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Dinamo Women | Tra storia e realtà: ora il cambio di marcia in LBF

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Uno scatto della sfida tra la Dinamo Women e il Lattes Montpellier | Foto Luigi Canu
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Da storica a stoica, con l’assenza della lettera “R” a simboleggiare sia l’abbandono del parquet per infortunio di Raca sia il tipo di prestazione fatta dalla Dinamo Women dopo il forfait della cestista serba. Un primo atto degli ottavi di finale di EuroCup in cui le ragazze di Antonello Restivo sono state brave nel reagire alle difficoltà, tenendo botta alla fisicità del Montpellier ma allo stesso tempo trovando le giuste contromisure per far male alle ospiti e tenere viva la speranza in vista di gara 2.

Approccio

Da un lato la maggiore imponenza fisica di Lenskins, dall’altra la rapidità di Jenkins, nel mezzo il talento e la qualità di Badiane sia nel fare da collante che in fase realizzativa. Tre fattori importanti che hanno, nelle prime battute, indirizzato gara 1 degli ottavi di EuroCup in favore del Montpellier. Un’inerzia che ha sorpreso inizialmente le ragazze di Restivo, con il coach che è corso subito ai ripari per riorganizzare le fasi in ambo i lati del campo. La tensione di affrontare un momento storico, non solo per il club ma per una regione intera, contro l’esperienza delle francesi che già nella precedente stagione erano arrivate fino agli ottavi cedendo il passo però al Galatasaray (che poi perse in finale con il Lyon-Villeurbanne). Una maggiore confidenza con la competizione che si è trasformata nel mini-parziale di 10-0 che ha spiazzato e preso in contropiede Sassari.

Oltre le difficoltà

Un impatto con gli ottavi di EuroCup preventivabile ma allo stesso tempo inaspettato che coach Restivo è stato bravo a gestire, infondendo calma nelle sue giocatrici e predicando maggiore aggressività in fase difensiva. Tutti aspetti che hanno giocato a favore di Sassari che, dal secondo quarto in poi, ha pian piano ridotto il gap trovando anche il vantaggio durante la gara senza però riuscire a conservarlo. Una gara dal doppio sapore quella andata di scena al PalaSerradimigni. Da un lato l’abilità delle sassaresi nella saper reagire sia alle difficoltà tecnico-tattiche e sia a quelle di carattere emotivo date dall’infortunio di Raca, con Carangelo e compagne capaci di sopperire all’assenza della giocatrice più in forma del momento. Tutti fattori positivi che però contrastano con le preoccupazioni dovute alle condizioni della numero 1 biancoblù, con le sensazioni a caldo sul problema avuto dall’ex Fenerbahce lasciano poco spazio all’ottimismo.

Futuro

Un segnale importante quello dato dalla Dinamo Women in occasione della sfida contro il Montpellier, sia a livello di prestazione che in termini di atteggiamento. A spiccare tra tutte è sicuramente capitan Carangelo che dopo le ultime due partite un po’ in ombra, ha trovato dal palcoscenico europeo la chiave di volta per invertire il suo personale trend. Triple come se piovesse, con le quattro bombe messe di fila che hanno dato spinta, morale ed energia alle proprie compagne. Un filotto di canestri dall’arco che hanno dato concretezza alle possibilità del successo. Insieme alla numero 5 di Restivo, incoraggiante è stata anche la prestazione di Mya Hollingshed che insieme alla play italiana è stata tra le migliori in campo nella notte del PalaSerradimigni. Ora però arriva il campionato, una competizione in cui le sassaresi sono chiamate al cambio di passo. Un ottavo posto, quello in cui gravitano le biancoblù in LBF, che può e deve migliorare. Il successo, tra Italia ed Europa, manca ormai da tre gare. Un dato che va sicuramente invertito dalle Women che sono chiamate, già dalla sfida contro Campobasso (sabato 13 gennaio ore 20.00), a ritrovare il feeling con la vittoria per riprendere la scalata in classifica e agevolare il percorso in ottica Final Eight Scudetto.

Andrea Olmeo

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