A due giorni dal cinquantesimo anniversario dello storico Scudetto del Cagliari, Angelo Domenghini ha parlato al quotidiano Libero: ecco un breve estratto della sua intervista.
“Quando mi comunicarono il trasferimento litigai col presidente, fu una tragedia per me che non avevo mai lasciato la Lombardia. A Cagliari trovai una squadra equilibrata, facevamo un gioco senza stress, andavamo in campo per divertirci e ti sei trovato lì in alto senza fare calcoli. Scopigno? Speciale, e un intenditore di calcio, mai fatto un ritiro”
“La festa in città fu incredibile- prosegue l’ala del Cagliari e della Nazionale-durò 15 giorni e non ci si poteva muovere. Fu una riscossa sociale per Cagliari e i sardi. Secondo me se non avessero fatto il Sant’Elia ne avremmo vinto altri due o tre, all’Amsicora la gente ti era addosso e gli avversari soffrivano da matti questo. Cagliari come l’attuale Atalanta? Con due acquisti giusti vince lo Scudetto , fanno un ottimo gioco moderno proprio come noi all’epoca. Spero che un giorno tornino a riportare sorrisi come noi facemmo a Cagliari”.