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Eccellenza | Ferrini, Camba: “La salvezza passa per i dettagli, ci proveremo fino alla fine”

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Tornato alla Ferrini a dicembre dal Villasimius, per l’ex attaccante del Cagliari Primavera Lorenzo Camba, questo avvio di seconda parte di stagione nel massimo campionato regionale con la maglia dei biancorossoblù, si sta rivelando ricco di insidie. Il classe ’96 in carriera, oltre a disputare due stagioni nel campionato Primavera, ha maturato un’esperienza anche in Serie D dove, nella stagione 2018-2019, ha giocato 15 partite con la maglia del Castiadas nel girone G. Sempre in Sardegna, dopo le esperienze, tra le altre, alla Nuorese e alla San Marco Assemini è approdato alla Ferrini nel 2021. Nella stagione 2022-2023, termina il campionato come capocannoniere della squadra con 11 gol, mentre quest’anno è a quota quattro reti tra campionato e coppa. Per i cagliaritani, quest’ultima stagione si sta rivelando ben diversa dalle ultime due in Eccellenza, infatti, dopo essere stati per tre anni consecutivi tra le prime cinque forze del campionato, centrando anche una semifinale playoff l’anno scorso poi persa contro l’Ossese per 3-0, i ragazzi dell’attuale tecnico Mura si ritrovano ingaggiati nella lotta per la permanenza in categoria. Dopo il successo a dicembre ottenuto contro la Nuorese per Camba e compagni, sono arrivate le due vittorie consecutive nelle ultime due giornate contro Calangianus e Li Punti, che hanno permesso alla squadra di rilanciarsi in chiave salvezza. Abbiamo avuto l’occasione di intervistare il 26enne sardo che si è espresso così sull’andamento della squadra e sulle sue ultime prestazioni individuali.

Lorenzo Camba, dopo la scorsa stagione con la maglia del Villasimius hai fatto ritorno alla Ferrini: quali sono le tue sensazioni per questa prima parte di stagione?
“Le sensazioni sono positive, sono tornato qui dopo l’esperienza al Villasimius e ho ritrovato l’ambiente che mi aspettavo: ragazzi fantastici, una società presente che non ci fa mai mancare niente anche nei momenti di difficoltà. Abbiamo attraversato un momento critico, ma finalmente stiamo riuscendo a lasciarcelo alle spalle. Dobbiamo continuare così, perché rispetto all’anno scorso questo è un campionato di Eccellenza molto più livellato anche a causa dell’assenza dei fuori quota. Siamo consapevoli di questo, perché la Ferrini è una società che punta molto sui giovani e che va in campo con molti ragazzi provenienti dal settore giovanile. Sapevamo già dall’inizio che sarebbe stato un campionato complicato per noi e si sta dimostrando tale. Queste due ultime vittorie ci devono dare quella spinta in più ma senza abbassare la guardia perché appena molliamo di un centimetro possiamo incappare in periodi bui e pertanto serve continuare con questa mentalità”.

Siete reduci dalla bella e importante vittoria nello scontro diretto contro il Li Punti in trasferta. Che partita è stata e quanto sono pesanti questi tre punti in chiave salvezza?
“È stata una partita maschia e molto complicata dove la carica agonistica ha prevalso. Entrambe le squadre sapevano di non poter perdere questa sfida, ma per fortuna nostra e sfortuna loro, siamo riusciti a vincerla noi. Io non sono riuscito a esserci, ma i miei compagni sono stati molto bravi: Roberto Piroddi e Gabriele Dore hanno fatto due gol importanti, ma ciò che va sottolineato è l’atteggiamento della squadra che ha dato tutto sul campo, lottando su ogni pallone, con diversi giovani sul terreno di gioco che si sono presentati in una partita così importante con grande capacità. La vittoria è stata anche frutto di episodi perché anche gli avversari sono stati bravi, ma alla fine è girata dalla nostra parte. Dobbiamo continuare a lottare perché per farla girare ancora in nostro favore servirà questo impegno. Punti decisivi per la salvezza? Proprio ieri osservavo la classifica ed è ancora tutto aperto, dall’ultima posizione a ridosso dei playoff le squadre sono tutte lì: credo che questo sarà un campionato dove probabilmente si dovrà sudare fino all’ultimo minuto di recupero dell’ultima giornata. Ci sono tante squadre con valori alla pari quindi credo che saranno i dettagli a fare la differenza. Quella contro il Li Punti è stata una vittoria fondamentale per noi, ma non ci deve far illudere”.

Nelle ultime stagioni di Eccellenza la Ferrini ha dimostrato di essere tra le squadre più spigolose e sorprendenti della categoria arrivando non a caso per tre anni consecutivi nelle zone alte della classifica. Secondo te cosa è mancato in questa stagione?
“Rispetto agli anni scorsi ci sono stati tanti cambiamenti a partire dalle dimissioni di mister Pinna per arrivare al rinnovamento dell’ossatura principale della squadra che ha dovuto salutare Alberto Usai e Marco Aresu, veri e propri perni del nostro centrocampo. Novità che hanno sicuramente inciso, ma che la squadra e la società hanno saputo fronteggiare al meglio. Per noi questo è stato un percorso naturale delle cose, perché quando vengono a mancare certezze come queste è normale affrontare un periodo di rodaggio. Adesso però il tempo a disposizione è finito e bisognerà essere bravi a fare in modo di far fruttare tutti i sacrifici fatti da inizio anno”. 

A novembre ci sono stati due addii: prima quello del portiere Marco Manis, che dopo due anni ha lasciato la squadra per accettare la proposta dell’Ilvamaddalena, e due giorni dopo la notizia delle dimissioni del tecnico Sebastiano Pinna, che ha accettato poi l’offerta della Costa Orientale Sarda. Due riferimenti per questa società, in particolare Pinna, che per sei anni è stato alla guida della squadra. Questo può aver intaccato a livello mentale nel prosieguo della stagione?
“Non è stato facile superare l’addio del mister, ma la squadra ha reagito immediatamente senza farsi abbattere. Dopo di lui, il mister Antinori ha dato subito una scossa prendendo in mano la situazione. Tutto questo ha permesso di sopperire alle grandi perdite di Manis e del mister. Ripeto, è stato qualcosa di fisiologico perché dopo questi due addii era normale che la squadra dovesse affrontare questo periodo di difficoltà, però grazie all’aiuto di tutti siamo nuovamente sul pezzo e gran parte del merito va dato ai tre punti fermi della squadra, tra cui il capitano Alessandro Bonu, Gianluca Podda e Federico Boi, ragazzi che sono sempre stati qui in tutti questi anni vivendo i momenti belli e i momenti brutti della squadra. Anche grazie a loro abbiamo trovato la forza per ricompattarci, dimostrando di essere un grande gruppo capace di reagire alle avversità”.

Quali sono gli step di crescita che dovrà fare questa squadra da qui fino a fine stagione?
“Sono tanti, questa è una squadra che ha grandi margini di miglioramento e ha grosse potenzialità da poter far emergere. Per riuscirci però dobbiamo credere più in noi stessi senza abbattersi nei momenti di difficoltà, facendo però attenzione a non peccare di presunzione quando le cose girano bene. Tutte le partite sono a sé, si può vincere contro tutti ma anche perdere. Se raggiungiamo questa consapevolezza credo che tutte le nostre potenzialità possano emergere, soprattutto quelle dei giovani che si stanno affacciando in questo campionato in punta di piedi, ma che stanno dimostrando di poterci stare con merito”.

Tra le dirette concorrenti per la salvezza, siete tra le squadre che subiscono meno reti. A mancare però è una prolificità in attacco: solo 16 gol finora come Li Punti e Ghilarza, rispettivamente penultima e ultima del campionato. Come può essere migliorato questo aspetto?
“Creiamo diverse occasioni, ma serve essere più bravi negli ultimi trenta metri dove è necessaria la giocata del singolo o magari l’imprecisione dell’avversario. Io sono dell’idea che sia difficile far gol contro tutte in questo campionato, ma la qualità del singolo in quella zona del campo può fare la differenza. Per il resto, credo che non ci si possa rimproverare nulla anche perché siamo una squadra con un’ottima difesa rispetto alle nostre dirette concorrenti. Questo è normale vedendo alcuni nomi del nostro reparto arretrato: Alessandro Bonu, Federico Boi, Alessandro Mancusi, tutti giocatori esperti che conoscono bene la categoria. Tornando all’attacco, credo che in squadra ci sono tanti giocatori capaci di fare gol, Gianluca Podda ad esempio, ha una media di 10-15 gol a stagione, Gabriele Dore e Roberto Piroddi che hanno sempre fatto i loro gol, soprattutto Roberto, che per quanto giovane, ha sempre segnato e sta continuando a farlo. Bisogna stare tranquilli perché ci saranno partite dove verranno fatti tanti tiri e nessun gol come altre dove invece ne farai pochi ma andrai a segno sempre. Serve continuare a impegnarsi, il resto arriverà da sé”.

Sei un attaccante che a livello individuale ha sempre fatto bene: per due stagioni consecutive sei riuscito ad andare in doppia cifra facendo 22 gol totali nelle ultime due stagioni. Quest’anno finora sei andato a segno quattro volte e sei stato decisivo nella gara contro la Nuorese. Quanto sei soddisfatto delle tue prestazioni finora?
“Sono un attaccante che pensa più ai risultati del collettivo che a quelli individuali. Preferisco fare il lavoro “sporco” per aiutare i miei compagni nella manovra facendo così salire la squadra. Onestamente però da attaccante quando non segno sento che qualcosa mi manca: ho tanto bisogno di segnare, per me è fondamentale. Quando non faccio gol per una o due partite di fila tendo a innervosirmi, ma comunque darò sempre tutto in campo indipendentemente dai gol. Nella mia carriera ho sempre fatto bene in termini realizzativi, è solo questione di tempo: devo essere bravo a tenere la calma quando questi non arrivano, impegnandomi in allenamento e migliorando eventuali errori quando sbaglio. Gli attaccanti che hanno sempre fatto gol, con il lavoro, continueranno a farli, ne sono convinto”.

La Ferrini si salverà?
“Sono scaramantico, non posso dirlo. Ciò che posso dire però è che noi saremo lì sul pezzo dal primo all’ultimo minuto, dalla prossima giornata fino all’ultima di campionato per provare a portare a casa una salvezza che, qualora arrivasse, sarebbe per me un traguardo molto più importante di qualunque altro raggiunto in questi anni”.

Chi vincerà il campionato?
“Per me le squadre che sono lì davanti, compreso il Calangianus e l’Iglesias, sono tutte più o meno dello stesso livello. Sono squadre in grado di giocare un bel calcio e con grandi giocatori tra le proprie fila: come nella corsa salvezza, dovranno sudarsela tutte fino alla fine. Oggi, invece, si giocherà la finale di Coppa Italia tra Villasimius e Ossese, un remake della passata stagione, ma stavolta spero con un finale diverso in favore del Villasimius. Faccio un grosso in bocca al lupo a tutti loro, dal mister Nicola Manunza, alla società, ai presidenti, tutte persone a cui sono rimasto fortemente legato e che spero si possano togliere diverse soddisfazioni a partire da domani”.

Nel prossimo impegno di campionato affronterete l’Alghero in casa. Loro contrariamente da voi, sono reduci dalla sconfitta contro l’Iglesias. Credi che questo potrà incidere positivamente per voi sull’esito del match? Che partita ti aspetti?
“Mi aspetto una partita come le ultime, una gara maschia dove loro non vorranno assolutamente perdere. Sarà una partita dove avrà la meglio la squadra che ha più voglia di vincere, questo permetterà sicuramente di vedere una bella partita. Entrambe hanno le giuste motivazioni per trovare la vittoria: loro, dopo esser partiti bene in campionato vorranno riscattarsi subito dopo la sconfitta di domenica, noi non ci possiamo permettere di mollare di un centimetro. Sarà una partita incerta dove spero che alla fine la spunteremo noi”.

Questa sfida metterà di fronte anche te e Scognamillo, due dei migliori finalizzatori delle rispettive squadre. Cosa ne pensi della sua stagione fin qui?
“Non ho mai avuto la fortuna di conoscerlo, ma l’ho sempre affrontato da avversario già dai tempi in cui faceva tanto bene in Serie D con il Latte Dolce. È un grandissimo attaccante, lavora molto bene di reparto ma ha anche tante qualità in area di rigore e i gol fatti lo testimoniano. È un giocatore che personalmente mi piace come tipo di gioco, dà tutto per la squadra, è un ragazzo umile ma sa anche essere un trascinatore: sono sicuro che farà una grandissima carriera in futuro”.  

Tra i tuoi colleghi di reparto in attacco chi ti ha impressionato di più finora?
“Anche se non è una punta dico Matteo Argiolas, è un attaccante esterno che dopo l’infortunio subito l’anno scorso, sta facendo grandi cose con il Villasimius”.

Il difensore più ostico contro cui hai giocato in questo campionato?
“Quello con cui mi sono divertito di più e che sicuramente è anche tra i più ostici, considerando le tante botte in maniera leale che ci siamo scambiati, è Nicolas Madero del Monastir. Oltre a lui, il suo compagno di reparto Fabio Porru, mi ha impressionato molto: in futuro sarà uno dei più forti difensori centrali dell’Eccellenza”.

Nei tuoi anni nella Primavera del Cagliari eri noto per fare gol in acrobazia. Nel torneo di Viareggio sei andato a segno con una rovesciata, che ricordo hai di quella partita? Che cosa pensi invece della stagione disputata fin qui dai ragazzi di mister Fabio Pisacane?
“È stata una partita molto bella, era un Cagliari-Bologna, l’ultima giornata del girone di qualificazione di Viareggio per gli ottavi di finale. Fu la rete dell’1-1: arrivò una palla in area di rigore e feci gol. È stata un’emozione fortissima. Ricordo che venne trasmessa in diretta alla Rai. A fine partita rividi le immagini del mio gol con il commento di Rai Sport: è stata una grande soddisfazione per me. Il cammino del Cagliari quest’anno in Primavera? Stanno facendo bene, credo che la Primavera sia un percorso in cui i ragazzi devono pensare più al miglioramento personale piuttosto che al risultato. È un trampolino di lancio verso il mondo della Prima Squadra che è tutto un altro mondo e quindi deve essere un’esperienza mirata principalmente per far arrivare più giovani a questo salto. Loro stanno facendo grandi risultati, vincendo tante partite con alti e bassi, ma sono sicuro che stanno dando tutto. Da cagliaritano, auguro a tutti loro di esordire presto in Prima Squadra”.

In carriera hai giocato anche in Serie D: cosa pensi della stagione delle sarde fin qui? Ti saresti aspettato di vederle quasi tutte in piena lotta salvezza?
“Sarei ipocrita nel dire che la stagione stia andando bene per tutte, ma allo stesso tempo sono molto fiducioso perché vedo che tutte le sarde hanno invertito la rotta. La Cos, per esempio, con l’arrivo di mister Pinna ha cambiato marcia. Allo stesso modo anche tutte le altre stanno ingranando. Sono fiducioso e spero che si possa raggiungere un piccolo miracolo sportivo per tutte loro, anche perché così l’anno prossimo ci saranno solo squadre che saliranno in Serie D e nessuna che retrocederà: rendendo un campionato di Eccellenza un po’ meno competitivo, concedendo magari, un po’ più di speranze di vittoria anche alla Ferrini”.

Giuseppe Meloni

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