Dall’arrivo di Gerald Robinson in Sardegna la Dinamo Sassari è stata capace di rimettersi sulla giusta via per la conquista dei playoff. Il play-guardia statunitense, secondo miglior assist-man del campionato e prima voce nell’attacco sassarese, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Dinamo Tv.
Sull’arrivo a Sassari
“Ci sono diverse ragioni per cui ho firmato con Sassari. Quando giochi da professionista ci sono diverse cose da tenere in conto. Quando ho messo la firma sul contratto la squadra non viveva un buon momento ma conoscevo la storia, sapevo che Sassari fosse uno dei top five team della lega e che nel passato aveva vinto uno Scudetto. Sapevo sarebbe stata una sfida e ho deciso di abbracciarla. Con coach Piero Bucchi sentivo che non avevamo terminato il nostro lavoro, vista l’esperienza sfortunata di Roma quindi ho deciso di accettare“.
Leader
“Io leader? Mi piace come situazione ma sto imparando anche io. Nella mia carriera ho giocato più da due, sono un ragazzo molto emotivo in alcune situazioni ma so anche mantenere la calma. Sono sempre competitivo, per essere leader a volte devi dire qualcosa, a volte non devi dire niente. È un’esperienza e sto provando a godermela“.
Sul record di assist
“Mi sento bene a essere nei libri dei record. Da atleta professionista devi essere sempre competitivo e fare la cosa migliore per aiutare la tua squadra a vincere. Durante le partite non avevo idea di essere vicino al record, né contro Brindisi quando alla fine ho concluso con 15, né a Trieste quando ho finito con 16 assist. Volevo solo fare del mio meglio per condurre la squadra alla vittoria. Sapere che comunque il mio nome rimarrà negli annali, che il mio nome resterà scritto e che qualcuno proverà a battere il mio record mi fa davvero sentire bene“.
Sugli obiettivi della stagione
“Non ho obiettivi individuali. Fin quando giocherò bene potrò dare una mano alla squadra. Penso che possiamo chiudere tra le prime cinque squadre per avere una buona posizione nella griglia playoff e provare a giocarcela. Quando sono arrivato a Sassari non eravamo in un buon momento, ora siamo riusciti a risalire e possiamo lottare per i playoff. Il lavoro non è finito, c’è tanta competizione, ma posso dire che l’obiettivo è finire nelle prime cinque posizioni“.
La Redazione
