Un percorso importante quello disputato da mister Mario Fadda alla guida dell’Ossese durante la scorsa stagione. Dal duello con l’Ilvamaddalena, vinto dai ragazzi di Carlo Cotroneo abili nel sbaragliare la concorrenza conquistando il primato in campionato e la promozione diretta in Serie D, al percorso nei playoff con il salto di categoria solo sfiorato nella doppia sfida in semifinale persa contro il Terni (0-0 all’andata e 1-1 al ritorno giocato al Walter Frau di Ossi). Un tecnico esperto per la categoria che al momento è alla ricerca del giusto progetto per ritornare in panchina dopo l’avventura in bianconero. Archiviata la quinta giornata della massima competizione sarda, ai nostri microfoni è intervenuto proprio l’ex allenatore tra le altre del Taloro Gavoi Mario Fadda che ci ha parlato delle sue impressioni sul momento vissuto dalle squadre isolane impegnate nel campionato di Eccellenza.
Fadda, un campionato di Eccellenza apertissimo, una classifica molto corta e tante squadre attrezzate per giocarsela fino alla fine, si aspettava questo inizio, qual è il suo bilancio fin qui?
“Per fare un bilancio ancora è presto, la stagione è tutto sommato appena iniziata. A breve ci saranno anche le gare dei quarti di ritorno di Coppa Italia che solitamente portano via tante energie fisiche e nervose. Man mano si inizia a capire chi farà un campionato di vertice e chi invece farà più fatica nelle zone medio-basse, ma ancora è presto”.
Da ex allenatore dell’Ossese immagino stia seguendo le gare di Demartis e soci. I bianconeri sono tornati a vincere in campionato contro il Taloro Gavoi dopo due sconfitte consecutive. Cosa pensa delle prestazioni finora e a cosa può ambire la società sassarese quest’anno?
“Fin qui ho seguito poco l’Ossese, mi tengo aggiornato attraverso i risultati. Credo che la squadra sia all’altezza di lottare per le zone di vertice fino alla fine e ho piacere che questo avvenga. Sono legato ai dirigenti, ai tifosi e ovviamente ai giocatori, auguro a tutti loro il meglio, conservo un bellissimo ricordo degli anni passati assieme”.
Domanda secca: chi vede favorita per la vittoria finale?
“Budoni. È la squadra che secondo me ha più esperienza in questa categoria, sa come si vince questo campionato e sa cosa fare per ottenere i risultati. Ieri sono incappati in un pareggio contro il San Teodoro, ma in un derby questo può accadere. Al di là di questo però è una società a mio avviso solida, che ogni qual volta va giù sa come risalire. Ha tutto per vincere: carattere, uomini e soprattutto allenatore. Tempio, Monastir e le altre outsider lotteranno fino alla fine, questo è certo, ma il Budoni ha qualcosa in più. Però attenzione perché l’Ilvamaddalena insegna: in questa categoria non trionfa il più forte ma chi ha più continuità”.
Tra nove giorni, mercoledì 23 ottobre, ci sarà la gara di ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia tra Alghero-Ossese, che gara si aspetta? Chi passerà il turno?
“Non conosco molto bene l’Alghero, quest’anno l’ho visto giocare una volta soltanto, con molte assenze in occasione della sfida pareggiata contro il Li Punti. La vittoria contro l’Iglesias fuori casa e il 2-0 contro la Ferrini è un chiaro segno di forza da parte loro. Può essere la squadra rivelazione di quest’anno come il Villasimius o il Ghilarza della scorsa stagione, è una squadra che può dare fastidio a chiunque, compresa l’Ossese. La società ha fatto investimenti importanti per stare nella parte sinistra della classifica e competere per tutte le competizioni. Sulla partita di mercoledì non mi sbilancio dico 50 e 50 perché di fronte c’è un avversario che negli ultimi tre anni ha vinto due volte questa coppa, quindi nessuno meglio di loro sa come si vincono gare tipo quella di domani. Sarà una bella partita.”
Fadda dopo aver sfiorato la Serie D alla guida dell’Ossese, ci sarà possibilità di rivederla in panchina con qualche altra squadra? Quale club le piacerebbe allenare?
“Il tempo del riposo è finito. Sento di aver ricaricato le batterie al meglio in questo periodo di inattività. Ho tanta voglia di ritornare in campo, in questi mesi ho rifiutato diverse proposte che io non ho reputato adatte a me ma attendo la chiamata giusta. Al momento non ho trovato ciò che cerco, ovvero un progetto solido e serio che mi convinca ad accettare l’incarico. Dove? Guardo all’Eccellenza ma sono un uomo ambizioso perciò esaminerò ogni tipo di offerta anche da categorie più alte se ce ne sarà occasione. A me le sfide sono sempre piaciute, vedremo”.
Come vedi le sarde in Serie D, secondo lei riusciranno a invertire la rotta?
“La situazione in Serie D è paradossale. Le squadre sarde secondo me sono più attrezzate rispetto agli altri anni ma inspiegabilmente fanno molta più fatica. Vedere il Cos in questa condizione fa strano, come stupisce vedere anche l’Olbia in quelle posizioni. Per il tipo di organico a disposizione è difficile spiegarsi un tale inizio. Sarà fondamentale riuscire in fretta a trovare continuità nei risultati, solo così potremmo assistere a una bella rincorsa. Ho visto delle buone gare da parte dell’Atletico Uri, dell’Ilvamaddalena quest’anno, ma anche il Latte Dolce che seppur costretta spesso ad inseguire, riesce a mettere in campo grande carattere ottenendo punti. In questo momento ripeto, stanno tutte faticando ma secondo me ci sono grosse potenzialità per fare un campionato di livello”.
Giuseppe Meloni