere respinge. Ancora Nuorese al 7’, Cocco libera di Nardo che manda di poco fuori. Inizia bene la squadra di Picconi, che al 15’ sciupa con Di Nardo una possibile occasione per passare in vantaggio. Il Sant’Elena si fa vedere attorno alla mezz’ora con l’ex Ragatzu, che di testa impegna Scarcella. L’attaccante tenta più volte di impegnare il portiere, ma Scarcella è sempre attento. A fine primo tempo, le due squadre rimangono in 10: espulsi Littarru per i locali e Tiddia per gli ospiti.
Anche nella ripresa la partita è equilibrata, le squadre cercano il gol: sempre Ragatzu al 13’ che sfiora il gol di testa. Al 34’ il gol che sblocca il risultato: il gol viene realizzato da Dem, entrato nel corso della ripresa. Il gol subito innervosisce i padroni di casa, che non riescono a riprendere il risultato e rimangono in 9 per l’espulsione di Porcu. Il sigillo alla partita viene messo da capitan Cocco, che chiude i conti.
La vittoria dà respiro alla Nuorese: questa è la prima vittoria in trasferta per i verdazzurri, che cercano ancora di alimentare le speranze di salvezza, almeno attraverso i playout. Per il Sant’Elena il periodo nero continua: 1 sola vittoria nelle ultime 6, che certificano una discesa preoccupante per i quartesi, che ora si ritrovano al terz’ultimo posto, in compagnia del Monastir.

Villacidrese-Li Punti 2-4
Il Li Punti vuole rifarlo. Dopo l’incredibile recupero della scorsa stagione coinciso con il playout vinto contro il Guspini e la permanenza in Eccellenza, anche quest’anno le ambizioni della squadra di Salis rimangono intatte. Tante le similitudini con la scorsa stagione: metà campionato all’ultimo posto in classifica, poi il mercato invernale che porta nuova linfa alla rosa e i risultati che cominciano ad arrivare. La vittoria di oggi a Villacidro è fondamentale, perché i sassaresi arrivano a quota 30, superano Monastir e Sant’Elena e puntano decisamente il Lanusei. Al Comunale di Villacidro la partita si sblocca subito: 1’ di gioco, palla in profondità a sinistra verso Ruiu che sorprende l’avversario e anticipa Quiriti in uscita: terzo gol in tre partite per il terzino sassarese e subito vantaggio Li Punti. La Villacidrese avrebbe subito l’occasione di pareggiare: all’8’ minuto azione di Alfarano sulla destra contrastato da Olmetto, tocco con il braccio di quest’ultimo e rigore fischiato. Sul dischetto però Palermo batte centrale e troppo lento, consentendo a Secchi di deviare con le gambe; sulla ribattuta ancora Palermo di testa, ma il portiere non ne vuole proprio sapere di subire gol e devia in angolo. Al 25’ raddoppio ospite: palla recuperata a centrocampo, Fini si invola verso l’area di rigore con la linea difensiva che non fa nulla per contrastarlo, si sposta il pallone sul sinistro e dai 20 metri batte Quiriti. Al 40’ altro rigore per la Villacidrese: atterrato Alfarano in area sull’intervento di Troisi, dal dischetto ancora Palermo, che questa volta batte Secchi, accorciando le distanze. La Villacidrese nel secondo tempo cambia approccio e conquista subito i dividendi: al 6’ Caballero di testa su azione di angolo batte il portiere, anticipando tutti, e regala il pareggio alla squadra di casa.
La partita si incattivisce, diventa molto più fisica e senza esclusione di colpi; entrambe vogliono portare a casa la vittoria e agevolare il proprio cammino. Proprio Troisi al 35’ segna il gol del sorpasso sassarese: punizione dalla trequarti di Pablo Val, palla messa in mezzo e il difensore da due passi mette dentro. Esplosione di gioia dalla panchina ospite, esultanza anche polemica del difensore rivolto verso la tribuna di casa. Il gol cambia letteralmente la partita, perché esattamente un minuto dopo arriva il quarto gol: palla in avanti, Lemiechevski anticipa la difesa e da dentro l’area segna il gol che chiude di fatto l’incontro.
Settimana perfetta per il Li Punti: 9 punti in 3 gare, 13 punti nelle ultime 5 uscite, che hanno di fatto tolto la squadra di Salis dalla zona rossa e consente ora di puntare decisamente in alto: la salvezza diretta è a un solo punto, un recupero incredibile considerando la prima metà della stagione. Per la Villacidrese una sconfitta pesante nel punteggio: una vittoria avrebbe quasi dato la certezza della salvezza, invece la squadra di Mannu dovrà ancora sudare fino all’ultima giornata.

Lanusei-Calangianus 2-2
Un punto a testa per Lanusei e Calangianus, ma questi ultimi non possono che recriminare per non aver mantenuto il doppio vantaggio, facendosi recuperare da un Lanusei che non riesce più a vincere ma che si mantiene sempre poco sopra la linea di galleggiamento. Il primo tempo si chiude con il vantaggio dei giallorossi, ad opera di Ferrari. Nel secondo tempo, ancora Calangianus avanti con Barbuio, che segna il raddoppio dando sicurezza agli ospiti. Forse la troppa sicurezza, sommata alla forza della disperazione da parte dei padroni di casa, fa si che il punteggio rimanga sempre in bilico, con il Lanusei che prima accorcia le distanze con Paulis, e poi arriva al pareggio con Rako.
Per il Calangianus poteva essere una vittoria importante, una vittoria che avrebbe consentito ai galluresi di accorciare verso le prime posizioni di classifica e partecipare al gran ballo delle squadre che cercano il piazzamento dietro le corazzate Latte Dolce e Budoni; è invece maturato un pareggio che lascia decisamente l’amaro in bocca. Per il Lanusei un punto che non serve a niente: da diverse giornate infatti la squadra ogliastrina naviga a vista, non riuscendo a staccarsi dal quattordicesimo posto, sia per demeriti propri ma anche per demeriti degli avversari, che puntualmente mancano l’appuntamento con il sorpasso. Serve sicuramente di più per raddrizzare una stagione totalmente negativa.

Tharros-Bosa 5-5
Il risultato di giornata non può che essere quello tra Tharros e Bosa, che danno assoluto spettacolo in campo, con ben 10 gol realizzati e un’altalena di emozioni dal primo all’ultimo minuto, letteralmente. Perché il Bosa, che cerca i punti per la definitiva salvezza, vuole mettere in chiaro subito le cose, segnando nel giro dei primi 10 minuti ben 3 gol: il primo arriva al 5’ di gioco, su situazione di calcio d’angolo svetta più in alto di tutti Di Angelo, che realizza. All’8’ minuto il raddoppio ad opera di Imoh, molto rapido a mettere dentro eludendo l’intervento della difesa di casa. Il Bosa è letale sui calci piazzati, e al 11’ arriva il terzo gol: altro calcio d’angolo, e Carboni impatta di testa, segnando il terzo gol. Tharros tramortita da questo triplo colpo ospite, ma cerca di non scomporsi, arrivando al gol della bandiera al 26’: apertura per Atzori che punta l’avversario e mette la palla in profondità sulla corsa di Sanna, che anticipa il portiere toccando il pallone il tanto che basta per segnare.
La ripresa parte cosi come era iniziato il primo tempo: la Tharros vuole subito recuperare terreno e al 2’ minuto conquista un calcio di rigore: Pinna mette in mezzo per Sanna che anticipa il portiere, che nell’uscita travolge l’attaccante: nessun dubbio per l’arbitro, con Atzori che si presenta sul dischetto e spiazza Soto, riducendo ancora lo svantaggio. Al 6’ minuto l’incredibile pareggio: palla giocata a sinistra, Atzori mette sulla corsa per Pinna che trova in mezzo all’area Mattea, che anticipa tutti e insacca. La squadra oristanese spazza via cosi il primo quarto d’ora di gioco, recuperando il triplo svantaggio. Ma la partita ha ancora tantissimo da raccontare: al 21’ Bosa ancora avanti con Carboni, che riceve al limite dell’area e dai 20 metri scaglia un tiro potente ma deviato quel tanto che basta per sorprendere Stevanato, per la gioia della panchina ospite che esplode di gioia. La Tharros arriva ancora al pareggio, al 35’: azione di ripartenza con Atzori che salta l’avversario, entra in area toccando la palla sull’uscita di Caroli (entrato nel secondo tempo per Soto) e sulla palla stessa si avventa Sanna, che segna la sua personale doppietta. Bosa ancora raggiunto che però non demorde, e arriva ancora una volta il gol del sorpasso: 38’, ancora su azione di calcio piazzato, palla messa in mezzo all’area con Stevanato non sicuramente impeccabile: sulla palla il più lesto è Imoh che anticipa il portiere e segna anche lui la doppietta personale. Al 42’ l’epilogo con il quinto gol anche per la Tharros: Atzori sulla sinistra mette in mezzo, difesa ospite immobile e Calaresu mette dentro da zero metri.
È stata una partita semplicemente scoppiettante, che a bocce ferme racconta di un punto importante conquistato per entrambe, anche se il Bosa è la squadra che può recriminare maggiormente, considerando l’ampio vantaggio iniziale. Un punto che comunque permette a entrambe le squadre di fare un passo in avanti verso la salvezza.

CLASSIFICA:  Latte Dolce e Budoni 69, San Teodoro PR 55, Ghilarza 51, Taloro e Ossese 49, Ferrini 47, Carbonia 45, Calangianus 43, Bosa 42, Tharros 37, Iglesias e Villacidrese 35, Lanusei 31, Li Punti 30, Sant’Elena e Monastir 28, Arbus e Nuorese 23.

PROSSIMO TURNO (12/03)
Arbus-Carbonia
Bosa-Lanusei
Budoni-San Teodoro
Calangianus-Ferrini
Li Punti-Ghilarza
Nuorese-Tharros
Ossese-Villacidrese
Latte Dolce-Monastir
Taloro-Iglesias

Stefano Piras

TAG:  Eccellenza
 
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