Intervista a tutto tondo per il presidente della Dinamo Sassari Stefano Sardara sulle colonne de La Nuova Sardegna. Il numero uno della società biancoblù ha parlato dell’ultima stagione e di quella che verrà . Di seguito alcuni passaggi dell’intervista.
Sull’ultima stagione
“Cosa non rifarei? Aspettare due giocatori importanti come Treier e Diop, entrati in forma a novembre. È stata presunzione pensare di poterne fare a meno in allenamento e in partita, e non è un caso che al di là di Bendzius partiremo dai loro rinnovi. Per Diop stiamo trattando con l’agente per il rinnovo“.
Sui cambi durante la stagione e le possibili permanenze
“È arrivato Bilan e Mekowulu ha dimostrato quanto vale in Spagna, garantendo la salvezza al Saragozza. Neanche Clemmons era l’americano sbagliato, non sapevamo delle delle complicazioni familiari che l’hanno condizionato. E Battle rientra nel discorso dei troppi giovani. Con un contorno più maturo probabilmente avrebbe fatto meglio. La svolta con coach Bucchi? Sì, ma nel cambio di rotta c’è stato anche Robinson. Bilan? Qui sta bene, ha un buon contratto ma è di prima fascia e le sirene sono tante. Non dipende solo da noi ma ci stiamo provando“.
Sull’utilizzo degli stranieri e sulla base italiana
“Per ogni club avere italiani di livello è importante. Hai 6 stranieri, ne puoi prendere 10, 15 ma vanno in campo tot. Invece, sarebbe giusto che chi può prendere più stranieri debba mandare in campo sempre gli stessi per evitare disparità . Bisognerebbe distinguere tra tesserati di coppa e di campionato e ne parleremo in Lega. Però noi abbiamo due italiani top come Treier e Diop, e Gentile che quest’anno si è dovuto a lungo sacrificare fuori ruolo. Come base italiana non siamo indietro a tanti. Spissu? Marco voleva l’Eurolega e lo abbiamo accontentato. È libero di fare le scelte che ritiene, se è andato via da Sassari per giocare l’Eurolega credo debba inseguire il suo sogno. Venezia è un ottimo club ma non è Eurolega“.
Sul momento sportivo della città e sulla Torres
“Con la Torres non c’è mai stata né ci sarà frizione. Chi guida la Torres lo sta facendo con grande professionalità , da Udassi ad Abinsula. Non solo non ci sarà frizione ma ci deve essere collaborazione, come a Bologna. Calcio e basket due mondi diversi ma in sinergia con reciproci vantaggi. Ho una marea di amici che prima vanno all’Acquedotto e poi al PalaSerradimigni, lo faccio anche io quando posso. La Torres è un patrimonio della città , la Dinamo è nata a Sassari e ora è patrimonio della regione. Abbiamo mercati diversi, non c’è una sola ragione per non lavorare insieme. E lo faremo anche con altre realtà come la pallamano, che ha vinto la Coppa Italia e tre anni fa non esisteva. Non dimentichiamolo. Poi c’è chi sostiene che la Torres non ha visto niente, ma non scordiamo dov’era qualche anno fa“.
Sull’importanza della Champions League
“A Sassari la dea bendata in ottobre era girata dall’altra parte. Ma al netto di tutto questo, con la formula utilizzata non stai premiando la più brava della stagione ma la più pronta in ottobre. Burgos ne ha vinte due di coppe e poi è retrocessa. Ma a parte la formula a noi serve un altro passo. Senza Europa non siamo attrattivi per i giocatori, come brand e per gli sponsor. Serve di più e ci faremo trovare pronti“.
Su femminile e basket in carrozzina
“Con le Women volevamo salire uno scalino ma l’infortunio della comunitaria ha complicato il ruolino. Vogliamo migliorare non solo per una salvezza serena ma per fare l’occhiolino ai playoff e far crescere l’ambiente. Sono fiducioso, faremo bene. Basket in carrozzina? Io faccio i complimenti al vicepresidente Dettori che si occupa in prima persona di quel mondo. Ha portato una coppa europea a Sassari, lo sta diffondendo non come sport per disabili ma come sport diverso, abbiamo fatto una grandissima stagione nonostante i problemi. Ma non ci piangiamo addosso. Cresce il settore giovanile e io ho il Giamario alle calcagna perché un aumento di budget, è pressante. Non posso neanche più andarci a cena“.
Novità per il prossimo anno
“La novità potrebbe riguardare l’impianto. È strategico, senza non puoi crescere. Stiamo parlando con il Comune, la gestione consentirebbe di fare economie differenti. Potrebbe essere questa la novità del prossimo anno“.
La Redazione














