Il presidente Stefano Sardara ha parlato ancora sul caso Pozzecco: il numero uno della Dinamo Sassari ha spiegato sulle colonne de La Nuova Sardegna le motivazioni che hanno portato alla decisione.
“Siamo stati obbligati dalle tempistiche, la sanzione dalla Champions League è arrivata l”8 aprile per i fatti di Nymburk (come spiegato nelle scorse ore ndr) e non potevamo adottare la decisione il 9, dovevamo ragionarci. Abbiamo parlato anche con Pozzecco, poteva darci una spiegazione ma non è successo e abbiamo deciso. Dieci giorni senza squadra, senza palestra e senza stipendio. Il timing non è l’ideale, ma il nostro club mette i valori in primo piano. Esonero? No, il licenziamento arriva se uno persevera, ma se capisce l’errore finisce lì. Ho dovuto preservare la bontà del progetto: in questi due anni ho avuto abbastanza pazienza, ma dopo Nymburk, stop. Prossimo allenatore? Vedremo a fine stagione”. Sardara ha rilasciato una battuta sul fatto anche sulla Gazzetta dello Sport: “Se si può ricomporre la questione? Non lo so, dipende da lui”.
La Redazione