La Dinamo Sassari ci prova sino alla sirena finale ma si arrende all’Hapoel Tel Aviv che vince il Torneo Città di Oristano con il punteggio di 89-92. Una gara che ha visto la squadra di coach Bucchi soffrire a lungo, a causa di una stanchezza evidente e di rotazioni più lunghe e impattanti degli avversari, ma soprattutto reagire tra terzo e ultimo periodo, quando toccato il -13 i biancoblù sono tornati dentro la gara con pazienza e orgoglio.
La gara
Ancora fuori Robinson e Jones, quintetto base come quello con Dowe, Devecchi, Kruslin, Bendzius e Onuaku. L’inizio della gara è segnata da polveri bagnate e gambe pesanti, ma con Dowe che soprattutto spende due falli in poco più di due minuti. Bendzius smuove il tabellino di Sassari con una tripla dalla punta e la partita si sblocca. Due bombe di fila, una di Gentile e una di Chessa, portano la Dinamo a quota 13 dopo un parziale di 5-0 degli israeliani. Ariel dalla panchina lancia la sfida a Bendzius dai 6,75, le difese calano di intensità e il punteggio si alza fino al 22-22 di fine primo quarto.
Secondo periodo
Bucchi rimanda in campo Dowe, insieme a Gentile, Gandini, Raspino, Diop. Young apre con un gioco da quattro punti, dall’altra Dowe prova a mettersi in partita prima dalla lunetta e poi con una tripla fuori equilibrio che vale il 30-31 a poco meno di sette minuti dalla seconda sirena. Sassari raggiunge il bonus pochi istanti dopo, le gambe sembrano cominciare a non rispondere e l’Hapoel scappa sul +8 (35-43) che costringe Bucchi al suo secondo minuto di sospensione di serata. Onuaku si iscrive a referto dalla lunetta, ma gli israeliani si spingono fino al +10 con la tripla di J’Coven Brown a poco più di due minuti dal termine del quarto. Sassari è discontinua in attacco, Devecchi e Dowe la riavvicinano prima però che Harel metta la tripla del 43-52 su cui si chiude il primo tempo.
Terzo periodo
Nel terzo quarto Bucchi riparte con il quintetto iniziale, ma Sassari sembra alzare bandiera bianca a livello energetico. J’Coven Brown porta sul +13 l’Hapoel Tel Aviv. La schiacciata di Bendzius in contropiede su un bell’assist dietro la schiena di Kruslin rianima i sassaresi. Onuaku si mette dentro la partita con una stoppata e con quattro punti di fila porta il risultato sul 53-59 che vale il primo timeout israeliano del quarto. J’Coven Brown da però un nuovo strappo con un 5-0 personale di parziale e coach Piero Bucchi si serve nuovamente di un minuto di sospensione per ragionare con i suoi. Le proteste di Bucchi per un fallo fischiato a Diop danno vigore anche al pubblico di Sa Rodia, Chessa lo capisce e spara da tre. Bendzius e Kruslin lo imitano e la Dinamo impatta sul 64 pari. Gil Beni risponde con la stessa moneta, la partita diventa nervosa per qualche contatto di troppo ma la sirena calma gli animi chiudendo il periodo sul 69-72.
Ultimo periodo
Come in tutta la gara le squadre partono con diversi errori al tiro. Harel sblocca il punteggio dopo due minuti, Dowe replica sfruttando il fisico ma gli israeliani restano avanti. Onuaku rientra in campo e fa sentire il peso dei suoi centimetri sui due lati e la Dinamo torna fino al -1 a poco meno di 6 minuti dalla sirena finale con due liberi di Kruslin. Horton e Gil Beni però siglano un nuovo parziale di 5-0 e Bucchi chiama nuovamente minuto. Bendzius mette una tripla impensabile in uscita dalla panchina, l’Hapoel pasticcia e Dowe dopo una rubata di Chessa porta il risultato sull’83 pari a 3′ dall’ultima sirena. L’ affondata di Horton apre il mini-supplementare, Bendzius la pareggia e la partita resta in equilibrio. Gil Beni mette un’altra tripla, Dowe risponde con la stessa moneta ma nell’azione successiva Sassari concede troppo spazio a Munford che punisce dall’arco. È la giocata che spacca la partita, sull’azione successiva i biancoblù sprecano, poi lo sfondo preso da Kruslin lascia aperte le speranze con 17 secondi da giocare sull’88-91. L’Hapoel commette fallo su Onuaku, il centro che fa 1 su 2, Tokoto fa lo stesso dall’altra parte e il risultato si ferma sull’89-92. Gli israeliani non commettono fallo ma Onuaku non trova la conclusione vincente. A trovare il successo è l’Hapoel Tel Aviv.
Matteo Cardia














