Con la Summer League di Las Vegas giunta al termine, il General Manager della Dinamo Sassari Federico Pasquini ha fatto il suo ritorno in Sardegna. Una visita negli States che mancava da tempo e che ha confermato che la squadra sassarese sul mercato perseguirà un’altra via, quella della ricerca di un centro, al momento l’unico tassello mancante, che ha già maturato esperienza in Europa. In un’intervista rilasciata a La Nuova Sardegna, che ha anticipato gli annunci di Massimo Chessa e Luca Gandini, uomini fondamentali nello spogliatoio e nel lavoro della settimana, Pasquini ha parlato di quanto visto in queste settimane ma non solo. Ve ne proponiamo un estratto.
Sul centro
“Il nuovo centro arriverà dalla Summer League? No, la Dinamo oggi è a un livello superiore che per un rookie sarebbe troppo complicato da affrontare. C’erano tantissimi giocatori interessanti, un sacco di 2002 e 2003 che al momento attuale non considerano l’Europa come possibile destinazione, ma tra un paio d’anni chissà, potrebbero sbarcare sul Vecchio Continente”.
Sulla squadra e suoi nuovi arrivati
“Sarà una Dinamo intrigante, almeno nella misura in cui le modifiche fatte al roster ci permetteranno da un lato di non perdere la chimica trovata lo scorso anno e dall’altro, di essere più forti rispetto al 2021-22. Il nucleo storico avrà un ruolo fondamentale. I tempi sono stretti: a ottobre ti giochi la Champions League e inizio campionato, ma a settembre sei già in Supercoppa: senza un nucleo base che acceleri il processo di amalgama, l’inserimento dei nuovi e apprendimento di schemi e metodologie non si va da nessuna parte. I nuovi arrivati? Alla fine le aspettative sono sempre le stesse: sperare che quando li hai in casa siano forti come quando li hai seguiti in altre squadre. La cosa che mi piace è che i nuovi si giocano una grande opportunità per fare l’ultimo step europeo”.
La Redazione














