Al termine della sfida persa per 58-61 contro Campobasso, il tecnico della Dinamo Sassari Women Antonello Restivo è intervenuto in conferenza stampa per commentare la prestazione fornita dalle sue giocatrici.
Sulla gara
“Complimenti alle ragazze, non è giusto e non è facile giocare queste partite. Al di là dell’assenza di Raca. Non è giusto giocare a distanza di poco tempo dagli impegni europei. Siamo partiti male, forse troppo soft e poco aggressivi sulla palla. Una volta adeguati al metro arbitrale, abbiamo sofferto meno la loro circolazione di palla. Nel finale siamo arrivati dove volevamo, abbiamo sbagliato a causa della mancanza di lucidità . Sul +1 abbiamo gestito malissimo tre possessi. Poi dopo ovviamente abbiamo perso e loro hanno fatto un’ottima partita. Però ci tengo a ripetermi: le mie ragazze hanno giocato veramente bene. Ora abbiamo la partita di Montpellier, vediamo come andrà ”.
Sul momento
“Quarta sconfitta consecutiva? Questa è uno score che non ci riguarda, così come abbiamo fatto bene in Europa lo faremo anche in campionato. Gli infortuni sono una situazione che può capitare, non voglio usarlo come alibi. Io guardo solo alle cose che dobbiamo migliorare. Dobbiamo creare maggiori situazioni di tiri con i piedi per terra, anche per la loro fisicità e la loro difesa anche perché quando ti senti più stanco non si riescono a prendere delle giuste decisioni. Dobbiamo guardare al nostro di fronte abbiamo 11 partite di campionato e continuare a migliorare sempre. Spero di riuscire a giocare con tutte che riescono a dare qualcosa. Questo prima o poi arriverà ”.
Su Campobasso
“Loro hanno giocato sempre al limite dei 24, noi abbiamo cercato maggiore aggressività per farle forzare di più. Abbiamo perso tante palle e importanti, questo è figlio della lucidità che manca. Ma anche frutto della troppa frenesia, quando ti trovi sotto di 16-0 questo è un fattore che spesso accade. Molte volte andiamo in ansia quando dobbiamo riaprire le partite, questo ci sta perché è sinonimo di quanto ci tengano le ragazze”.
Andrea Olmeo














