Queste le parole in conferenza stampa del coach della Dinamo Women Antonello Restivo al termine della sfida vinta contro la Reyer Venezia per 89-82.
Sulla gara
“Voglio ringraziare innanzitutto il pubblico, è diverso giocare con tanta gente piuttosto che con un Palazzetto vuoto. Il pubblico sta apprezzando tanto queste ragazze. Ho detto fin dall’estate che sarebbe stata una stagione divertente, queste ragazze hanno una gioia di giocare a pallacanestro enorme. Stamattina eravamo tranquilli, non pensavamo alla vittoria o alla sconfitta, abbiamo solo pensato a fare il nostro gioco. Sapevamo che sarebbe stato difficile. Venezia ha un roster enorme e se qualcuno dice che loro non sono abituate a giocare questo tipo di partite (riferito al coach della Reyer Andrea Mazzon n.d.r.) io voglio ricordare che la nostra squadra è tra le più giovani del torneo. Loro hanno fatto gli ultimi cinque minuti veramente importanti oggi però, devo essere sincero, c’è stata solamente una squadra in campo. Penso alla tripla di Makurat dopo un’azione costruita benissimo con tantissimi passaggi. Quest’azione è la fotocopia dell’andazzo che ha avuto la gara. Ora godiamoci questo ennesimo capolavoro e pensiamo alle prossime partite”.
Sui momenti di difficoltà durante la gara
“Noi abbiamo dimostrato di avere questi alti e bassi, siamo rientrati in campo al terzo quarto con la stessa carica dimostrata nel secondo. Però in quel momento abbiamo sofferto un po’ perché eravamo in ritardo sul post basso. Molto spesso questo è dipeso anche da una eccessiva voglia di aiutare. Questa però è la nostra caratteristica, noi non ci sentiamo mai arresi. Anche quando loro si sono fatte sotto nel risultato noi abbiamo ripreso a correre facendo un gioco aggressivo”.
Sul match di ritorno
“Servirà una gran partita, loro sicuramente saranno super aggressive, non dovremo pensare al +7 maturato oggi. Adesso siamo molto concentrate sulla partita di sabato contro San Giovanni Valdarno, abbiamo solo 48 ore per recuperare le energie e prepararci al meglio. Dobbiamo vedere la partita del ritorno come una gara singola. Non dobbiamo stravolgere la nostra identità , bisogna andare lì e fare il nostro solito gioco. Loro hanno una rosa ampia, con tante lunghe e sarà sicuramente una sfida difficile”.
Sulla difesa
“Prima della partita ho detto alle ragazze che avremmo dovuto rivedere qualcosa sotto l’aspetto difensivo, contro Brescia siamo stati molto leggeri. Venezia per fortuna ha liberato Carangelo e l’abbiamo presa noi. In campo si è vista solamente una playmaker. Ho sempre detto che per me lei è la più forte d’Italia e sta tenendo dei ritmi altissimi. Abbiamo deciso di giocare tutto su Gustavsson per riuscire a far difendere maggiormente Shepard, Le ragazze stanno dimostrando un attaccamento al gruppo decisivo. Al di là del valore delle varie ragazze questa è la nostra vera forza”.
Sull’attacco
Abbiamo visto che anche all’andata loro su situazioni di close-out hanno sofferto un po’. Fin quando abbiamo avuto le energie ci abbiamo lavorato, poi nel finale ci siamo accontentate molto sul tiro da fuori. Attaccare il ferro è stata la nostra scelta, loro sono una delle migliori squadre in contropiede. Infatti quando abbiamo iniziato a sbagliare da fuori loro sono cresciute e sono riuscite a recuperare”.
A margine della gara è intervenuta in sala stampa anche Anna Makurat. Questo il suo commento sulla gara.
Sulla gara
“Abbiamo giocato una grande partita, credo che nonostante questo ci sia ancora qualcosa da migliorare. Nell’ultimo quarto abbiamo sofferto tanto ma siamo riuscite comunque a vincere. Sono soddisfatta. Io sono una perfezionista, peccato per quei cinque minuti finali. Non mi accontento di questa vittoria, penso più alle due partite e punto alla qualificazione. Guardando al risultato non ci si rende conto della vittoria che abbiamo fatto”
Sulle ambizioni in campionato
“Assolutamente si, la Dinamo può ambire più in alto. Venezia rappresenta una delle squadre più forti del campionato, questo è un segnale per capire fin dove possiamo arrivare nonostante il loro roster sia di ben altro livello rispetto al nostro”
Andrea Olmeo














