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Dinamo Women | Tra fatica e voglia di stupire, il calendario vince su Sassari

Debora Carangelo durante Dinamo Sassari-Oxygen Roma | Foto Luigi Canu
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Riposo? Che cos’è il riposo?”, è la domanda che si sono fatte le giocatrici della Dinamo Women in questi ultimi giorni vissuti in viaggio tra Namur e Sassari. Sono millequattrocentotredici i chilometri percorsi dalle biancoblù di ritorno dal match vinto in EuroCup contro la squadra belga. Una tratta lunghissima e faticosa che ha pesato nelle gambe di Carangelo e compagne, con San Martino di Lupari abile nel cogliere l’assist e conquistare successo per 80-98 prezioso in termini di classifica e posizionamento in vista delle Final Eight di Coppa Italia.

Stanchezza

Una partita difficile da commentare. Una sfida che la Dinamo Women ha provato a giocare, andando oltre la stanchezza e compensando il debito di forze fisiche con le energie mentali. Se da un lato il match contro San Martino di Lupari ha messo in evidenza alcuni dettagli da sistemare nell’organizzazione del campionato, dall’altra è stata l’ulteriore dimostrazione del carattere di Sassari. Le gambe che non vanno come sempre, contro la voglia di vincere e reagire allo svantaggio accumulato. Un sottile ma pesante gioco di equilibri che non ha permesso al Banco di poter mettere in campo tutto il proprio talento per riuscire a chiudere un 2023 splendido con un successo. Nonostante le difficoltà avute nell’ultimo turno di LBF, le note positive sono tante. A partire da Ivana Raca: gli aggettivi per descrivere la giocatrice serba sono finiti, un’altra prestazione da prima della classe che ormai è diventata normalità in quel di Sassari. Punti come se piovesse, percentuali altissime e quella solita grinta che la rende una delle giocatrici più in forma di questo campionato. L’altra buona notizia arriva dalla panchina e porta il nome di Sara Toffolo. La numero 8 delle biancoblù sta facendo registrare passi in avanti importanti alla voce crescita, in particolare sotto l’aspetto realizzativo. L’intelligenza nel leggere le varie situazioni di gioco ormai è cosa nota per la cestista classe 2000, se in più ci si aggiunge la confidenza che sta trovando nelle soluzioni dall’arco il quadro completo mette in mostra una vera e propria arma in più per il futuro nello scacchiere di coach Restivo.

Tra passato e futuro

Le vacanze di Natale in quel di Sassari, sponda Women, possono essere più che soddisfacenti. L’ultimo ballo delle ragazze di Restivo, contro San Martino di Lupari, è figlio di un’annata ricca di impegni che hanno però portato anche tante soddisfazioni. Dal raggiungimento della semifinale di Coppa Italia, passando per la qualificazione delle Final Eight Scudetto, alla conquista degli ottavi di EuroCup. Un anno importante che testimonia la bontà del progetto costruito e della continua ricerca nel superare gli ostacoli e battere i record. Cosa riserva il futuro? Nell’immediato tanto – e meritato – riposo. L’anno nuovo delle biancoblù si aprirà l’11 gennaio con la gara di andata degli ottavi di finale di EuroCup, contro l’attrezzata Montpellier, di fronte al proprio pubblico (13 gennaio ore 20.00). Poi, dopo appena due giorni, al via il girone di ritorno di campionato con Campobasso attesa al PalaSerradimigni. Un piccolo break e poi tappa in Francia per la gara 2 di EuroCup sul campo del Lattes (18 gennaio), con i 10 giorni di fuoco che si chiuderanno domenica 21, sempre a Sassari, contro il temibile Geas Sesto San Giovanni. Ora serve ricaricare le pile per ripartire con il piede giusto, in particolare in campionato. Certo i due punti contro la lupa giallonera avrebbero fatto più che comodo, però anche Carangelo e compagne sono umane. Quelle che apriranno il nuovo anno saranno due settimane importanti per le ragazze di coach Restivo. Da un lato la voglia insita nelle menti delle biancoblù nel voler scrivere ancora pagine di storia, dall’altra la necessità di riprendere a macinare punti importanti in LBF. Se la prima parte di stagione ha messo in mostra una squadra alla ricerca della propria identità, capace di raggiungere traguardi incredibili e mai toccati fino a quel momento, ora servirà dare continuità per fare in modo che il grande lavoro fatto si trasformi in successi e, perché no, magari anche in un trofeo.

Andrea Olmeo

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