Missione compiuta per il Budoni che si sbarazza della Boreale Don Bosco con un netto 4-0 nella gara di ritorno del primo turno dei playoff nazionali: per i galluresi si spalancano cosi le porte della finale, avendo bissato il successo di sette giorni fa a Roma, quando si imposero con il punteggio di 1-2.
Non c’è davvero storia nella gara di ritorno, con il Budoni che fa la parte del cannibale, mettendo in campo la miglior formazione possibile e indirizzando la qualificazione già nei primi minuti di gara. La formazione sarda schiera lo stesso 11 dell’andata con il duo d’attacco Meloni-Santoro, mentre in panchina torna Satta. L’inizio gara è arrembante, il Budoni entra in campo con piglio totalmente diverso rispetto al timoroso inizio di gara di sette giorni fa, e al 15’ è già in vantaggio: calcio di rigore fischiato da Scarano di Seregno, Meloni con freddezza supera l’estremo difensore avversario. Passano soli 7 minuti e arriva il raddoppio ad opera di Greco; micidiale uno-due per la squadra di Cerbone, Boreale al tappeto senza dare segnali di vita. Con la qualificazione ormai in tasca, per il Budoni è il tempo di gestire le forze, per una stagione iniziata ad agosto e ancora in corso di svolgimento, ma gestire le forze non preclude l’attacco alla porta laziale, che arriva con continuità e porta al gol del 3-0 al 41’ della prima frazione con Lamacchia. La prima frazione di gioco si chiude con un risultato netto per i sardi, che anche nella ripresa gestiscono il risultato e lo arrotondano al 75’, ancora con Meloni: implacabile il bomber nuorese, autore di 3 gol in queste due partite e a discapito dell’età (38 anni a ottobre): sono 32 in questa stagione per l’ex Carbonia e Muravera.
Missione compiuta dicevamo, ma il lavoro ancora non è finito: mancano ancora due partite per il Budoni per festeggiare il ritorno in Serie D, e l’ultimo scoglio si chiama Ellera Calcio: la formazione umbra ha superato nel doppio confronto lo Zenith Prato, battuto all’andata 1-0 mentre nel ritorno giocato oggi sono serviti i tempi supplementari per decretare l’1-1 che qualifica la squadra del comune di Corciano. Squadra alla portata del Budoni, che ha dimostrato di meritarsi la categoria superiore allestendo una rosa di prim’ordine. Una finale è però pur sempre una finale, da giocarsi nei 180 minuti: andata in Umbria, ritorno in Sardegna. Per il Budoni sarà fondamentale un buon risultato nei primi 90 minuti, in modo da giocarsi la promozione tra le mura amiche.
Stefano Piras