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Eccellenza | Bosa ko, l’Ilvamaddalena festeggia il ritorno in Serie D

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Altre due partite nel sabato di Pasqua per il campionato di Eccellenza, il cui trentesimo turno è stato spezzato in dodici giorni: due sfide interessanti e importanti, a Bonorva e Oristano, che si sono risolte con due vittorie degli ospiti. E se la vittoria contro il Bosa regala la gioia all’Ilvamaddalena, la vittoria dell’Ossese contro la Tharros vale doppio, perché mette pressione a Tempio e Ferrini, che si sfidano mercoledì 3 aprile chiudendo questa lunga giornata.

Ossese che vince in rimonta a Oristano, il 2-1 bianconero matura nei minuti finali di gara dopo un primo tempo difficile, con i padroni di casa motivati nell’ottenere un risultato positivo per staccarsi dalla zona playout. Al 37’ del primo tempo la Tharros passa in vantaggio: calcio d’angolo e zuccata di testa di Tetteh, che sovrasta gli avversari e supera Cherchi. Il preziosissimo vantaggio non viene però gestito dai biancorossi, che non hanno il colpo del KO, mentre mister Fadda sa come fare: l’ingresso di Contini cambia totalmente la partita: è suo, infatti, il gol del pareggio, su tap-in davanti alla porta dopo l’assist di Vita. L’Ossese non molla, preme in avanti per cercare il gol vittoria, e arriva ancora con Contini, che pulisce una palla sporca in area mettendo ancora alle spalle di Mereu. Finisce con il triplice fischio dell’arbitro e con la vittoria dei bianconeri, che salgono così in seconda posizione. Notte fonda invece per la Tharros, ancora a pari punti con il Calangianus ma entrato in zona playout per gli scontri diretti, e con una gara in più rispetto ai giallorossi.

Bentornata Ilva!
Tutti gli occhi erano puntati allo stadio “Chicchitto Chessa” di Bonorva, casa del Bosa per questa stagione sportiva. E l’Ilvamaddalena non tradisce le attese: il 6-0 rifilato alla compagine bosana certifica ufficialmente il ritorno in serie D dei maddalenini dopo una sola stagione. La retrocessione della scorsa stagione nel playout contro l’Atletico Uri è ora solo un brutto ricordo per Di Pietro e compagni. La giornata è di quelle giuste per la capolista, che già nella prima frazione chiude la pratica Bosa, e con essa il discorso promozione. Al 24’ minuto il gol del vantaggio: calcio d’angolo dalla sinistra, Dominguez anticipa tutti e insacca di testa. Alla mezz’ora il raddoppio: rimessa laterale in zona offensiva, sponda di Touray e Kiwobo, salito in attacco, è lesto a mettere dentro. Il 3-0 arriva al 43’ di gioco: Dominguez fa partire l’attacco con una palla verticale su Touray, che supera in velocità Pischedda e dal limite dell’area supera Idrissi.

Il secondo tempo diventa così una formalità: il Bosa non ha la forza di reagire e l’Ilvamaddalena può subito siglare il quarto gol: al 4’ minuto Lobrano dalla destra mette una palla invitante, che Facundo Maitini di testa non può sbagliare. Girandola di cambi per entrambe le squadre, e Tapparello, entrato nella ripresa, fa centro: minuto 34, angolo di Piriottu sporcato da Maitini, e l’attaccante argentino già vincitore con l’Ilva del campionato di Eccellenza di due stagioni fa, mette dentro da due passi. Il gol che chiude i giochi arriva un minuto dopo: è Nico Maitini che in area cerca e trova Piriottu, che non può sbagliare. Al triplice fischio i festeggiamenti dei giocatori e dei tifosi, arrivati in massa a Bonorva a sostenere la squadra, sostegno mai mancato in tutta la stagione.

Campionato vinto meritatamente dall’Ilvamaddalena, che fin dalle battute iniziali ha dimostrato di essere una o più spanne sopra tutte le avversarie. Lo dicono i numeri: terzo miglior attacco con 48 gol fatti, e pesano sicuramente i 6 gol siglati contro il Bosa; 19 vittorie in 28 partite con 7 pareggi e appena 2 sconfitte. Ma quello che impressiona di più sono i numeri difensivi: appena 13 gol subiti in 28 partite, con 18 clean sheet: questo significa che i 13 gol subiti sono distribuiti in appena 10 giornate.

Un campionato costruito partita dopo partita, a cominciare dal big match contro l’Ossese della prima giornata. Tanti gli 1-0 nella prima parte di stagione, un percorso in Coppa Italia buono (semifinale persa proprio contro l’Ossese) ma l’attenzione di tutti era ovviamente il campionato. Una lieve flessione tra fine dicembre e inizio gennaio (un solo punto tra Ferrini e Ossese) sembrava dare qualche speranza agli avversari. Speranze che sono naufragate, perché l’Ilvamaddalena ha ripreso la marcia quasi senza intoppi. La sfida del 10 marzo contro il Tempio è stato di fatto decisivo: il pareggio al Manconi ha tolto energie agli avversari, che sono poi incappati in una sconfitta contro il San Teodoro e in un pareggio contro il Bosa, che hanno permesso all’Ilva di avere in mano diversi match point. Ne è bastato uno, il primo, per festeggiare.

Tanti i nomi che hanno contribuito a questa pronta risalita: a partire dalla dirigenza, che ha saputo non fare drammi dopo la retrocessione e ha trovato in Carlo Cotroneo un mister affidabile, conoscitore del calcio sardo e con lui sono stati scelti diversi giocatori che si sono sposati perfettamente con l’idea di gioco dell’allenatore: la difesa a 3 è stata il fiore all’occhiello, in virtù dei numeri visti in precedenza. Ruzittu, il capitano Di Pietro, Madero e Kiwobo hanno fornito prestazioni eccezionali e sono stati decisivi anche in fase offensiva, con gol anche pesanti (Di Pietro contro il Calangianus alla seconda giornata d’andata, Madero con i due gol decisivi, andata e ritorno, contro l’Iglesias). Ma non si possono non menzionare i Maitini (Nico e Facundo), così come Dominguez e Serra, che in mezzo al campo sono stati semplicemente di un altro livello, così come gli innesti di dicembre-gennaio (Touray e Tapparello) che hanno ulteriormente allungato la squadra e dato più soluzioni all’allenatore. Infine, è giusto anche menzionare Lobrano, Sias e Scarpitta: giovani ragazzi cresciuti nel settore giovanile, che hanno contribuito a portare l’Ilvamaddalena in alto.

CLASSIFICA (aggiornato al 30/04):
ILVAMADDALENA 64 punti (promossa in D); Ossese 50; Villasimius 49; Tempio*48; Ferrini 47* Ghilarza 44; Bari Sardo 40; Iglesias*39; San Teodoro e Li Punti 38; Taloro 36; Calangianus e Tharros 33; Carbonia 28; Bosa 26; Sant’Elena 23; Villacidrese* 20.

*: una partita in meno

Stefano Piras

TAG:  Eccellenza
 
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